Nasce come una versione in miniatura del Fuorisalone, ma di mini ha ben poco.

E amplifica ancora una volta un messaggio preciso, ovvero che il Made in Italy non si ferma e Milano è ancora la metropoli dinamica di qualche mese fa.

Semplicemente, ha imparato a convivere con l’emergenza attuale.

Archiviata una fashion week che ha visto il digitale coesistere e fondersi con le presentazioni fisiche, fino al 10 ottobre il capoluogo meneghino fa da cornice a Milano Design City, dedicato soprattutto agli addetti ai lavori, ma pronto ad accogliere anche il pubblico orfano del Fuorisalone.

Una finestra autunnale alternativa, studiata per sopperire alla cancellazione del Salone del Mobile ad aprile e per mandare un segnale di positività da parte delle aziende italiane del settore dell’arredamento e del design.

In calendario, 171 eventi distribuiti per l’intera città più 350 online per svelare le opere e le collaborazioni nate questa primavera durante il lockdown.

A cominciare da Alpi, presente alla manifestazione e sulla piattaforma di Interni Designer’s Week per raccontare le nuove collezioni 2020 sviluppate assieme a Patricia Urquiola e Piero Lissoni.

Progetti che rivelano la capacità della centenaria ebanisteria – specializzata nella produzione di superfici in legno composto – di creare sia legni con colori e venature naturali sia texture completamente originali inesistenti in natura.

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Ispirandosi alla lunga storia dell’azienda e alle suggestioni derivanti dal mondo dell’architettura contemporanea, Patricia Urquiola ha dato vita a disegni di legno a forma di griglia declinati in due diverse varianti estetiche.

Superfici geometriche dal linguaggio contemporaneo in cui forma e colore dialogano in perfetta armonia.

L’art director di Alpi, Piero Lissoni, ha invece sviluppato una superficie ispirata alle eleganti espressioni del mogano, sottolineandone le caratteristiche originali e ampliando la gamma delle sue applicazioni.

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Casa Cappellini a Milano Design City

Ciak Roncato è tra i protagonisti di Casa Cappellini, il nuovo progetto espositivo ideato da Giulio Cappellini per riprodurre le atmosfere di un vero e proprio appartamento milanese negli ampi spazi del suo showroom.

Una casa eclettica e multiculturale con stanze reali, dal living alla zona pranzo, dal bagno all’area notte, in un perfetto mix di materiali e colori che raccontano le nuove tendenze dell’abitare attraverso un’esperienza immersiva.

Al suo interno, Ciak Roncato è presente con due prodotti all’apparenza in forte contrasto.

Si passa infatti dallo stile vintage dei vecchi bauli di una volta, eleganti e capienti, che si adattano ai diversi spazi della casa, fino alla tecnologia d’avanguardia degli ultimi trolley, rivisitati dall’estro creativo di Giulio Cappellini.

Si intitola «Bagliori d’Autunno» l’allestimento realizzato da Moroso all’interno del suo showroom.

Progettato da Marco Viola Studio, il layout ha come protagoniste le novità dell’anno: le poltrone Getlucky e Ruff disegnate da Patricia Urquiola e la collezione Taba firmata da Alfredo Häberli.

moroso milano design city

Le prime sono due poltrone sorelle che giocano sul design della geometria binaria in un armonioso e riuscito intreccio tra seduta e schienale.

Pensata come poltroncina da tavolo, Getlucky si distingue per l’essenzialità della sua forma avvolgente, dove seduta e schienale diventano forme geometriche in equilibrio.

Il dialogo tra le forme diventa invece solenne e scultoreo in Ruff, la versione lounge in cui ampi braccioli si appoggiano ai lati della seduta e l’avvolgono fermamente, in un arm

onioso gioco di linee curve e rette.

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Con la collezione Taba, invece, il designer svizzero-argentino firma una famiglia di prodotti pensati per una multifunzionalità esistenziale: vivere, sedersi, conversare, lavorare.

La sovrapposizione di diverse linee organiche e la morbidezza delle forme asimmetriche hanno dato vita a un divano, due poltrone e cinque ottomane.

Una serie di partnership creative hanno dato origine, infine, ai progetti 2020 di Lema.

milano design city lema

Piero Lissoni, art director dell’azienda dal 1994, ha disegnato il tavolo Sesto, Roberto Lazzeroni ha svelato la collezione di sedute Lucylle, Dainelli Studio ha firmato la poltrona Maddix e Matteo Nunziati la poltrona Tarsia.

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Frutto dell’inedita collaborazione con Gabriele e Oscar Buratti sono infine il sistema divano Venise, il divano letto Yaki, il tavolo Gullwing, la madia Florens, i tavolini Ortise il pouf Aley.

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Lema ha presentato inoltre l’upgrade della libreria modulare Plain di Francesco Rota e nuove finiture per il tavolo Bulè di Chiara Andreatti.

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