Al via, da domani 23 settembre, una doppia esposizione che un magazine di arte e design non può assolutamente ignorare: prende vita presso MyOwnGallery, spazio espositivo di Superstudio Più, “Nelle mani delle donne” (23 settembre, 29 ottobre 2020). Si tratta di una doppia rassegna tutta femminile, divisa in due macro argomenti. Ma raccontiamo qualcosa in più nel dettaglio.

Presso MyOwnGallery, spazio espositivo di Superstudio Più, si racconta la creatività femminile

Il messaggio dell’esposizione “Nelle mani delle donne”, è il motivo per cui propongo a voi questo approfondimento. L’obiettivo è infatti focalizzare l’attenzione sulla creatività femminile, evidenziarne le peculiarità e le caratteristiche affinché il “gap” tra la valorizzazione tra ingegno maschile e femminile si appiattisca completamente.

Nel sito di MyOwnGallery, spazio espositivo di Superstudio Più, nel cuore pulsante di Milano e della sua vena creativa (la gallery ha sede in via Tortona 27) giovani artiste e professioniste affermate raccontano qualcosa di sé attraverso due filoni distinti di elaborazioni.

L’intento della rassegna è ben descritto da MyOwnGallery:

La creatività è donna.
Un passo avanti agli uomini anche se i media sembrano non accorgersene.

Le donne sono sempre più protagoniste e sempre più presenti sulla scena politica, culturale e sociale, ma non ancora abbastanza.

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Superstudio più crede al potere delle e alle donne con una mostra dedicata alla creatività femminile tra arte, design, architettura e artigianato.

 

“Nelle mani delle donne”: due linguaggi e motivi differenti

La mostra è allestita attraverso due moduli distinti: “I fiori della materia” e “Narcisi fragili“. La prima è una rassegna curata da Gisella Borioli, incentrata sull’architettura e il design di creative più o meno grandi anagraficamente parlando. Il criterio della scelta degli elaborati riguarda la creatività assoluta e le soluzioni mai banali e innovative, al di fuori della consuetudine. Le protagoniste sono: Isabella Angelantoni Geiger, Vera Belikova, Mavi Ferrando, Francesca Gasparotti, Adriana Lohmann, Ilaria Marelli, Paola Navone, Elena Salmistraro.

nelle mani donne
Thammada, installazione site specific di Paola Navone per Swatch.

La seconda è quella che più mi incuriosisce: “Narcisi fragili” è il proseguimento di un progetto che ha inizio nel 2019, dal titolo “Una stanza tutta per me”, promosso da Cramum. Come forse sapete, Cramum è un progetto no profit che sostiene le eccellenze artistiche in Italia e all’estero. Il direttore artistico è Sabino Maria Frassà, che è anche il curatore di “Narcisi Fragili”.

L’obiettivo è, appunto, superare il gender-gap, e dimostrare che la visione femminile del mondo può migliorarlo grazie alla sua forza di intenti e alla sua grande volontà.

Qui il linguaggio delle artiste (Laura de Santillana, Daniela Ardiri, Flora Deborah, Giulia Manfredi, Francesca Piovesan) spazia a livello multidisciplinare, coinvolgendo più tecniche.

nelle mani delle donne
“Scars” – Cicatrici, opera in mostra presso “Narcisi fragili”. “Per Laura de Santillana la vita era come il vetro: questione di resistenza e resilienza. Laura de Santillana ci ha purtroppo lasciati il 21 ottobre 2019 dopo una fulminea malattia”. Sabino Maria Frassà

“Nelle mani delle donne” e le iniziative milanesi di questo periodo

La mostra (23 settembre- 29 ottobre) è inclusa nel calendario di iniziative milanesi dedicate alla valorizzazione del talento femminile “I talenti delle donne”. È in linea anche con tutti gli eventi previsti per la Milano Fashion Week (22-28 settembre) e Milano Design City (28 settembre – 10 Ottobre).

Più sfoglio i miei libri di storia dell’arte più mi rendo conto di quanto l’arte femminile, nel tempo, sia stata sotto tono e mai valorizzata. Ben vengano iniziative del genere, affinché si possano apprezzare le sfumature artistiche umane nella loro completezza.

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