Anche oggi il fascino esercitato dalle storie contemporanee di arte e design è assicurato: scopriremo insieme il Palazzo delle Pietre a Roma.

Quando ho letto il nome, mi sono subito incuriosita. Appena ho capito che si tratta un luogo che ospita una collezione di elementi artistici in pietra di grande pregio, ho pensato si trattasse di un museo.

Ma il Palazzo delle Pietre è molto di più: casa privata, appartamenti, spazio per mostre di arte contemporanea.

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Palazzo delle Pietre a Roma: collezione permanente di marmi preziosi

Innanzitutto va citata la meraviglia della zona in cui si trova il palazzo: via delle Coppelle.

Si tratta di un’antica via che prende il nome dal latino “cupa”: piccoli recipienti di legno che si usavano per vendere il vino o l’aceto.

Un crocevia prezioso tra piazza Navona, il Tevere e il Pantheon, praticamente dietro San Luigi dei Francesi. Non poteva che essere un luogo ispirato all’arte.

L’edificio è del 1400, e viene effettuato, dopo l’acquisizione Mazzi, un rispettoso ma importante restauro da parte di Mp2a Associati.

Lo studio, esaudendo la volontà della famiglia, disegna l’edificio per l’accoglienza. La declina poi in dodici appartamenti su ben sette livelli.

La collezione d’arte che l’edificio ospita permanentemente è quella di “pietre” preziose. Si tratta di marmi che provengono da una collezione privata, quella di Carlo Mazzi, presidente di Prada, che acquista il palazzo nel 2012. Una collezione di famiglia, da generazioni.

I primi reperti vengono acquistati dal trisavolo nella fine dell’Ottocento. Si tratta di oggetti e decorazioni antiche magnificamente ambientate in questa residenza. Reperti italiani di grande valore che risalgono all’età imperiale (I secolo aC. – III secolo d.C.), a quella romanica e al Rinascimento.

La passione per i marmi non riguarda solo frammenti di epoche passate: ogni piano di questa residenza storica è contraddistinto dall’utilizzo di un marmo diverso. I pavimenti, invece, sono spesso realizzati in legni di recupero.

palazzo delle pietre a roma

La collaborazione con i grandi del design italiano

Dal punto di vista del design e delle collaborazioni prestigiose, il Palazzo delle Pietre a Roma è davvero un esempio virtuoso.

Alessi, Alivar, Altai, Artemide, Danese, DePadova, Ethimo, Illy, Mario Luca Giusti, Richard Ginori, Rivolta Carmignani, Sambonet: ecco i nomi che compaiono nei dettagli d’arredo di questo luogo dedicato all’accoglienza.

Ognuno dei dodici appartamenti interpreta, inoltre, una palette di colori diversa. Pareti, tappezzeria, tende si distinguono in ogni ambiente. I cuscini sono di seta e realizzati da “Lo studio” di Beatrice Peticcioni di Vada.

Ogni particolare, infatti, rimanda a un tipo di lusso discreto ma autentico, dove il made in Italy, quello che esprime qualità artigianale eccelsa e minuziosa, è celebrato in ogni sfumatura.

Barbara Mazzi Pensieroso, figlia di Mazzi e custode del palazzo, afferma che ogni appartamento è stato restaurato “come fossero un’estensione di casa nostra, con la stessa cura per i dettagli e lo stesso calore”.

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FraMmenti Club: un circolo culturale all’interno del Palazzo delle Pietre a Roma

Non solo un esposizione permanente di marmi, fregi e frammenti classici nelle aree comuni del palazzo, che valgono da soli una visita per chi ama l’arte di ogni tempo.

La famiglia Mazzi ha progettato questo luogo celebrando anche l’arte contemporanea e la cultura in generale.

Un luogo vivo insomma, ricco di rimandi per valorizzare arte e bellezza. Un posto unico dove trovarsi piacevolmente immersi in suggestioni classicheggianti e ispirarsi con il più geniale design contemporaneo italiano.

Quel tipo di accoglienza che ci piace, che ci dona qualcosa di bello e originale su cui riflettere e nutrire l’anima.

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Fino al 31 gennaio, presso il FraMmenti, sono esposte 34 opere dell’artista contemporaneo Riccardo Monachesi: un dialogo tra presente e passato, ben valorizzato dalla cornice prestigiosa del palazzo.

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