Parigi continua a fare da cornice alle proposte primavera-estate 2021. Almeno a livello virtuale.
L’haute couture ha infatti passato il testimone alle collezioni maschili, che sono andate in scena – digitalmente, ça va sans dire – all’interno di un calendario di cinque giornate composto da 68 brand.
La maggior parte delle maison che hanno preso parte alla Paris Fashion Week Men’s hanno ancora una volta mostrato, piuttosto che una sfilata vera e propria, video, fashion film, clip backstage e altri contenuti phygital.
Ad arricchire lo schedule sono intervenute otto new entry, tra cui Isabel Marant Homme, i francesi Alled-Martinez, Cool TM, Egonlab, il portoghese Ernest W. Baker, Kolor dal Giappone e gli statunitensi KidSuper e Reese Cooper.
Nuovi ingressi che hanno bilanciato l’assenza di qualche nome di peso come Valentino, che tornerà a settembre con uno show co-ed, Givenchy, Acne Studios e Ami, oltre a Comme des Garçons Homme Plus e Junya Watanabe che sveleranno le loro collezioni nei rispettivi showroom di Tokyo.
È previsto invece per oggi (fuori calendario e con pochissimi ospiti selezionati) il défilé di Jacquemus, che non rinuncia all’evento fisico e farà salire in passerella la sua collezione nei pressi di Parigi.
Occhi puntati, il primo giorno, su JW Anderson.
Reduce dalla presentazione virtuale della resort 2021, lo stilista Jonathan Anderson ha raccontato attraverso una performance video con l’artista Carlos Maria Romero le sue proposte uomo, fatte di volumi avvolgenti e dettagli inaspettati.
Concettuale e trasformista il guardaroba Y/Project firmato da Glenn Martens, dove le borse si aprono diventando stole, i jeans hanno lunghezze regolabili e miniabiti drapé si srotolano a diventare eleganti dress midi.
Per Berluti, il direttore creativo Kris Van Assche ha chiamato l’artista di ceramiche americano Brian Rochefort per rielaborare le stampe delle sue opere su camicie di seta, capi di maglieria e addirittura sulle calzature.
Issey Miyake punta su colori e linee pulite, mentre per Louis Vuitton il designer Virgil Abloh ha presentato il teaser del progetto «Message in a bottle», che verrà svelato in maniera itinerante attraverso show fisici in giro per il mondo nel corso dell’anno, a partire da quello di Shanghai del 6 agosto.
Tema centrale è infatti il viaggio, da sempre essenza del mondo Vuitton, rivisitato in chiave cartoon.
Tessuti leggeri black & white da Yohji Yamamoto; Dries Van Noten sceglie un video rock per dare un’anteprima della collezione che svelerà a settembre.
Atmosfera hard rock, invece, per «Phlegethon», il video preparato da Rick Owens durante la quarantena che omaggia uno dei fiumi dell’Inferno dantesco.
I suoi look, dall’estetica strong e mixata con richiami sartoriali, sono indossati dal modello e designer australiano Tyrone Dylan Susman.
Per la prima volta i boys giovani e cool di Isabel Marant si dividono dalla donna e si ritagliano un loro posto nel calendario maschile.
La stilista ha presentato un video girato nelle sale del Centre National de la Danse di Pantin, in cui il tema centrale è il movimento.
Dopo il défilé revival sulla Senna dedicato all’haute couture, Olivier Rousteing ha regalato con la sua Balmain un’anticipazione virtuale dello show co-ed previsto per settembre.
Come per il brand che porta il suo nome, lo stilista Jonathan Anderson ha studiato per la griffe Loewe di cui è direttore creativo un format ibrido tra performance art e jam session, coinvolgendo personaggi come il compositore coreano Park Jiha, l’attore Josh O’Connor e l’artista Idoia Cuesta.
Per la maison Hermès, invece, la designer del menswear Véronique Nichanian ha chiamato il regista teatrale Cyril Teste per raccontare il backstage prima di una sfilata.
L’ultima giornata si è aperta con Lanvin, che ha presentato una collezione ridotta a 30 look, proseguendo con Dior Homme, il cui direttore artistico Kim Jones ha collaborato con il pittore ghanese Amoako Boafo per una collezione d’ispirazione africana.
Si ispira alle Olimpiadi Thom Browne, che racconta la sua estetica scultorea attraverso un video in bianco e nero con protagonista il cantante Moses Sumney.
Nel corto «Do you love me?» Ludovic de Saint Sernin parla invece di amori giovanili, spensieratezza e giornate estive per svelare la sua nuova collezione di costumi da bagno.
Ha optato per la videoinstallazione anche Fumito Ganryu, che trasmette il suo mood fashion attraverso gli autoritratti dello stilista ed ex modello Tom Guinness immortalato in dissonanti ambientazioni tra città a campagna.
Chiude la rassegna Lemaire, con le sue silhouette fluide e genderless.
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