Il mondo pullula di iniziative che celebrano la storia della creatività, dell’espressione da molti punti di vista.
Noi, in Italia, con il patrimonio artistico di cui siamo in possesso, siamo davvero fortunati.
Oggi vi racconto cosa propone Parma, capitale italiana della cultura 2021, con la mostra Opera: il palcoscenico della società.
La grande mostra Opera
Il palcoscenico della società inaugura il 18 settembre 2021, visitabile fino al 13 gennaio 2022.
Prima di spiegare il proposito innovativo di questa esposizione, dobbiamo riflettere sul ruolo che ricopriva l’Opera nel passato.
Spesso il teatro lirico è accostato al Risorgimento, quindi un mondo strettamente legato ai valori ideologici del tempo. Dobbiamo sempre pensare che gli elaborati artistici esprimono in maniera tangibile le energie, i desideri, le passioni della società in cui prendono vita.
Fatta questa premessa è più facile capire quanto sia importante analizzare un fenomeno come l’Opera attraverso le vicissitudini storiche e sociologiche.
Questa mostra offre un punto di vista ancora più originale. Troviamo esposti al palazzo del Governatore di Parma 514 pezzi tra quadri, volumi, schizzi, bozzetti, costumi di scena e fotografie originali.
L’obiettivo è raccontare la grande influenza dello spettacolo lirico sulla vita sociale.
E ancora troveremo registrazioni storiche, articoli di giornale e tutto quello che la società recepiva durante il massimo fulgore della forma di spettacolo più amata dall’ elite e dal popolo dell’epoca.

L’Opera come minimo comun denominatore tra aristocrazia e popolo
La storia dell’Opera è particolarmente adatta per studiare l’evoluzione del pensiero sociologico di un popolo perché si tratta di un interesse comune tra nobiltà e persone meno abbienti.
Da baluardo della vita di società aristocratica, nel tempo si trasforma nella personificazione di ideali, proteste, censure e interpretazione dell’immaginario collettivo su temi importanti come la politica.
L’influenza sui vari substrati culturali dell’Opera nei secoli del suo splendore è tangibile e riscontrabile sulle testimonianze di vario tipo esposte.
Dal modo in cui le persone assistevano in teatro agli spettacoli alla contribuzione della diffusione della lingua attraverso il libretti.
Uno spaccato di grande spessore su un fenomeno molto più sfaccettato di quello che possiamo aspettarci.


Opera: il palcoscenico della società: la donna regina indiscussa, la diffusione della lingua e le relazioni
Per farvi un esempio di come sia articolata e multisfaccettata questa esposizione vi riporto alcune tematiche trattate nelle varie sale. Nella stanza 14 (“L’Opera è donna“) si riflette su come la figura femminile sia esaltata da questa forma d’arte.
Nella stanza 12 (“Opera e parole“) si racconta di come i libretti siano stati fondamentali a diffondere la lingua italiana e la letteratura in lungo e in largo per la penisola, e naturalmente all’estero.
Per fare un esempio pratico: Madama Butterfly di Puccini viene rappresentata nel 1904 a Milano, nel 1906 a Torino, nel 1908 a Roma, nel 1907 a Londra e Parigi e a New York.
Insomma un fenomeno tutt’altro che circoscritto nel teatro: la mostra offre uno spaccato sociale indispensabile su cui riflettere per capire un’epoca nella sua più appassionata autenticità.
Se vi siete persi gli altri articoli dedicati ad Arte e Design, potete leggerli sul Magazine:
- Dante la visione dell’arte diventa un documentario
- Terme di Caracalla aperte di sera: la meraviglia è servita!
- Vertigine. Visioni contemporanee della montagna a Domodossola