Terminata Milano Moda Uomo, i riflettori si accendono sulla Paris fashion week.
L’attenzione del fashion system si è spostata sulla Ville Lumière, dove in questi giorni sono andate in scena le collezioni maschili autunno-inverno 2022/23.
Ad aprire il calendario francese sono state le proposte di Lemaire, Ami e Acne Studios, assieme al mondo Y/Project firmato da Glenn Martens.

Il direttore creativo svela in un ambiente underground la sua imperitura passione per l’upcycling, oltre a una preview della collaborazione con il suo mentore Jean-Paul Gaultier.
Tra debutti e grandi omaggi, anche all’ombra della Tour Eiffel non sono mancati momenti che hanno entusiasmato gli addetti ai lavori.
Louis Vuitton porta in scena l’ultima collezione di Virgil Abloh
Un momento di forte emozione è stato senza dubbio lo show di Louis Vuitton, un ultimo saluto al direttore creativo del menswear, Virgil Abloh, scomparso a novembre.

L’ultima collezione del visionario stilista americano ha sfilato al Carreau du Temple con la musica, le luci e l’atmosfera da lui stesso programmate.
Protagonista ancora una volta quello streetwear che ha sempre fatto parte del linguaggio stilistico di Abloh: capi di strada da lui elevati a lusso e rivisitati in chiave sartoriale.
Uomini vestiti di candido bianco off-white con grandi ali, simili a un esercito di angeli, hanno indossato felpe, trench, bermuda e T-shirt dalle linee minimali alternati a look dalle fantasie astratte.
Dior Men, alla Paris fashion week Kim Jones celebra i 75 anni del New Look
Era il 12 febbraio 1947 quando, a Parigi, un giovane Christian Dior presentò nel suo atelier di Avenue Montaigne la sua prima collezione, destinata a segnare indelebilmente la storia della moda.
Una rivoluzione che venne percepita già allora, tanto che lo stile di Monsieur Dior venne immediatamente ribattezzato New Look.

Oggi il direttore creativo del menswear della maison, Kim Jones, ripropone e rivisita quelle stesse silhouette in chiave maschile.
Dai completi sartoriali dall’allure Savile Row ai bomber più street, le giacche si restringono nel punto vita assumendo linee couture.
I lunghi e ampi cappotti sono stretti in vita dalle cinture, mentre i pantaloni in tessuto sono scivolati e dal fit comodo.
La palette è pervasa di grigi, dal tortora alle tinte più decise, dalla purezza argentea del celeste e da tocchi di nero e verde salvia.
Kenzo by Nigo: il debutto del nuovo direttore creativo
Nella stessa location in cui Kenzo Takada esordì con la sua prima collezione 52 anni fa, ha debuttato oggi il nuovo direttore creativo di Kenzo, lo stilista Nigo.
La Gallerie Vivienne di Parigi ha fatto ancora una volta da cornice a una sfilata che segna l’inizio di un nuovo capitolo per la maison.

L’avventura del designer giapponese comincia setacciando gli archivi di Kenzo per dare vita a look coordinati per lui e per lei.
Il workwear assume un’allure military tra cappotti, bomber e giacche da aviatore in nylon foderate in shearling, oppure è addolcito da print floreali mix di tweed e denim.
Non mancano nemmeno i dettagli pop e giocosi legati alla cultura manga, come le sciarpe-gatto o i disegni ispirati ai cartoon.

Paris fashion week: il rigore dell’uomo Hermès e l’artigianalità di Jil Sander
Alla settimana della moda parigina non sono poi mancate le proposte maschili di brand come Issey Miyake, Yamamoto, Rick Owens e Dries Van Noten.
O di Veronique Nichanian per Hermès, che continua a proporre il suo concetto di menswear tradizionale.

Lussuosi suit e capispalla pregiati sono resi contemporanei dagli accessori audaci.
La coppia Luke e Lucie Meier ha invece esaltato per Jil Sander l’artigianato tessile, puntando su un knitwear caldo e luminoso esaltato da maglie dai motivi geometrici.
Infine, per Loewe, Jonathan Anderson sorprende con una collezione pop, a tratti futuristica.

Top e T-shirt sono deformati come se fossero stati ritoccati virtualmente e le scarpe e gli accessori sono giocosamente in plastica.