Tre è il numero perfetto.

Almeno per me lo è. Per ora. Si, perché magari un giorno la mia famiglia aumenterà e io ne sarò felicissima.

Sono passati tre mesi dal giorno in cui tutto è decisamente cambiato. In meglio.

Sono stati tre mesi intensi, ricchi di novità, di sorrisi ma anche di tantissima fatica.
Non capitemi male, è una fatica che ti rende felice e orgogliosa di quello che sei riuscita a mettere alla luce.
Senza mio marito non ci sarei mai riuscita, devo dirvi la verità.
La sua presenza, la forza e la serenità che mi ha trasmesso sia durante la gravidanza, durante il parto, che dopo, ha fatto decisamente la differenza e mi riempie il cuore ogni giorno.
Senza i suoi occhi che mi fissavano e che mi davano il ritmo durante ogni contrazione (sono durate 16 ore), non sarei sicuramente riuscita a partorire.

Guardo la mia piccola mentre scrivo queste righe e penso a quanto siamo stati fortunati. Questa piccola creatura ha tirato fuori una parte di me che ancora non conoscevo.
E che sinceramente mi piace molto.

Poi che dire… noi donne siamo una forza della natura. Il nostro corpo riesce a compiere dei cambiamenti e sforzi impensabili.
Si trasforma… si adatta alle esigenze del momento… sorprendendoci sempre di più.

Non ho mai smesso di lavorare sia in gravidanza che dopo. Come ho fatto? Non lo so :).
Ho la fortuna di fare un lavoro che amo alla follia, di avere un marito che mi supporta e sopporta sempre e dei collaboratori che mi rendono tutto più semplice.
Mi sarebbe piaciuto poter staccare la testa per qualche mese ma fortunatamente non me lo posso permettere.
Il mio lavoro sta prendendo una forma importante e non ci penso neppure un secondo a lasciarlo andare e di non decidere ogni singola cosa che lo riguarda.

D’altro canto non voglio togliere tempo ad Aurora che si merita tutte le mie attenzioni.
Quindi? Quindi lavoro quando lei dorme, può essere di giorno come di notte.
E ne sono felice.

Viviamo questa vita in tre con una carica pazzesca. Aurora ci segue ovunque. Si è perfettamente integrata in quella che è la nostra quotidianità, piena di amici, di cene e pranzi in compagnia e di weekend fuori porta.
E ride, ride sempre.

E poi ci sono i nonni.
Vedere i miei genitori emozionarsi ogni volta di fronte ad Aurora mi rende troppo felice.
Li vedo più giovani, più attivi e pieni d’amore. Vedo sfumature di loro che prima mi sfuggivano. Li vedo cambiati e questo mi rende orgogliosa di loro.

Spesso mi capita di pensare a chi non ha la fortuna di diventare genitore.
Ecco, a queste donne voglio dedicare una riflessione.
Sicuramente sentire crescere dentro di se il proprio figlio è una sensazione bellissima.
Ma essere mamme significa prendersi cura ogni giorno di una piccola creatura che dipende in tutto e per tutto da noi. Indipendentemente da chi l’ha messa alla luce.

Diventare mamma, intesa come dedicarsi e impegnarsi a crescere un bambino, è un momento della vita che tutte le donne che lo desiderano devono poter vivere.
Per questo non arrendetevi mai.
I neonati cercano amore, abbracci e sorrisi. Niente di più.