Doveva essere una campagna di sensibilizzazione di grande respiro che accompagnava Milano Design Week 2020. Poi è diventato un progetto che si esauriva i primi di giugno. Ora, invece, WePlanet diventa una vera rassegna di arte e design che colorerà il comune di Milano fino ad agosto.
Il progetto è un inno alla sostenibilità: cento globi firmati da designer, artisti, studenti e architetti famosi interpreteranno il tema della sostenibilità ambientale. Saranno dislocati in punti nevralgici della città di Milano come la Stazione Centrale e Piazza della Scala.
WePlanet 100 globi: le nuove date e il tour extra-Lombardia

Sintetizzando: WePlanet, ente realizzato grazie al Gruppo Mondadori e Mediamond, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, affida 100 globi costruiti con materiale sostenibile, ad altrettanti designer e artisti.
Lo scopo è quello di farli intepretare con rimandi al rispetto dell’ambiente.
In foto trovate il primo globo posizionato per il pubblico a gennaio di quest’anno.
Si tratta di “Save Milano bella“, ovvero di quello creato dal famoso architetto Giulio Cappellini e dal designer-artista Antonio Facco.
Nonostante i nomi altisonanti, e nonostante i numerosi altri designer e artisti famosi coinvolti, i cento globi saranno decorati anche da studenti delle maggiori accademie e poli scolastici artistici milanesi: io IED, l’accademia di Brera, il NABA e la scuola Marangoni.
È stato possibile anche candidarsi per realizzare la propria idea del globo, partecipando da casa al contest (si è concluso il 9 marzo).
Il vincitore, colui che ha proposto l’idea più interessante, potrà vedere il proprio globo realizzato e mostrato nei punti più in vista della città meneghina.
E che fine faranno i globi al termine del progetto?
WePlanet ha pensato anche a questo: la famosissima casa d’aste Sotheby’s comprenderà i globi nei loro lotti e ne sarà ricavata un asta.
Il denaro raccolto sarà devoluto al comune di Milano per finanziare progetti “green” collegati al verde cittadino. Il beneficiario sarà ForestaMi, che si occupa della forestazione urbana della città.
“Radici” di Fabio Pierantonio: il globo che preferisco

“Radici” è un altro globo che prenderà il suo posto in un luogo nevralgico di Milano nell’ambito del progetto 100 globi per WePlanet. L’artista è Fabio Pierantonio.
Si tratta di un pianeta che ha radici nodose.
È una metafora del cambiamento a cui tutti dovremmo auspicare: quello dal profondo delle nostre abitudini.
Pierantonio vuole porgere l’ invito di cambiare abitudini a tutti coloro che si cimenteranno con la sua opera, perché “…ogni piccolo cambiamento ne genera uno analogo”.

Greta Thunberg protagonista di WePlanet nell’opera di Marco Scali
L’artista di Asti dedica un globo a Greta Thunberg, icona giovane del vivere sostenibile. Attraverso l’interpretazione “fluo” di quattro sue espressioni, Scali cerca di amplificare la portata del suo messaggio.
Se desideri riguardare le dirette dedicate all’arte, a venire trovi la diretta relativa al tour virtuale alla casa di Monet.
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Il globo, in attesa di una collocazione definitiva, sarà esposto dal 21 giugno al 31 settembre presso il Museo della Scienza di Trento (MUSE).
Il coloratissimo globo è stupendo anche visto al buio. I colori fluo si accendono e donano all’ambiente circostante un’atmosfera elettrica e vivace.

Insomma una vera avventura quella intrapresa dalla regione Lombardia.
Un progetto completo e ricco di sfaccettature, organizzative e creative, per diffondere un messaggio importante al quale ognuno può dare un suo contributo.
Quale globo preferite?
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