Che il lockdown abbia cambiato il nostro modo di vivere la casa è un fatto certo.
Quando le nostre quattro mura hanno cominciato a racchiudere tutto lo spazio entro cui potersi muovere liberamente durante la giornata, la necessità che quello domestico diventasse l’ambiente più bello e accogliente non è più stata un semplice desiderio, ma è dovuta diventare concreta realtà.

Notturna e intima. La maison dark di Pierre-Louis Mascia
Notturna e intima.

E nasce proprio in questo momento cruciale la linea Pierre-Louis Mascia Maison, in un momento in cui il concetto di casa ha iniziato ad assumere un significato molto più profondo.

Notturna e intima. La maison dark di Pierre-Louis Mascia
Notturna e intima.

Il creativo di Tolosa – che nel 2007 ha lanciato il suo omonimo brand di sciarpe e accessori, ampliato poi con le collezioni di abbigliamento – presenta la sua nuova linea home decor rimanendo fedele al suo stile eclettico.
Un’estetica easy chic definita attraverso accostamenti cromatici inaspettati e mix di stampe, fantasie e motivi diversi.

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Abbigliamento e homeware si mescolano e si confondono in un’unica stagione autunno-inverno 2020/21, ribattezzata Cum Plena Est Aemula Soli.

Notturna e intima. La maison dark di Pierre-Louis Mascia
Notturna e intima. La maison dark di Pierre-Louis Mascia

Pierre-Louis Mascia ha immaginato un personaggio intrappolato tra realtà e fantasia, un eroe contemporaneo che si rifugia dalla frenesia della realtà, ritirato all’interno di un castello in mezzo a una fitta foresta.

Fuga dalla mediocrità, paura del diverso e incomunicabilità sono gli elementi che si incontrano nel mood della nuova collezione.

Con la consapevolezza che sarà veramente la bellezza, alla fine, a salvare il mondo.
Una collezione notturna, introspettiva, intimista.

Notturna e intima. La maison dark di Pierre-Louis Mascia

Dai colori attenuati, come illuminati dalla luce autunnale e incerta del crepuscolo. «Apologie de la nuit», come l’ha definita lo stesso Mascia.

La storia racconta di una solitudine monastica che si avvicina all’opera dell’artista, il cui compito è quello di condividere la bellezza con il mondo nascondendosi da esso.

Lontano dalla luce vivida di una realtà consapevole delle immagini, Mascia preferisce uno stato d’animo dominato da ombre ed elementi naturali.

Il risultato finale ruota intorno a 18 stampe signature che a partire dalla stagione in corso saranno coperte da copyright, a salvaguardia della creatività e del lavoro di ricerca del marchio.

Notturna e intima. La maison dark di Pierre-Louis Mascia
Una delle 18 stampe signature

E poi c’è tutto l’elegante mondo del creativo francese, declinato in una palette di colori calda e autunnale intervallata da sprazzi di blu elettrico e di giallo senape.

Ci sono le immancabili grafiche, i tessuti pregiati come i velluti, i panni di lana e le sete – tutti interamente prodotti in Italia dalla storica stamperia serica comasca Achille Pinto dei fratelli Uliassi, che si occupa della confezione dei prodotti finiti partendo dalla tessitura.

E ancora, ci sono le stampe check o animalier declinate sul twill di seta e sul panno di lana e cashmere, compatto e morbidissimo.

E per la casa, oltre ai plaid di lana patchwork su fronte e retro e ai duvet di seta stampata, in leggerissima piuma, non manca una collezione di preziosi cuscini dallo spirito retrò, arricchiti da bordi, nastrature e nappine applicate.

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Più variegata è l’origine dell’ispirazione di stagione, dal momento che la creatività ha sempre origine da un mix sfaccettato di idee.
E in questa collezione ci sono il cinema, la letteratura, il design e la scultura, ma anche la natura e la musica. Accomunati però da una patina velatamente dark.

Nella lista di Mascia troviamo «Into the night» cantata da Julee Cruise nel soundtrack di Twin Peaks, il balletto «Les Indes Galantes» di Clément Cogitore, «Dracula» di Bram Stoker nell’edizione francese La Pléiade, «Frankenstein» di Mary Shelley.

Ma anche il break dancer Diablo, il gotico Palazzo Fortuny a Venezia, il Museo Cluny di Parigi, gli oscuri dipinti di Gianmarco Falcone, gli oggetti scabri di Ferreol Babin e l’enigmatica e magnetica luna piena.

«Ogni stagione inizio mescolando riferimenti, modelli e disegni, per poi ridurli progressivamente in una collezione», ha infatti affermato Pierre-Louis Mascia, che lavora da sempre in totale libertà artistica.

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