Oggi ci troviamo a Parigi, precisamente a pochi passi dall’Arc de Triomphe, sugli Champs-Élysées.
L’edificio è di importanza storica, simbolo di quella che è la cultura contemporanea parigina e non solo.
Il palazzo in questione risale al 1935 ed è stato interamente ristrutturato dallo Studio GamFratesi, team diretto dalla danese Stine Gam e dall’italiano Enrico Fratesi.
L’unione di due personalità così diverse ha portato ad un risultato a dir poco eccellente.
Il piano terra ed il primo piano sono stati destinati rispettivamente alla brasserie Flora Danica e al ristorante Copenhague.
Si dice che il primo mattone di questo edificio sia stato posato nel 1952 da Erik Eriksen, allora primo ministro danese, con l’obiettivo di diffondere a Parigi la cultura danese.
Con il passare degli anni è diventato punto di riferimento nevralgico per tutti coloro che amano lo stile nordico.
Proprio per questo motivo la ristrutturazione è stata effettuata nel rispetto della cultura nordica.
“Tutto è rigorosamente Danish”, spiegano i due architetti. L’ingresso, a livello zero, è dinamico, proprio per sottolineare l’affaccio sul boulevard: per il pavimento è stato scelto del marmo. Proseguendo verso l’interno i rivestimenti si fanno più morbidi con tappeti, tende ed imbottiti. Avevamo l’esigenza di assorbire il suono del traffico esterno. Parallelamente avevamo l’esigenza di ritagliare spazi diversi nei quali distribuire i 200 coperti. L’obiettivo è offrire l’opportunità di scegliere come consumare il pasto: in modalità intima o in condivisione”
Al piano terra della Maison du Danemark domina il colore verde e l’utilizzo di piante, regalando un’atmosfera ricercata, accogliente e confortevole, ideale per colazioni, pranzi di lavoro e cene informali.
Al piano superiore della Maison du Danemark lo stile cambia. Già dall’ingresso si notano rivestimenti in rovere e tonalità dark total blue per la sala da pranzo.
Il mood è decisamente più formale ma comunque intimo ed intenso.
Ah, dimenticavo di dirvi che in cucina c’è il giovane chef Andreas Møller: il suo salmone con rafano e mela è imperdibile.
Se capitate da quelle parti assaggiatelo, ne varrà sicuramente la pena!