Gli appassionati d’arte non hanno dubbi: Van Gogh a Padova, con la mostra “I colori della vita” è un appuntamento da non perdere. Sappiamo però come i musei e le mostre, anche quelle più importanti, siano legate ai vari provvedimenti ministeriali in atto.
Il 2 febbraio, ho verificato, la mostra riapre, ed è visitabile, senza alcun dubbio, fino al 12 febbraio!
Van Gogh a Padova: approfittate di questa piccola e sicura forbice di tempo per visitarla!
La mostra è in programma fino all’11 aprile, e ci auguriamo che tutto il tempo che resta da qui in poi possa essere proficuo per organizzare visite e vendere biglietti.
Tuttavia, è importante segnalare che forse è bene affrettarsi: con il ritorno della regione Veneto in zona gialla, la mostra in questo momento accetta prenotazioni solo fino al 12 febbraio, data in cui verranno emesse nuove normative ministeriali. Ha cambiato leggermente gli orari ed è aperta solo nei giorni feriali.
Abbiamo quindi dieci giorni per poterci assicurare un’esperienza unica, autentica e profonda dedicata al grande artista olandese.
I colori della vita: la mostra a Padova su Van Gogh
La mostra è allestita presso il Centro Altinate San Gaetano, un palazzo storico nel centro di Padova e rinomato polo culturale.
In esposizione ben ottantadue quadri e disegni del maestro, e ancora quindici opere di artisti affini per iconologia e proposito artistico. Parliamo di Gauguin, Serat, Signac, Millet…fino ad approdare a affinità non sincroniche ma ideologiche come quella con Francis Bacon.
La mostra ha come obiettivo quello di rivelare il Van Gogh non troppo blasonato, raccontando anche spaccati non compresi e mai studiati.
Un altro punto di vista narrativo su cui è improntata l’esposizione è quello geografico. Attraverso i paesi e i luoghi ritratti, si sveleranno ai nostri occhi scenari del Van Gogh olandese, francese, provenzale.
Questa imponente mostra è una grande occasione per immergersi nella poetica di Van Gogh, ed è frutto della virtuosa collaborazione tra l’ente organizzatore (“Linea d’ombra”), il Kröller Müller Museum e il Van Gogh Museum.

Guardiamo (anche) il lato positivo
Da amante dell’arte e della cultura mi rendo conto che, accanto alle difficili restrizioni, ci sono grandi opportunità.
Ricordo la mia visita a Brera, quando, nel 1998, la Dama con l’ermellino di Leonardo arrivò a Milano. Fila interminabile, nonostante la prenotazione, per qualche prezioso minuto di contemplazione. Di più non era concesso. Ricordo la folla, il cicaleggiare intorno a me di linguaggi non conosciuti, l’aria viziata, la fretta.
Ebbene, in questo caso, avrete il museo tutto per voi. Potrete immergervi nelle opere e lasciarvi incantare da esse senza ressa intorno. Forse il tempo potrebbe avere un limite, ma l’esperienza sarà sicuramente di qualità, e la sensazione sarà quella di visitare uno dei due importanti musei olandesi che hanno contribuito alla realizzazione della mostra.
Io, vi assicuro, e non vedo l’ora!
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