La cucina è il cuore pulsante di qualsiasi casa, il fulcro della maggior parte delle attività quotidiane, nonché l’ambiente in cui si svolgono più di frequente momenti di convivialità familiare; inoltre, specie nelle abitazioni che non possono contare su un’ampia area living o un soggiorno vero e proprio, è la parte della casa deputata ad accogliere gli ospiti per pranzi, cene, rinfreschi e altre occasioni del genere.

Ragion per cui, è fondamentale che sia progettata e organizzata in modo altamente funzionale e, al contempo, sia in grado di esprimere uno stile ed una identità ben precisi.
Queste prerogative devono accordarsi con le scelte di design fatte per gli altri ambienti domestici, al fine di ottenere un risultato armonico e coerente.

In genere, per l’arredo della cucina si prediligono toni caldi e palette di colori pastello, ideali per creare un ambiente accogliente e confortevole.

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Foto: Pinterest

Scelte di questo tipo si addicono particolarmente anche alle cucine in muratura, una soluzione adatta soprattutto a case in stile country, rustico o provenzale ma declinabile anche in chiave moderna.
Al netto del fattore estetico, questa opzione garantisce anche una certa libertà in termini strettamente pratici, dal momento che è possibile utilizzare lo spazio e le superfici a proprio piacimento, aggirando i vincoli rappresentati dagli arredi industriali confezionati in misure standard. Inoltre, una cucina in muratura richiede una minore manutenzione e, se realizzata a regola d’arte, garantisce una notevole durata di vita.

Progettare una cucina in muratura

La realizzazione di una cucina in muratura, come spiega l’approfondimento consultabile sul portale specializzato sg-lifeupgrade.it, si fonda su un’accurata progettazione dell’allestimento complessivo.
In linea di massima, è necessario anzitutto definire un prospetto frontale, per schematizzare la collocazione del piano cottura, degli elettrodomestici e degli altri elementi della cucina.
Per lo stesso motivo, occorre elaborare anche una rappresentazione in piano, tenendo conto delle superfici e dei volumi a disposizione. Questa fase è solitamente appannaggio di tecnici qualificati o professionisti, che redigono una bozza di progetto dopo aver eseguito i rilievi e le misurazioni del caso.

La preparazione dei supporti

Dal punto di vista tecnico, definito il progetto di riferimento, la prima fase dei lavori consiste nella preparazione delle pareti che ospiteranno la struttura portante della cucina.Per garantire un risultato ottimale è necessario che i supporti non presentino danni da umidità di risalita o stillicidio; in aggiunta, vanno riparate le parti irregolari o talmente ammalorate da essere prossime al distacco. In sintesi, prima di cominciare a costruire la cucina, bisogna implementare gli interventi necessari affinché la parete di appoggio offra un supporto stabile, regolare e uniforme, adatto agli interventi da approntare successivamente.

La costruzione della struttura

In una cucina in muratura, il piano di lavoro è sorretto da una serie di muretti di sostegno; questi elementi strutturali servono anche ad individuare i vani all’interno dei quali verranno collocati gli elettrodomestici, i ripiani (aperti oppure chiusi da ante) e i vani previsti dal progetto iniziale della cucina.

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Foto: Pinterest

Per gli elementi verticali (‘spallette’) vengono solitamente impiegati blocchi di calcestruzzo, mattoni di gasbeton oppure tavelle o mattoni forati. I tavelloni forati, sono impiegati principalmente per la costruzione dei piani verticali di appoggio. La struttura deve essere realizzata in maniera tale da ottenere un’altezza di almeno 90 cm e una profondità non inferiore a 60 cm.

Le finiture: quali opzioni scegliere

La struttura in materiale edilizio è una sorta di ‘tela bianca’, che può essere rifinita in molti modi diversi, a seconda degli arredi e dell’impronta stilistica scelta per tutto l’ambiente della cucina. In genere, le finiture di una cucina in muratura combinano materiali diversi: le superfici non vengono ricoperte per intero di piastrelle né, tantomeno, sono rifinite con la sola tinteggiatura. L’opzione migliore è un’integrazione delle due soluzioni; è possibile, ad esempio, tinteggiare una parte della struttura portante del piano cottura e dei grandi elettrodomestici, scegliendo una tinta neutra (evitando accostamenti di toni troppo simili a quello dei pensili e degli sportelli).

Il rivestimento ceramico, che protegge la parete al di sopra del piano cottura, costituisce un elemento decorativo aggiuntivo; scegliendo tessere decorate con motivi naturali o geometrici, è possibile ottenere un pattern caratterizzante, che impreziosisce ulteriormente il risultato finale in termini estetici. Alcuni elementi perimetrali, sia orizzontali che verticali, ben si prestano alla posa di rivestimenti in pietra o mattone, così da accentuare il carattere rustico della cucina; a tal proposito, non di rado vengono aggiunti ripiani o elementi a vista in legno, in accordo con le ante dei pensili e abbinati, tono su tono, con un pavimento in cotto o di piastrelle di gres a effetto legno.