Tra le mostre imperdibili di questo 2023 c’è sicuramente “Rinascimento a Ferrara” ospitata da Palazzo dei Diamanti dal prossimo 18 febbraio.

Oggi facciamo un piccolo viaggio nel futuro per scoprire cosa hanno pensato i curatori Vittorio Sgarbi e Michele Danieli.

La mostra inaugura anche una nuova stagione per il Palazzo dei Diamanti, che riapre al pubblico dopo un complesso intervento di restauro e riqualificazione.

È possibile visitare la mostra "Rinascimento a Ferrara" fino al 19 giugno
È possibile visitare la mostra “Rinascimento a Ferrara” fino al 19 giugno

I protagonisti sono Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

L’esposizione è incentrata per lo più sull’opera di questi due grandi maestri ferraresi del Rinascimento.

Il primo, Ercole de’ Roberti (1450 – 1496), è il più giovane e il più intelligente erede dell’Officina Ferrarese.

Partecipa al clima culturale di Palazzo Schifanoia.

È dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualità ed espressività emotiva.

Oltre a Ferrara, dove trova l’ambiente più adatto nel quale esprimersi, lascia una impronta profondissima anche a Bologna, dove opera a più riprese.

De Roberti è poi seguito da Lorenzo Costa (1450 – 1496), che ne raccoglie l’eredità.

Costa è dieci anni più giovane e nelle opere giovanili porta avanti lo stile di De Roberti.

In una seconda fase invece, a seguito di un lungo soggiorno a Bologna, la sua pittura muta in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicità calma e distesa.

Non solo, comprende fin da subito la nuova “maniera” imposta da Leonardo e Perugino che sta cambiando il mondo.

Ne diventa uno dei maggiori interpreti, anche dopo essersi trasferito alla corte mantovana dei Gonzaga.

Ercole 'de Roberti: I miracoli di San Vincenzo Ferrer, 1470-73
Ercole ‘de Roberti: I miracoli di San Vincenzo Ferrer, 1470-73

“Rinascimento a Ferrara” fa parte di un ampio progetto.

Torniamo leggermente indietro nel tempo.

L’esposizione “Rinascimento a Ferrara” di cui parliamo oggi è uno degli appuntamenti che guiderà il grande pubblico alla scoperta di un periodo molto fruttuoso della storia ferrarese.

Stiamo parlando del “Rinascimento a Ferrara 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este”.

Questa vicenda storico-artistica fonda sul periodo compreso tra l’elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio.

Ecco allora che la ricchezza culturale fiorita in questo periodo vuole sfociare in un contemporaneo progetto ambizioso, inaugurato idealmente 16 anni fa.

Nel 2007 infatti, sempre Palazzo dei Diamanti accoglie la rassegna “Cosmè Tura e Francesco del Cossa. L’arte a Ferrara nell’età di Borso d’Este”.

Lorenzo Costa: Natività, 1494 c.a.
Lorenzo Costa: Natività, 1494 c.a.

Si parte da “Rinascimento a Ferrara” per arrivare ad altri grandi artisti.

Sono previsti diversi momenti, dedicati ognuno ai grandi protagonisti di questa stagione.

Ne citiamo alcuni come Mazzolino e Ortolano, Dosso e Garofalo, Girolamo da Carpi e Bastianino.

Nella mostra che sarà però visitabile dal 18 febbraio l’attenzione è tutta concentrata sulle oltre cento opere esposte di Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

Il pubblico ha l’occasione unica e forse irripetibile di scoprire l’arte di questi due grandi interpreti del Rinascimento italiano.

“Rinascimento a Ferrara” raccoglie opere provenienti da musei di fama internazionale
“Rinascimento a Ferrara” raccoglie opere provenienti da musei di fama internazionale

La raccolta di Ercole de’ Roberti è pressoché unica.

Il percorso è pensato per seguire passo a passo l’autore nell’arco della sua carriera.

Le oltre venti opere – mai riunite così tante finora – guidano dagli esordi alla maturità compiuta.

Alcune sono celebri, come gli scomparti del polittico Griffoni, eseguito a fianco di Francesco del Cossa.

Altre sanciscono commissioni bolognesi di tutto prestigio, come i luminosi Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio che giungono da Washington.

Le ultime invece sono eccezionale prestito della National Gallery di Londra: stiamo parlando dei quattro dipinti di rara raffinatezza.

Sono appartenuti direttamente alla duchessa Eleonora d’Aragona, alla Raccolta della manna e all’Istituzione dell’Eucarestia.

Infine, arriva dal Kimbell Art Museum di Forth Worth la tavola con Porzia e Bruto – che sarà ricongiunta alla compagna con Lucrezia, Bruto e Collatino della Galleria Estense di Modena

La raccolta di Lorenzo Costa racchiude tutto il suo genio.

Dal periodo giovanile in cui si confronta fruttuosamente con de’ Roberti fino alla serrata successione di straordinarie pale d’altare degli anni Novanta del Quattrocento, passando per le Storie degli Argonauti alla Natività del Musée des Beaux-Arts di Lione.

Troviamo opere più classicheggianti e pacate come una serena Sacra Famiglia dal Museo di Toledo in Ohio, opere del periodo mantovano Santa Veronica del Louvre, il Ritratto di cardinale del Minneapolis Institute of Art.

Infine, si può ammirare l’ultima opera nota, data 1525, cioè “Madonna e santi” della chiesa di Sant’Andrea a Mantova.

Vari autori e vari stili si uniscono nel percorso di “Rinascimento a Ferrara”
Vari autori e vari stili si uniscono nel percorso di “Rinascimento a Ferrara”

“Rinascimento a Ferrara” chiuderà domenica 19 giugno 2023.

Alle opere di Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa sono poi affiancate da altrettanti capolavori di maestri nobili e compagni di viaggio contemporanei come Mantegna, Cosmè Tura, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo costituiranno il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino.

“Rinascimento a Ferrara” propone un percorso esclusivo tra grandi classici e rarità.

Pronti ad organizzare il vostro viaggio a Ferrara?

Nel frattempo continueremo a parlare di Arte e Design, tra nozioni storiche e nuovi appuntamenti e tendenze.

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