In occasione della Milano Design Week, il distretto di Brera si prepara a tingersi di verde: la Biblioteca Nazionale Braidense, dal 6 all’8 giugno, ospiterà il simposio Prada Frames.
Si tratta di una tre giorni di dibattiti, letture e proiezioni video con ospiti d’eccezione per indagare «la complessa relazione tra ambiente naturale e progettazione».

Presentata dalla fashion house milanese Prada nella cornice del FuoriSalone 2022, la prima edizione del simposio, sottotitolata “On forest”, è curata dallo studio di design e ricerca Formafantasma.
Per la sua stessa natura di dibattito aperto, democratico e inclusivo, l’evento Prada Frames è gratuito fino esaurimento posti, previa prenotazione sul sito di Prada.
Il Brera design district si tinge di verde con il simposio Prada Frames curato da Formafantasma
Il countdown è finalmente iniziato e da lunedì prossimo, Prada Frames accenderà i riflettori sulla necessità di un momento di riflessione collettiva per fare luce sul complesso problema ambientale.
L’esempio è magistrale, ormai abitudine per la maison Prada che negli anni ha confermato il suo ruolo pionieristico nel promuovere dibattito e cultura, oltre a una moda con la M maiuscola.

Non a caso il marchio, capitanato allo stile da Miuccia Prada, ha dato vita a innumerevoli progetti, molti dei quali a favore di Milano e dei suoi cittadini, capaci di trascendere i format convenzionalmente legati al fashion industry.
E ora l’obiettivo è «esaminare e correlare percorsi del pensiero innovativo, e offrire pioneristiche sintesi di conoscenza», come ha dichiarato il brand.
«L’approccio di Prada Frames è scientifico e al contempo educativo e divulgativo».
Per questo, Prada ha chiamato Andrea Trimarchi e Simone Farresin, i Formafantasma, a curare il programma del simposio.

La pratica dello studio di design e ricerca, con base a Milano e Rotterdam, è infatti caratterizzata da «una profonda attenzione per le implicazioni storiche, politiche e sociali del design».
Senza dimenticare l’approccio critico ai materiali e al loro impiego nella produzione di Trimarchi e Farresin, oltre al lavoro di ricerca che i due designer hanno portato avanti per la mostra Change alla Serpentine Gallery, due anni fa.
A sua volta, oggi, Formafantasma ha collegato la questione ambientale a tutti i campi del sapere e della cultura, invitando studiosi e professionisti sul palcoscenico di Prada Frames.
Dal 6 giugno, al via una tre giorni di letture e dibattiti: dall’ecosistema della foresta all’industria del legno, fino al design
Per la prima edizione di Prada Frames, la riflessione “On Forest” prenderà avvio esaminando l’ecosistema della foresta.
Si passerà quindi ad analizzare le logiche che governano l’industria del legno e ci si spingerà fino a indagare il ruolo del design e delle scienze come agenti di cambiamento.
Per questo, i Formafantasma hanno coinvolto scienziati e artisti, ma anche architetti e designer, attivisti, antropologi ed esperti legali.
Alla Biblioteca Braidense, Prada Frames si svilupperà quindi in due sessioni al giorno per tre giorni, attraverso letture, dibattiti, conversazioni e proiezioni video.

Tra i lecturer chiamati da tutto il mondo per prendere parte ai sei appuntamenti tematici di Prada Frames, ci sarà l’antropologo indiano e scrittore Amitav Ghosh.
Attesissimo anche l’architetto israeliano britannico Eyal Weizman.
Accanto, nelle varie giornate presenzieranno la designer italiana Paola Antonelli e l’autrice e design critic inglese, Alice Rawsthorn.
A loro si unirà l’architetto e urbanista che vive tra Quito e San Paolo, Paulo Tavares.
Tra gli speaker, infine, l’architetto, scrittore e curatore di Madrid, Andrés Jaque e la dendrologa belga naturalizzata statunitense, Valerie Trouet.
Focus sulle sei sessioni di Prada Frames per “contestualizzare”, ma anche “disegnare”, “governare” e “abitare” la foresta
Prada Frames, “On Forest” si aprirà con la sessione “Contextualizing” per introdurre la complessità della foresta come essere vivente.
Il dibattito si accenderà anche su come il mezzo cinematografico «sia uno strumento fondamentale per la comprensione delle piante come senzienti».
Il 6 giugno, nel pomeriggio, il simposio continuerà con “Narrating”, una panoramica storica del rapporto tra uomo, foresta e legname.
La sessione 2 si chiuderà con una riflessione sui possibili sistemi di narrazione della crisi climatica.

Il giorno seguente, il programma di Prada Frames prevede “Designing”, una selezione di lavori di architetti, curatori e studenti di design.
La scelta è ricaduta su progetti che abbracciano «una visione espansiva della progettazione utile a ridefinire il rapporto tra materiali ed ecosistemi».
Dalle ore 14:00 del 7 giugno, al via “Sensing”, per esplorare i sistemi di percezione e comprensione della foresta attraverso l’utilizzo di olfatto, suono e anatomia del legno.
Nell’ultima giornata di Prada Frames, la mattinata inizierà con la sessione 5, “Governing”.
Qui saranno affrontati i concetti di ‘carbon storage’, ‘carbon offsetting’, la governance degli ecosistemi naturali e le forze politiche che li regolano.
Infine, la tre giorni si concluderà con “Inhabiting”, dove la foresta sarà vista come rifugio e sito di estrazione.
Per un percorso a 360° che culminerà includendo «la prospettiva indigena e i molteplici modi di narrare le relazioni tra le specie».