La Fondazione dell’Albero d’Oro inaugura la nuova mostra di “Nikos Aliagas – Regards Vénitiens”.
Questo 2023 inizia con una fine: l’esposizione infatti è il risultato di una residenza che l’artista ha fatto all’interno degli spazi di Palazzo Vendramin Grimani – luogo in cui si tiene poi la mostra.
Gli oltre 400 mq del piano terra e della corte dell’edificio ospitano creazioni pensate tra luglio e dicembre 2022, periodo in cui Nikos Aliagas ha abitato lo spazio.

Nikos Aliagas è un fotografo francese di origini greche.
Nato proprio da genitori greci ma prende la nazionalità francese già a 18 anni.
Consegue la laurea in Lettere moderne alla Sorbona e lavora per tantissime realtà di prestigio nel settore della televisione e della radio.
Poliglotta, giornalista e conduttore televisivo e radiofonico.
È cronista, conduce programmi di punta e di intrattenimento.
Tra le varie però, Nikos Aliagas è anche fotografo.
I suoi scatti sono frutto di uno sguardo gentile.
La sua visione del mondo è piena di umanità e viene raccontata a pieno attraverso l’utilizzo di mani, volti in cui il passare degli anni ha scavato i solchi di una vita, momenti quotidiani o paesaggi.
L’empatia di Nikos Aliagas mira a catturare l’essenza delle persone, nonché il mistero della loro esistenza.
Come approccio ed estetica, si avvicina all’opera di grandi nomi della fotografia come Sebastião Salgado e Josef Koudelka.

Tra il grande e il piccolo schermo.
Nikos Aliagas riesce a costruire ponti fra tutte le attività che svolge, dalla tv al piccolo schermo della sua macchina fotografica.
Nella mostra “Regards Vénitiens” ci racconta la quotidianità di Venezia.
Siamo stati tante volte nella splendida laguna per raccontarvi i grandi eventi veneziani, ma oggi vogliamo proprio allontanarci dalle grandi manifestazioni.
L’ esposizione inaugurata a Palazzo Vendramin non è altro che un viaggio alla scoperta degli abitanti.
Il fotografo percorre le calli veneziane per incontrare quelli che in città non si vedono, coloro che evitano gli sguardi degli obiettivi dei turisti.
La misteriosità e il fascino di questo luogo sospeso sull’acqua ha affascinato Aliagas a tal punto da indurlo a fare un’indagine per immagini.
Le scene che troviamo in mostra si svolgono intorno a Palazzo Vendramin Grimani, dalla straordinaria quotidianità di campo San Polo agli scorci veneziani.

Nikos Aliagas ha invertito la prospettiva.
Si chiede: “È ancora possibile improvvisare a Venezia? In una città fotografata milioni di volte da occhi di passaggio?”.
La sua risposta è “Si”, “se si parte dal principio che è Venezia a guardarci e osservarci”.
Ecco allora che l’immaginario comune si ribalta per dare vita a nuove immagini.
Aliagas esplora contrasti, controluce, movimenti all’interno di inquadrature in cui le linee rette e curve si sposano.
Così come queste componenti e varianti possono essere applicate a un volto, così si adattano all’angolo di una calle.
Essere umano e ambiente si incontrano e mescolano.
Su qualsiasi soggetto infine, Nikos Aliagas si concentra sulle tracce del tempo.
È questo uno dei temi prediletti dell’artista.
Le inquadrature ingabbiano l’istante sospeso nell’implacabile finitezza di una vita.
È una ricerca lunga e irrefrenabile e le sue mostre lo testimoniano con tenerezza e nostalgia.

La mostra “Regards Vénitiens” si inserisce in un meccanismo più grande.
Possiamo definire un vero e proprio filone dedicato alla fotografia il percorso che la Fondazione dell’Albero d’Oro sta presentando a Palazzo Vendramin Grimani.
Avevamo già parlato mesi fa dell’esposizione dell’artista Bosco Sodi.
Suggestive testimonianze fotografiche avevano già abitato gli spazi dell’edificio prima di Nikos Aliagas, come quelle di Patrick Tourneboeuf e Ugo Carmeni.
La programmazione dell’Associazione è già molto ricca ma le esposizioni come quella di Aliagas consolidando la rinascita di questo storico luogo di trasmissione, scambio e valorizzazione artistica.
Capita spesso di parlare di promozione culturale e dei vari modi in cui le realtà italiane e straniere sostengono la ricerca e la produzione artistica.
Tra le varie però, che ancora non avevamo affrontato, c’è la residenza artistica.
Questa formula gioca un ruolo fondamentale nel supporto e nella co-produzione delle mostre sin dalla loro ideazione.
Così come è successo con Bosco Sodi, l’impatto della permanenza dell’artista a Venezia è fortissimo.
Ricordiamo poi che il corpus di opere originali è realizzato appositamente per il momento espositivo a Palazzo Vendramin Grimani.

“Regards Vénitiens” è un “pellegrinaggio di osservazione”.
Troviamo negli scatti una Venezia piena di umanità, di segreti e di eco lontane.
Attraverso mani, volti e momenti quotidiani o paesaggi scelti per istinto, Nikos Aliagas ci regala la ‘sua’ laguna.
“Venezia non ti aspetta” afferma Aliagas «la città dei Dogi ha uno spazio-tempo tutto suo, uno sguardo tutto suo su questa folla rumorosa che la va a visitare. Sembra quasi di sentire l’indifferenza della città verso chi vuole immortalarla con la macchina fotografica: in realtà è lei che ci osserva. Non ho mai sentito in nessun altro posto questa stranissima sensazione di essere osservato da migliaia di sguardi, dagli occhi di ieri e di oggi”.