Dopo le tappe di New York, Londra e Milano, con la Paris Fashion Week si chiude il sipario sul mese del womenswear.
A dare inizio a questa edizione della settimana della moda francese è stato lo show di Off-White.
Il marchio ha portato in passerella l’ultima collezione disegnata dal fondatore Virgil Abloh, scomparso lo scorso dicembre.
A omaggiarlo, una schiera di top model da Naomi Campbell a Amber Valletta, da Candice Swanepoel a Joan Smalls, fino alle sorelle Gigi e Bella Hadid, ma anche la campionessa Serena Williams.
Le proposte co-ed del brand mettono in luce una glam couture dai marcati tratti street alternata a un tailoring dall’allure contemporanea.
Dior e Saint Laurent fanno brillare la Ville Lumière
Tra i défilé più attesi che hanno aperto la fashion week parigina spicca Dior, che per l’autunno-inverno 2022/23 ha attualizzato i codici più tradizionali della griffe.
Il direttore creativo del womenswear, Maria Grazia Chiuri, ha dato vita a una collezione metamorfica esplorando le mille possibilità del ricamo.
La sperimentazione passa per i capi in rete tecnica, ma anche attraverso gli abiti in nylon e in cashmere.
La maison Saint Laurent festeggia invece 60 anni tra silhouette esili ed essenziali, tagli scultorei e tessuti super leggeri.
Nella collezione di Anthony Vaccarello la seta definisce fluide gonne midi dagli orli in tulle e slip dress portati sotto coat avvolgenti.
Paris Fashion Week: in scena grandi nomi da Loewe a Stella McCartney
In un crescendo di grandi nomi, la settimana della moda ha visto alternarsi le sfilate di Chloé, con la collezione disegnata da Gabriela Hearst, Rick Owens e Isabel Marant.
Per Loewe, il direttore creativo Jonathan Anderson ha studiato abiti sagomati e bomber in pelle, bustini in feltro e abiti drappeggiati.
È stato poi il turno di Yohji Yamamoto e Hermès, a cui hanno fatto seguito le creazioni di Elie Saab e di Ann Demeulemeester.
Stella McCartney ha celebrato invece il pittore e scultore Frank Stella trasformando capi pragmatici in arte da indossare, puntando su texture di velluto e materiali green.
Gli show di grande impatto di Balenciaga e Valentino
Non necessita di spiegazioni il défilé di Balenciaga, il cui direttore creativo Demna Gvasalia ha fatto sfilare le modelle in una sorta di enorme boule dei neige.
Tra il vento sferzante e la neve che rende difficile la camminata, a voler rappresentare la resistenza in tempi difficili, si susseguono tute effetto second skin, coat e abiti in maglia.
Da Valentino, invece, a impadronirsi della sfilata è il colore rosa. Anzi, il Pink PP, come si chiamerà presto la nuance in via di sviluppo con Pantone.
Un vivace candy pink che, a eccezione di qualche look in nero, ha ricoperto mini dress, jumpsut dagli scolli grafici, fluidi suits e anche T-shirt e pantaloni più casual.
Al contrario, essenziale è la parola d’ordine di Daniel Roseberry, che per Schiaparelli ha portato avanti la disciplinata palette di colori della couture comprendente nero, bianco e oro.
Tra le sue creazioni si alternano sottovesti in raso tagliate di sbieco con busto plissé soleil a mini abiti con piercing in oro martellato.
Anche Matthew M. Williams per Givenchy sceglie di applicare i codici della couture a un guardaroba funzionale e pensato per la quotidianità.
Louis Vuitton e Chanel chiudono la Paris Fashion Week
Per il gran finale di questo fashion month, Nicolas Ghesquière ha portato in scena la collezione Louis Vuitton al Museo d’Orsay.
La stagione fredda vede un alternarsi di strati di layering e maglioni stretti in vita con motivi a righe e polo sportive dall’attitude giovanile.
Sulla passerella di Giambattista Valli torna a farla da padrone il tulle nelle nuance pastello, assieme ad abiti in pizzo, coat animalier e capi ricamati.
Virginie Viard per Chanel torna a celebrare il tweed tra vestiti, tailleur e cappotti nell’iconico materiale della maison.
A chiudere la Paris Fashion Week è una Miu Miu dai toni dark, tra completi in pelle, cappotti oversize e minigonne a vita bassissima.