The Webster Los Angeles, il capolavoro in rosa firmato David Adjaye.
Un capolavoro architettonico urban-friendly, ardito e molto ben evidente.
Sarà per quella forma a semiluna o per l’audace tonalità di rosa che spezza la monotonia degli edifici circostanti.
Ha tutte le carte in regola per diventare la destinazione dei sogni di ogni shopaholic il nuovissimo indirizzo di The Webster a Los Angeles.

Inaugurato da pochi giorni su Beverly Boulevard in angolo con San Vincente Boulevard, lo spazio di oltre 1.000 metri quadri che il luxury mall si è regalato per il suo decimo anniversario porta la firma dell’architetto britannico di origini ghanesi David Adjaye.
Lo studio Adjaye Associates, noto tra gli altri per il Nobel Peace Center di Oslo, il Museo di Arte Contemporanea di Denver e il Museo Nazionale della Storia e Cultura Afroamericana a Washington DC, ha progettato nel lotto dominato dallo storico centro commerciale Beverly Center.
Un vero e proprio negozio-scultura per l’ultima sede di uno dei department store più amati negli Stati Uniti.

Un nuovo tempio della moda nella Città degli Angeli, che colpisce in primis per la sua architettura dalla facciata curva verso l’esterno, ma più di tutto per la sua singolare tonalità di rosa.
Rosa come il fenicottero, l’emblematico simbolo di The Webster.
Pitturata direttamente sulle pareti in calcestruzzo della struttura, lasciata volutamente grezza, questa tinta completa e al tempo stesso contrasta con il resto dell’edificio in stile brutalista, in particolare con il livello soprastante del Beverly Center.
“Dopo aver passato gli ultimi cinque anni a lavorare con molte tonalità sature di rosso e rosa, che risalgono ai primi esperimenti di colore fatti all’inizio della mia carriera, il rosa mi sembrava un colore di moda, ma volevo creare qualcosa che potesse essere allo stesso tempo delicato e d’impatto”
ha spiegato l’architetto facendo riferimento a uno dei suoi ultimi progetti, il Ruby City Art Center di San Antonio in Texas.
Superato il vasto muro illuminato da nicchie di led e varcata l’ampia vetrata curva d’accesso dalla strada, l’interno si presenta in perfetta continuità con la facciata esterna.
A creare contrasto con le pareti minimali e ricurve sono i pavimenti in cemento grigio mischiati con frammenti di marmo nero e i dettagli di bronzo come gli espositori e le cornici degli specchi.

Le strutture espositive e i camerini, la cui parte superiore delle pareti è rivestita da una carta da parati floreale vintage anni Cinquanta, sono intervallati da grandi colonne circolari di cemento – anch’esse rosa – con una finitura liscia nella parte inferiore e una texture ruvida nella parte superiore.
L’intero spazio risulta così intimo, quasi un rifugio dal caos della metropoli californiana.
Ancora una volta si ha la dimostrazione di come l’ormai sempre più consueta unione tra architettura e retail abbia l’obiettivo di dare origine prima di tutto a un’esperienza studiata per essere ricordata dal visitatore a prescindere che venga effettuato o meno un acquisto.

Anche con questo edificio David Adjaye non tradisce il suo approccio democratico volto alla progettazione di architetture pensate per migliorare la vita delle comunità.
La parte più posteriore dello spazio è stata infatti sottratta alla superficie di vendita del negozio per essere trasformata in un luogo di passaggio e di sosta, dove è presente anche una fontana decorativa.


Fondato nel 2009 a Miami dal direttore creativo Laure Hériard-Dubreuil, The Webster è un multimarca di lusso che propone una selezione di prodotti prêt-à-porter e accessori per uomo, donna e bambino di maison quali Balmain, Celine, Dior, Givenchy, Chanel e Saint Laurent.

Oltre al flagship di tre piani nel distretto Art Deco di South Beach, gestisce cinque boutique negli USA a Bal Harbour, in Florida, nel quartiere di SoHo a New York, a Houston e a Costa Mesa, in California, insieme naturalmente a un negozio online.

Note e di successo sono le collaborazioni con griffe come Proenza Schouler, Berluti, Pierre Hardy, Calvin Klein e Balenciaga, oltre alle partnership con importanti retailer internazionali come Le Bon Marché o Lane Crawford.
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