Ci imbattiamo sempre più spesso in notizie che ci annunciano la nascita di nuovi spazi dedicati all’arte come la NAMI Gallery.

Fare spazio a nuovi spazi: giochiamo con le parole per innescare una riflessione.

Oggi infatti partiamo dall’esempio di NAMI per fare un ragionamento sulla volontà innata di dare forma a nuovi luoghi contenitori di arte e design.

Andiamo alla scoperta di una realtà per aprire un discorso più ampio.

NAMI si divide tra sud e nord Italia, tra Napoli e Milano.
NAMI si divide tra sud e nord Italia, tra Napoli e Milano.

NAMI è acronimo di Napoli e Milano.

Ed è tra queste due città che si muove la coppia di fondatrici Alessia Fiorillo e Sabrina Vitiello.

Queste due professioniste del settore hanno dato forma all’anima complessa di questa nuova galleria.

Le loro esperienze sul campo e gli studi si incontrano ora in questo spazio a cavallo tra Sud e Nord Italia.

Il percorso ha origine nel 2012, quando ha inizio il percorso fatto di mostre ed eventi artistici e culturali.

Alla pratica si aggiunge la teoria, con la formazione in management dell’arte e della cultura.

Inevitabile è per Alessia Fiorillo e Sabrina Vitiello creare un project space di arte e design.

Questo spazio si ‘riempie’ di momenti culturali e creativi.

Obiettivo? Condividere proprio queste situazioni.

Infine, è prevista una programmazione differenziata di eventi espositivi.

Così come a Napoli – dove NAMI ha sede, in via Carlo Poerio 9 – così anche nello spazio milanese convergeranno esposizioni di design e pezzi unici d’arte contemporanea.

Sono già diverse le pratiche artistiche e gli autori che si alternati nelle sale.
Sono già diverse le pratiche artistiche e gli autori che si alternati nelle sale.

Le due galleriste sono a capo di una organizzazione più grande.

NAMI è frutto di una sinergia al femminile tra – appunto – Alessia Fiorillo e Sabrina Vitiello.

Proprio questa sinergia combina gli studi nel settore dei beni culturali e dell’arte contemporanea con l’esperienza maturata nell’organizzazione di molteplici eventi e mostre.

Ovviamente il tutto è caratterizzato da diverse espressioni artistiche.

Dalla pittura alla scultura, fino alla fotografia: la galleria si muove su più piani e attraverso diversi schemi.

Lo staff è composto esclusivamente dalle due galleriste che si occupano dello scouting degli artisti, dell’organizzazione degli eventi e delle pubbliche relazioni.

Un’agenzia di comunicazione digitale, invece, gestisce il sito web e i social media e crea rapporti di collaborazione con curatori esterni.

Arte e Design sono punti cardine della vita delle due fondatrici Alessia Fiorillo e Sabrina Vitiello.
Arte e Design sono punti cardine della vita delle due fondatrici Alessia Fiorillo e Sabrina Vitiello.

NAMI è fatto anche a soprattutto di pubblico.

Cosa sarebbero infatti gli spazi espositivi senza ospiti o visitatori?

La tipologia di pubblico e di clientela su cui NAMI e le sue fondatrici puntano è eterogenea.

L’arte è per natura strumento di unione, empatia e condivisione.

Parola chiave? Accessibilità!

Tutto deve essere accessibile, in ogni accezione possibile.

Il rapporto con il territorio e la città è possibile anche – come ricordato prima – attraverso workshop e incontri.

L’organizzazione di questi momenti vuole portare ad un avvicinamento alle pratiche e tecniche artistiche più disparate e all’arte contemporanea, indipendentemente che si tratti di collezionisti, amatori o curiosi.

La stessa location, la stessa galleria si trova in un ‘punto di incontro’.

NAMI è infatti posizionato tra i palazzi antichi e il lungomare di Napoli.

Lo spazio espositivo si trova quindi nel cuore della città, all’interno di un edificio storico risalente al 1800.

È un locale estremamente luminoso, dai soffitti alti con affaccio su strada.

Si presenta come luogo accogliente in cui poter condividere la passione per l’arte e la cultura, particolarmente in linea con lo spirito della città, aperta ed empatica.

Spazio, pubblico e opere sono i capi saldi per una buona comunicazione artistica
Spazio, pubblico e opere sono i capi saldi per una buona comunicazione artistica

Sempre più gallerie si fanno manifesto di un desiderio comune.

L’idea di Alessia Fiorillo e Sabrina Vitiello ha trovato luogo nel quartiere di Chiaia, ma si inserisce sicuramente in un meccanismo più grande.

Sempre più spesso si sente parlare di nascite di nuovi spazi dedicati all’arte.

Nel caso di NAMI gallery art&design le opere d’arte appartengono alla sfera del Contemporaneo e del Design, ma altrettante piccole gallerie si occupano di correnti e nicchie artistiche.

Particolare attenzione viene rivolta all’arte emergente, sintomo di una fruttuosa apertura al futuro.

Nel caso di NAMI, questa fiducia si fa più che mai concreta: le fondatrici sono rispettivamente figlia e madre!

Sempre nel futuro dovremmo abituarci ad accorciare le distanze, e anche in questo NAMI fa da apri-linea, dividendosi tra la sede napoletana e la sua gemella di Milano.

La condivisione di momenti culturali e creativi è alla base del fenomeno di cui vogliamo parlare oggi.

Sempre più persone sentono la necessità di dedicarsi e dedicare un luogo all’arte.

Anche in Italia, in un paese in cui la cultura e i beni artistici sono di inestimabile valore, cresce la voglia di far nascere nuovi centri di scambio.

Si tratta di pensare in piccolo per il piccolo, dove ‘piccolo’ non è cosa di poco valore, anzi.

È dai piccoli progetti che nascono grandi cose ma soprattutto è dai piccoli progetti che si arriva alla capillarità, alla diffusione estesa e ramificata.

La prima e fortunata esposizione del NAMI ha coinvolto l'artista Pietro Finelli a cura di Valentina Rippa
La prima e fortunata esposizione del NAMI ha coinvolto l’artista Pietro Finelli a cura di Valentina Rippa

Il percorso è appena iniziato.

Siamo solo all’inizio di questa magica avventura.

Non possiamo che augurarci che NAMI sia una delle tantissime gallerie che si dedicherà instancabilmente al magico mondo dell’arte e del design!