Ci sono luoghi di grande significato in Italia, luoghi che raccontano storie incredibili attraverso oggetti di rara bellezza.
Alcuni sono essi stessi opere d’arte, dove arte e design si evincono non solo da ciò che contengono, ma anche dal concept col quale sono stati creati e dal luogo dove sono accolti.
Uno di questi è il museo del gioiello di Vicenza, ed ecco a voi dieci motivi per cui vale davvero la pena visitarlo.
1. La curatela e la direzione di Alba Cappellieri al museo del gioiello di Vicenza
Alba Cappellieri, direttrice e curatrice del museo, è professore di design del gioiello al Politecnico di Milano, docente alla Stanford University, direttore del master internazionale in Accessory Design e del corso di perfezionamento in design del gioiello sempre al Politecnico.
A lei è affidata la sala DESIGN del museo.
Alba Cappellieri ha infatti indagato a fondo il rapporto tra gioielli e design, proponendo scorci e interpretazioni specifiche.
La sua ricerca verte infatti su progettisti che hanno elaborato il gioiello e i suoi processi di creazione come preciso campo settoriale.
I risultati? Sorprendenti, tutti da visitare nella sala dedicata.

2. Il progetto del museo del gioiello di Vicenza firmato Patricia Urquiola
Il museo del gioiello è stato progettato dall’architetto Patricia Urquiola.
Si tratta di uno spazio diligentemente articolato su due livelli. Il piano terra è destinato alla biglietteria, bookshop e alle esposizioni temporanee.
Mentre al secondo piano troviamo le sale espositive con i gioielli scelti da curatori di grande levatura.

3. Il museo del gioiello di Vicenza è unico in Italia e uno dei pochi al mondo
Non esistono altri musei del gioiello in Italia, e Vicenza è perfetta per accogliere un luogo che inneggia alla bellezza e all’ arte da indossare.
Vicenza è considerata, infatti, la capitale orafa italiana, vista anche la presenza del più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria: Vicenzaoro, che tra l’altro, è alle porte! La manifestazione è prevista dal 12 al 14 settembre 2020.
4. Il concept dinamico dell’organizzazione dei contenuti
Questo è l’aspetto che più mi piace di questo museo, perché puoi visitarlo dieci volte e scoprirlo dieci volte diverso.
Le varie sale, infatti, vengono affidate a curatori che cambiano ogni biennio.
Questo permette di convogliare a questo luogo energie, competenze e saperi diversi, rendendo questa proposta culturale estremamente dinamica e fresca al fruitore.
5. L’originale disposizione tematica delle sale
Ogni sala ha un nome che fa riferimento a diverse tipologie di bijoux: BELLEZZA, FUNZIONE, MAGIA, SIMBOLO, ARTE, MODA, DESIGN, ICONE e NUOVI SCENARI.
Si tratta di originali scomparti tematici che riassumono in sé significati antropologici, sociologici, estetici, funzionali, tecnologici.
Tutte sfumature che investono il gioiello di spessore e significato dal punto di vista diacronico della storia dell’umanità.
6. Le collezioni estemporanee
Meravigliose le proposte di mostre temporanee nella sala appositamente adibita. L’ultima, svoltasi dal 7 settembre 2019 al 13 aprile 2020 era dedicata a Dalì, che abbiamo visto essere artista e designer prolifico in ogni ambito della progettazione artistica.

7. Il museo del gioiello di Vicenza è all’interno della Basilica Palladiana
Luogo simbolo di Vicenza, è stata progettata, come dice il nome, dal grande architetto Andrea Palladio.
Un luogo icona di fascino e stile, proclamato il 9 maggio 2014 Monumento Nazionale.
8. La Vicenza Card
Per la sua collocazione all’interno di un monumento di grande pregio artistico, e per l’innovativa e unica in Italia proposta culturale, il museo del gioiello di Vicenza è inserita nel circuito Vicenza Card.
Questa speciale card ha una validità di otto giorni e include gli ingressi per i punti nevralgici di arte e storia della zona (teatro Olimpico; palazzo Chiericati; la chiesa di Santa Corona; il museo naturalistico archeologico; il museo del Risorgimento e della Resistenza; le gallerie d’Italia – palazzo Leoni Montanari; il Palladio museum; il museo diocesano; la basilica palladiana e naturalmente il museo del gioiello).

9. La scelta di Art Jewelry Forum: il museo è stato inserito tra i 23 musei del settore più importanti al mondo fruibili on-line;
Durante i mesi passati, rendere viva e appetibile l’offerta culturale tramite i nuovi media digitali ha fatto la differenza.
Il museo del gioiello ha ospitato regolarmente i propri curatori in webinar dedicati alle sale specifiche, offrendo intrattenimento di grande qualità e ospitando i massimi esperti di design del bijoux.
Inoltre ha reso facilmente contemplabili e fruibili le sue collezioni in tempi in cui la mobilità digitale era di fondamentale importanza, dal punto di vista culturale ma anche sociale.
Dell’originalità di questo format si è accorto Art Jewelry Forum (organizzazione internazionale senza scopo di lucro che sostiene il campo della gioielleria attraverso iniziative culturali, premi e sovvenzioni).
L’ente ha infatti inserito il museo del gioiello di Vicenza tra i ventitré musei di settore più importanti al mondo fruibili on-line.
10. I gioielli sono estrema sintesi tra moda, design e arte, e vanno “visti” dal punto di vista storico e antropologico negli spazi giusti
Il gioiello, per il significato che ha e per il valore affettivo che interpreta, è un oggetto che riflette emozioni, interpreta sfumature antropologiche e rivela significati di svariatissime tipologie.
Facciamocelo raccontare da chi conosce profondamente il tema: io non vedo l’ora di immergermi nelle sale tematiche del museo del gioiello di Vicenza.
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