La Milano Fashion Week sarà sicuramente ricordata per un po’ di tempo quest’ultima edizione di Milano Moda Donna.

Non soltanto per il calendario sfilate scombussolato dalla diffusione del coronavirus, ma soprattutto per l’inversione di rotta delle tendenze proposte per il prossimo autunno-inverno 2020/21.

Sembra davvero il tramonto dell’era dello streetwear.

Sulle passerelle è affiorata una nuova, forte femminilità, tra reinterpretazioni del guardaroba maschile in chiave womenswear ed elegante seduzione.

Le nuove collezioni per la stagione fredda sono di una sofisticatezza matura, fatta di pizzi e trasparenze, ma senza eccessi.

Per una donna indipendente e sicura di sé.

Gucci, Alberta Ferretti e Jil Sander alla  Milano Fashion Week

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Milano Fashion Week FW 20/21 Gucci, Prada, Versace, Fendi

Ad aprire idealmente la fashion week meneghina è stato lo show di Gucci, tra rimandi al mondo dell’infanzia e allusioni hippie e grunge.

Coerentemente con la collezione maschile presentata lo scorso mese, il direttore creativo Alessandro Michele ha rivisitato l’abbigliamento delle bambine portando in scena fiocchi, volants, grembiuli, abiti ispirati a uniformi scolastiche.

Ma anche intarsi e dettagli in pelle.

Un daywear sartoriale femminile era invece il focus di Alberta Ferretti.

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Milano Fashion Week – Alberta Ferretti, Salvatore-Ferragamo, Giorgio Armani, Bottega Veneta

Si discosta dal suo abituale stile romantico e sognante ha optato per audaci volumi oversize, silhouette anni ’80 dalle spalle ampie e irrobustite dall’uso della pelle e richiami al classico tailoring maschile con tweed a scacchi e lane Principe di Galles.

Per la sera, energici accenti metallici e argentati impreziosiscono tute di seta, top frangiati e mini dress drappeggiati, tra plissettature e vivaci nuance come rosso, fucsia, blu cobalto e lilla.

L’inverno di Jil Sander si conferma il trionfo della purezza e del minimalismo, con una sfilza di look total black e total white, tessuti ruvidi e volumi a trapezio.

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Milano Fashion Week – Jil Sander, Max Mara, Etro, Tod’s

Cappe, caban e cappotti stretti in vita da una corda d’ispirazione navy definiscono invece la femminilità romantica della donna Max Mara.

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Milano Fashion Week – Max Mara

Per il suo debutto al timone stilistico di Tod’s lo stilista Walter Chiapponi ha immaginato aristocratici outfit da giorno, rilassati e dai colori brillanti.

Ad attirare più attenzione su Prada della sfilata stessa poteva essere solo la tanto attesa conferma dell’arrivo di Raf Simons come co-creative director dalla prossima stagione primavera-estate 2021.

In attesa del prossimo settembre, la fall-winter di Miuccia Prada è un tripudio di frange, silhouette architettoniche, tailoring e capi dal taglio sportivo.

A un anno esatto dalla scomparsa di Karl Lagerfeld, Fendi riparte da una dimensione sensuale con al tempo stesso una vena di erotismo.

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Milano Fashion Week Fendi

I coat hanno maxi spalle, i mini abiti scollature profonde.

La lingerie di rete spunta sotto sensualissimi dress da sera in pizzo nero, mentre la pelle conquista giacche, tailleur e gonne.

Irriverente come sempre, Jeremy Scott ha pensato alla donna Moschino come a una Maria Antonietta dallo stile glam-rock, tra parrucche, corsetti in denim, pannier di pelle e altissimi couissardes.

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Milano Fashion Week – Moschino

Un po’ borghese e un po’ boho, il womenswear di Etro è definito dai tradizionali poncho, dagli avvolgenti plaid, le frange, il Paisley e, eccezionalmente, da un intenso nero.

Patchwork e collage sono le parole chiave della collezione Marni, a ricoprire cappotti, mini dress, gonne e pantaloni.

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Milano Fashion Week – Etro

Per il suo show co-ed, Versace porta invece in passerella un nuovo tailoring fatto di stampe floreali optical e colori squillanti.

Ma anche di un mix di look total black e un casualwear dagli accenni sportivi, oltre ad audaci stampe zebrate.

Leather look in versione raffinata e power suits grigi e cammello anche per Salvatore Ferragamo, che arricchisce gli abiti da sera dal taglio Twenties con lunghe frange.

Ermanno Scervino ha invece svelato armoniosi contrasti tra femminile e maschile, lavorando a laser i capi in pelle e ricamando lane e tessuti.

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Milano Fashion Week – Ermanno Scervino, Philosophy di Lorenzo Serafini, Boss, Marni

Da Philosophy, Lorenzo Serafini fa rivivere gli anni ’70 con abiti gipsy con frange e colori accesi per il giorno e abiti plissettati per la sera esaltati da giacchini di marabù.

Continua a convincere sempre di più anche la nuova Bottega Veneta di Daniel Lee, nella cui collezione spuntano accenti di colore accesissimi, maxi coat in pelle e silhouette dritte e morbide.

Geometrie e grafismi caratterizzano l’inverno di Missoni, mentre da Philipp Plein look futuristici si alternano a richiami al mondo sportswear e tailleur impreziositi da elementi street.

Dolce&Gabbana continua la celebrazione della sartorialità made in Italy con una collezione dove a dominare è un nero erotic-chic fatto di abiti-lingerie trasparenti carichi di strass.

Alla sua seconda prova milanese, Boss convince nuovamente con una serie di uscite dai tagli fluidi e impeccabili nelle tonalità del lilla, del blu e del corallo.

Hanno infine sfilato a porte chiuse e in diretta streaming Giorgio Armani e Laura Biagiotti.

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Milano Fashion Week – Giorgio Armani

Un vero e proprio omaggio all’Oriente fatto di velluti neri impreziositi da decorazioni.

Non mancano delicati rasi nelle tonalità del rosa e outfit di stampo green come tailleur e longuette alla caviglia.