Il brand Karl Lagerfeld debutta con la linea home e apre il suo primo hotel. Poi il Met Gala e la retrospettiva dedicata. Il 2023 è l’anno di Karl Lagerfeld.
Il Kaiser della moda, scomparso nel 2019, ha segnato la storia della moda e continua a farlo. Nei suoi anni da Chanel rese glorioso l’heritage di Mademoiselle Coco.
Da Fendi poi diede quell’impronta creativa e artigianale a cui ancora oggi la maison rimane fedele. La sua è un eredita gloriosa che quest’anno rivive in diverse iniziative.
Il debutto nel living con Karl Lagerfeld home
A metà tra il Bauhaus e l’Art Deco c’è la prima linea Karl Lagerfeld home. Il brand dell’omonimo designer ha lanciato la sua prima collezione, chiamata Karl Lagerfeld Maison, durante lo scorso Salone del Mobile.
Riflettendo la passione di Lagerfeld per l’interior design, il marchio da lui fondato ha lanciato un’omonima linea di mobili di lusso e una gamma di articoli per la casa che traggono ispirazione dall’amore per l’arte dello stilista.
Quella di Lagerfeld era amore per l’arte ma, più in generale, amore per il bello. Non è un caso, infatti che tra i suoi beni messi all’asta, sono stati battuti tantissimi mobili di importantissimi designer come Jean Prouvé a una serie di sedie progettata da Philippe Starck per Cassina.
L’interior designer firmato da Matteo Nunziati
Per la prima collezione di Karl Lagerfeld home, il brand ha chiamato l’interior designer Matteo Nunziati.
Il risultato sono quattro collezioni, ciascuna intitolata alle zone preferite di Karl Lagerfeld di Parigi: “Saint Germain” e “Saint Guillaume” comprendono zone giorno e mobili per la camera da letto, “Quai Voltaire” è dedicata alla cucina e “Rue de l’ Université‘ è una collezione di illuminazione.
Dopo Nunziati, ciascuna collezione presenterà il lavoro di un nuovo ospite, che sarà invitato a creare un’interpretazione personale dell’approccio di Lagerfeld al design.
La collezione living “Saint Germain” per gli amanti dei libri
La collezione Saint Germain è quella dedicata al soggiorno. Tra i pezzi chiave della collezione di Karl Lagerfeld home c’è il divano. Definito dalla stessa maison “il pezzo eroe”.
Tra comfort, design e praticità, il complemento d’arredo presenta i lati dello schienale progettati come una piccola libreria per esporre i tomi in orizzontale (si dice che sia stato il modo preferito da Lagerfeld per esporre i suoi libri).
La caratteristica della libreria ricavata dagli incavi dei complementi d’arredo ricorre in tutta la serie Saint Germain, con slot per libri in tavolini, tavolini, una credenza e una parete attrezzata per la camera da letto.
Per questa linea, Nunziati si è lasciato ispirare dall’estetica di Parigi e Amburgo, due città vicine a Lagerfeld. E ha immaginato il designer che cammina lungo i canali della città tedesca, o passeggia tra i palazzi di Saint-Germain-des-Prés di Parigi.
Oltre al divano, il tavolo da pranzo “Quai Voltaire”, caratterizzato da un piano in vetro laccato e una struttura in metallo il cui design viene descritto come “un mix di oggi e Bauhaus”.
La cucina poi è un’altra interpretazione dello stile di Lagerfeld. Si dice che Lagerfeld non fosse un “tipo da cucina”, così per questa linea della collezione Karl Lagerfeld home ripropone spazi dalla convivialità fugace come un bar in piedi.
Le tavolozze di colori e materiali poi corrispondono allo spirito visivo del marchio (e dell’uomo), con bianco e nero discretamente punteggiati da rossi e rosa, e una selezione di materiali riflettenti, metalli spazzolati e superfici in vetro.
L’hotel di Lagerfeld: il The Karl Lagerfeld Macau
Dopo la linea Karl Lagerfeld home, tra le novità del marchio c’è un nuova apertura a tema hôtellerie. Si tratta di The Karl Lagerfeld Macau, il primo hotel firmato Karl Lagerfeld. Per il debutto nel settore, il brand ha scelto Macau, una ricca cittadina della Cina continentale.
Proprio in Cina si concretizza il primo e unico progetto per un hotel che porta la firma del couturier tedesco.
“Iconico, immersivo, visionario”, così viene descritto dalla stessa maison il design degli interni. Tra arredi stravaganti per le camere, grandi installazioni, accappatoi e lenzuola.
Tutto rivela lo stile Lagerfeld in un connubio trionfale tra modernità, arte classica e contaminazioni della tradizione cinese. Il progetto dell’hotel vede la mano di Karl Lagerfeld in persona. Lo stilista, infatti, prima della sua scomparsa aveva già avviato una collaborazione con SJM per la progettazione dell’hotel.
Ad oggi, il risultato è una rivisitazione della moderna Chinoiserie combinata con l’artigianato tradizionale, valorizzato dall’approccio sartoriale dello stilista. La nuova struttura sarà ospitata all’interno del Grand Lisboa Palace e aprirà le porte ai primi ospiti a giugno 2023. L’hotel verrà inaugurato con una serie di eventi a tema ancora top secret.
Al momento trapelano però solo alcuni dettagli sulla struttura, dotata di 271 camere, un ristorante – il Mesa Restaurant, affidato alla cucina di José Avillez – una Book Lounge con 4.000 libri, una spa e un centro benessere con piscine interne ed esterne.
In ognuna delle camere, quindi, si riconosceranno le influenze del design cinese classico, accanto però all’estetica occidentale. Le testate dei letti create su misura sono ispirate ad alcune monete cinesi di buon auspicio che simboleggiano la fortuna.
I vasi di porcellana sono stati realizzati a mano a Jingdezhen e i divisori circolari delle stanze richiamano le tradizionali porte lunari cinesi. Presenti anche una serie di arredi realizzati su commissione come le sculture dell’artista olandese Marcel Wanders e dell’artista francese Jean-Michel Othoniel, oltre a lampadari Terzani.
Il Met Gala celebra Karl Lagerfeld
Last but not least. Il Met Gala. Nella sua ultima edizione, l’evento della moda più atteso dell’anno ha celebrato proprio Karl Lagerfeld. L’esclusiva e mondanissima serata di raccolta fondi organizzata dalla direttrice di Vogue USA, Anna Wintour, per il Costume Institute del MET di New York, ha voluto omaggiare la creatività del Kaiser. Sul red carpet, vip e amici del designer come Cara Delavigne, hanno indossato storici abiti dell’archivio delle maison per cui ha lavorato ma anche personalissime interpretazioni del suo stile da parte di altri designer.
Così, per esempio, Pier Paolo Piccioli ha realizzato per Rihanna una maxi cappa con camelie in 3D per ricordare l’iconico fiore della maison Chanel. D’altra parte, Jared Leto, ha invece sfoggiato un ironico costume da gatto. Ma non uno qualsiasi, bensì di Chupette, l’amata gatta di Lagerfeld a cui pare abbia devoluto parte della sua eredità
Infine, all’evento è connessa la mostra annuale “Karl Lagerfeld: A Line of Beauty”. Visitabile negli spazi del Met di New York dal 5 maggio al 16 luglio. Un percorso nell’universo di Lagerfeld attraverso 150 capi da lui ideati e schizzi che restituiscono il genio e il lavoro dello stilista.