Dal 21 al 24 ottobre Milano accoglie la nona edizione del Milano Design Film Festival. RESET è il titolo dell’anno 2021, dal significato molto evidente e d’impatto. È necessario porre un punto al passato e ripartire, anzi, ricostruire.
Il Milano Design Film Festival, con RESET racconta i cambiamenti contemporanei
Un’edizione particolarmente votata al racconto artistico e cinematografico del cambiamento umano e creativo che inevitabilmente ci ha investito.
“La crisi sanitaria ha portato a un’occasione collettiva di ripensamento della “normalità” andata perduta che ha voluto cogliere nella pandemia epocale la possibilità di una rivoluzione a favore di cambiamenti sostanziali dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Equità, solidarietà, consapevolezza, ridistribuzione, qualità, futuro, convivenza, inclusione, industria 4.0 sono alcune delle parole d’ordine messe al centro del dibattito. MDFF indaga con le pellicole in programma a che punto siamo del cambiamento auspicato e come intendiamo affrontarlo”.
Silvia Robertazzi, fondatrice e curatrice MDFF e Porzia Begamasco co-curatrice MDFF.
Le categorie di lungo e cortometraggi in gara che avranno il compito di narrarci queste riflessioni sono sette e contano in tutto ben cinquanta titoli: Architecture, Art Of Thinking, Biography, Bloom, Design, Sustainability e Urban Life.
Le sezioni che più mi hanno colpito sono due. Una è Bloom. Raccoglie film che indagano il rapporto tra uomo e natura, con un’approccio fortemente ecologico e multidisciplinare. Curano questa sezione i Formafantasma. Chi ama il design moderno non può non conoscerli: è uno studio di design fondato da Andrea Trimarchi and Simone Farresin, con sede a Milano e Rotterdam. I loro progetti orbitano fedelmente intorno a ricerche che riguardano l’ecologia, la storia politica e sociale contemporanea riflessa nel design di oggi.

L’altra categoria interessante, a mio avviso, è Ciak in Italy. Si tratta di titoli creati da registi stranieri che raccontano il nostro paese.
Una bella occasione per capire come siamo visti e sentiti all’estero. Le pellicole scelte riguardano tempistiche diverse: anni cinquanta, sessanta e duemila e dieci.
In anteprima mondiale al MDFF “The importance of being an architect” con protagonisti Antonio Citterio e Patricia Viel
Il 18 ottobre, giorno di apertura del MDFF, si aprono “le danze” con una première mondiale. Viene trasmesso dal Teatro della Triennale di Milano “The important of being an architect“, di Giorgio Ferrero e Federico Biasin (MYBOSSWAS, 60’, Italy 2021).
In questo film, attraverso gli occhi di Antonio Citterio e Patricia Viel, si riflette sul ruolo del “costruire” nell’età contemporanea.
Citterio e la Viel rappresentano uno degli studi di interior design e architettura più famosi al mondo. Durante la première sia i registi che gli architetti saranno in sala per interagire col pubblico. Sarà presente anche il rettore dell’università IULM Gianni Canova.


Una bellissima occasione per vivere, in presenza, il mondo del design e dell’architettura attraverso gli occhi del cinema. Una riflessione d’autore sul mondo del design e della progettazione, che, ne sono sicura, tutti noi amiamo tantissimo.