Classicità, capi senza tempo e una virilità più romantica e rilassata.

Ancora una volta, sulle passerelle di Milano moda uomo lo streetwear lascia spazio al tailoring e protagonisti tornano cappotti classici e giacche sartoriali.
Il tutto con un twist anni Ottanta.

Dopo la parentesi fiorentina di Pitti Uomo 97, nel capoluogo lombardo si sono appena chiuse le giornate dedicate alle proposte maschili per la stagione autunno-inverno 2020/21, che hanno visto andare in scena 80 collezioni tra sfilate e presentazioni dei più grandi nomi del Made in Italy.

E mentre i riflettori si sono già accesi oltralpe sulla Paris Fashion Week Men’s, facciamo il punto dei trend emersi durante questi quattro giorni.

Ad aprire la settimana della moda meneghina è stato il mega show-evento di Dsquared2, con cui i gemelli canadesi Dean e Dan Caten hanno celebrato i loro primi 25 anni di carriera.

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Dsquared2 FW 20/21

Oltre 70 look maschili e femminili dall’allure vecchio West hanno sfilato tra pantaloni stretti e jeans per gli uomini e shorts a vita bassa per le donne, volumizzati nella parte superiore da giacche imbottite dal taglio western, cappotti di montone sfrangiati e maxi coat in pelle.

Punta invece l’attenzione sul tema della sostenibilità Ermenegildo Zegna e lo fa attraverso la spettacolare installazione «Art for Earth» realizzata da Anne Patterson.

Appesi al soffitto di un enorme capannone in Bovisa su una sezione di 14×14 metri, 37 chilometri di nastro sulle nuance dell’azzurro – scarti di produzione delle ultime sei collezioni della griffe – hanno enfatizzato il concept portato in passerella dallo stilista Alessandro Sartori, ovvero arrivare a uno spreco pari a zero attraverso il recupero di filati e tessuti.
In scena i classici del guardaroba maschile tra suits, gilet e giacche di pelle.

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Alessandro Dell’Acqua sceglie invece di festeggiare il 10° anniversario di N°21 definendo la mascolinità di oggi attraverso una serie di sfumature.
Il direttore creativo si tiene così in equilibrio tra progresso e tradizione con un formalwear che ammorbidisce le silhouette di blazer, cappotti e giacche tecniche con un’atmosfera quasi femminile.

Esplora la maestria dell’artigianato e il valore del lavoro e delle competenze tramandate di generazione in generazione lo show di Dolce&Gabbana, tra proposte di richiamo al mondo workwear e maglieria in lana.

Assemblaggi di vecchi scarti di tessuti, avanzi di stoffe degli anni ’50, velluti dai motivi floreali e ibridi in raso e pelle anche da Marni, mentre per Salvatore Ferragamo il designer Paul Andrew ha dato vita a una collezione dedicata ai Millennials tra silhouette lineari e leggermente over e capi più aderenti, spalle ben strutturate e uno sportswear dalla raffinatezza più marcata.

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Salvatore Ferragamo

Mood un po’ British e un po’ cavallerizzo sulla passerella di Etro, tra stivali in cuoio, velluto a coste in tinta unita, suits dal tessuto check e cappe dalle fantasie emblematiche della griffe.

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Etro

Da Prada, nella cornice multicolore di due piazze in stile palladiano con al centro una statua equestre, ha sfilato la sartorialità classica, fatta di completi, coat dalle spalle enfatizate e pull e pantaloni dai colori accesi.
Anche Fendi riflette una mascolinità ritrovata tra capispalla rovesciati, pantaloni di pelle e maxi anfibi.

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Fendi durante la FW 20/21

Sembra appena sceso dalle piste da sci l’uomo di Giorgio Armani, che indossa completi simili a tute da neve, guanti e piumini rigorosamente nelle tinte del nero e del tradizionale greige.
Per la sera fanno capolino morbidi cashmere, lunghi cappotti di velluto e pantaloni dal taglio rilassato.

Quello di Alessandro Michele è infine un invito a riconsiderare le caratteristiche della mascolinità attraverso un viaggio allegorico nell’abbigliamento fino all’infanzia.

Al centro del catwalk di Gucci, un gigantesco pendolo oscillava tracciando una linea nella sabbia, mentre i modelli svelavano camicie stampate dai colletti enfatizzati, pantaloni e shorts sartoriali, maglioni genderless e capispalla in velluto.

Le nuove proposte maschili per la prossima stagione continueranno ad arrivare dalla capitale francese, con in programma fino a domenica 53 sfilate – tra cui il ritorno di Jacquemus – e numerose presentazioni.

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