Fino a fine mese è possibile visitare un’importante mostra su Ron Galella a Palazzo Sarcinelli di Conegliano.

Ci spostiamo questo giovedì in provincia di Treviso, in Veneto, per andare alla scoperta dell’opera di questo grandissimo paparazzo, forse il più famoso della storia della fotografia.

Ci ha lasciato il 30 aprile scorso e oggi lo ricordiamo con questa esposizione.

Michael Jackson e Madonna immortalati da Ron Galella nel 1991 ad Hollywood
Michael Jackson e Madonna immortalati da Ron Galella nel 1991 ad Hollywood

Sono oltre 180 le fotografie di Ron Galella esposte.

Questo importante insieme di immagini riporta a galla grandi personaggi come i grandi momenti della storia che ognuno di loro ha rappresentato.

Quando si parla di icone s’intende quelle personalità che hanno segnato un’era, un’epoca.

È qui che si inserisce il lavoro di Ron Galella, colui che riusciva a intrappolare queste grandi icone nei suoi scatti, sempre alla ricerca di una nuova preda.

L’organizzazione e la produzione della mostra sono ad opera di SIME BOOKS mentre la cura è di Alberto Damian, agente e gallerista di Galella per l’Italia.

Il percorso espositivo è quindi una sapiente selezione di grandi scatti che però riportano a galla tutto il grande carattere del paparazzo.

Tra le icone ci sono anche grandi nomi italiani come Sophia Loren
Tra le icone ci sono anche grandi nomi italiani come Sophia Loren

“Il mio fotografo preferito è Ron Galella”.

Testualmente: “Una buona foto deve ritrarre un personaggio famoso che sta facendo qualcosa di non famoso. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella”.

Queste parole sono state pronunciate niente che di meno da Andy Warhol, grandissimo nome della storia dell’arte e non solo, mito contemporaneo.

Anche a questo è riuscito ad arrivare Ron Galella, nato nel quartiere Bronx di New York, il 10 gennaio 1931 (ricorreva proprio ieri il suo compleanno).

È figlio di un falegname immigrato di Muro Lucano, in Basilicata, e madre italo-americana.

Come tanti, parte da poco ma con grande costanza si dirige direttamente ai piani alti.

Dal 1965 in poi ha inseguito, stanato e fotografato i grandi personaggi del suo tempo.

Agendo quasi sempre di sorpresa, a loro insaputa e spesso contro la loro volontà, Ron Galella è riuscito a coglierli nella loro straordinaria quotidianità.

Marlon Brando 'inseguito' da Ron Galella nel 1974
Marlon Brando ‘inseguito’ da Ron Galella nel 1974

Essere paparazzo significa non avere e non porsi dei limiti.

Appostamenti, depistaggi, camuffamenti, inseguimenti, lunghe attese: ogni mossa è perfettamente calcolata per raggiungere lo scatto perfetto, quello decisivo.

Ron Galella è fabbrica di immagini rubate e scattate a raffica, si muove nello sprezzo di ogni rischio (fisico e legale).

Le sue capacità e la sua determinazione l’hanno portato ad essere definito “Paparazzo Extraordinaire” da Newsweek e “Il Padrino dei paparazzi americani” da Time e Vanity Fair.

I suoi scatti sono a tutti gli effetti opere d’arte.

Sono conservati nei più importanti musei al mondo, dal MOMA di New York all’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, dalla Tate Modern di Londra all’Helmut Newton Foundation di Berlino.

In tutti i cinque continenti possiamo trovare importantissime collezioni private nelle quali vi è l’acquisto di almeno un’opera di Ron Galella.

Ecco l'ossessione di Ron Galella: Jackie Kennedy Onassis per le strade di New York
Ecco l’ossessione di Ron Galella: Jackie Kennedy Onassis per le strade di New York

Sono oltre 3 milioni le foto di Ron Galella rimaste a noi oggi.

Scatole su scatole di fotografie racchiudono immagini di attori, musicisti, artisti e celebrità di ogni tipo.

Non c’è un grande personaggio del jet-set internazionale del suo periodo che Galella non abbia fotografato.

In un certo senso, gli scatti di questo grande paparazzo non solo altro che un documento storico.

Perché si, la sua ricchissima documentazione è testimonianza dell’evoluzione del costume degli anni ‘60, ’70, ’80 e ’90.

Il suo ‘reportage’ dei “golden years” – degli anni doro – è ritenuta unica al mondo, ed è custodita nella sua villa in New Jersey.

Il meglio di questo archivio è racchiuso proprio nella mostra “Ron Galella, Paparazzo Superstar” a Palazzo Sarcinelli.

Ecco allora che lo spettatore è chiamato a fare un percorso nella memoria di un’epoca, nella memoria collettiva globale.

Icone universali del cinema, dell’arte, della musica, della cultura pop e del costume si rivelano sotto nuove vesti agli occhi del visitatore.

Per citarne alcuni esempi italiani e internazionali: Lady Diana, Steve McQueen, Federico Fellini, Richard Burton, Gianni Agnelli, Al Pacino, Gianni e Donatella Versace, Robert De Niro, Luciano Pavarotti, Greta Garbo, Anna Magnani, Elton John, John Lennon, Mick Jagger, David Bowie.

Qui invece la leggenda Elvis Presley circondato dalle sue guardie del corpo
Qui invece la leggenda Elvis Presley circondato dalle sue guardie del corpo

La mostra si chiude proprio domenica 29 gennaio.

La mostra è imperdibile proprio perché ci trasmette di nuovo l’ebrezza di vedere le stelle da più vicino.

Ai tempi dei selfie e di Instagram è difficile poter immaginare così questi grandi personaggi.

Non siamo più abituati alle immagini potenti dei paparazzi, per questo sembra proprio di tornare indietro, ad un tempo che non esiste più.

Le star non entravano – come succedere ora – nelle nostre case attraverso uno schermo ma attraverso le pagine dei settimanali di costume e scandalistici, le copertine dei dischi, i poster e le locandine dei film.

Il percorso è strutturato perché si attraversano vere e proprie sale tematiche, come “La mia ossessione”, quella dedicata a Jackie Kennedy Onassis.

 

Inutile dire che ammirare Ron Galella dal vivo è un’esperienza unica!

Non potete perdervi la mostra a Palazzo Sarcinelli.