Louis Vuitton Objets Nomades – sapori del passato e nuove tecnologie 

Oggi il Design Magazine di FillYourHomeWithLove ci porta a casa Louis Vuitton.
Siamo dentro ad oggetti che fanno viaggiare. Che incarnano in se stessi l’essenza di un viaggio.

Dalla tanto lontana epoca coloniale all’interpretazione dei giorni nostri. Partendo dalla brandina ripiegabile per valigia che l’esploratore Pierre Savorgnan de Brazza si fece confezionare dalla Maison francese fino al design contemporaneo.

Il progetto debuttò nel 2012 a Miami. L’unione della casa di moda con i designer significativi del momento ha fuso ingegno e abilità artigiana. Ecco che già le prime edizioni videro un grande successo.

Tante le firme internazionali che si sono sposate con il brand in questi dieci anni. Nomi come Patricia Urquiola, Berber & Osgerby, Marcel Wanders, India Mahdavi, Nendo. Tutti hanno contribuito a rendere la Louis Vuitton Objets Nomades una collezione di rilievo.

La casa di moda in questi anni ha ritenuto fondamentale tessere intese fertili con i designer. La creatività della moda si è unita a quella del design, allargando la famiglia.

Valore chiave di questo progetto è la libertà. Libertà di sognare e di esprimere la propria arte all’interno del progetto.

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Cocoon di Fernando e Humberto Campana. Foto di Philippe Lacombe

Louis Vuitton Objets Nomades: l’evoluzione

Nathalie Fremon – Louis Vuitton Architecture and Design Creative Director – nel 2015 porta Objets Nomades al Fuorisalone di Milano
Infatti questo sarà un grande momento. Per la prima volta il brand di lusso della moda francese sbarca nel mondo dell’arredo. La sfida non era facile. Dalla casa ci si aspettava mobili rivestiti in pelle, ma tutti sono stati sbaragliati dall’effetto innovativo dei pezzi.

Obiettivo del progetto è quello di permettere ai designer di osare in territori non esplorati. Diversi dai canoni di sviluppo prestabiliti. Molti sono stati gli artisti che hanno dichiarato di aver realizzato opere che da soli non avrebbero potuto fronteggiare.

Grande esempio di fiducia tra “committente” e artista.

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Le sedie STOOL DI ATELIER OÏ. Foto di Tommaso Sartori

Louis Vuitton Objets Nomades: la direzione

L’evoluzione del progetto è sempre rivolta ad un’espansione in linea con il cuore della maison. L’ultimo passo è stato introdurre pezzi di arredo per l’outdoor.
L’opera di interscambio tra il brand e i designer è volto a rendere tutti i pezzi coerenti con l’intento della collezione. Ogni complemento deve potersi abbinare con l’altro. Sono quindi frutto di menti differenti, ma legati da un filo rosso comune.

Objets Nomades è nata con l’intento di portare con sé gli oggetti in viaggio. Infatti in origine erano pieghevoli e trasportabili. Se da un lato questa caratteristica comportava dei limiti, dall’altra ha dato vita ad interessanti risultati estetici.

La radice di partenza è stata poi ammorbidita. Le creazioni sono passate da essere trasportabili a fisse.

Si ricorda tra i principali successi il dondolo Cocoon dei Fratelli Campana. Quindi, sebbene in origine anch’esso fosse stato concepito smontabile, il risultato finale non soddisfacente, lo ha trasformato in un arredo stabile. Così si potrà viaggiare facendosi cullare dal suo dolce dondolio rimanendo comodamente a casa.

dondolo cocoon fratelli campana
I dondoli Cocoon del Fratelli Campana

Il divano Bomboca Sofa GM dei Fratelli Campana

Rubato il nome dalle caramelle brasiliane, il divano Bomboca prende ispirazione dalle nuvole. Quattro sedute in pelle di vitello morbidissima rese ancor più comode da undici cuscini di tessuto.

Questi cuscini creano un bellissimo effetto puzzle, ma allo stesso tempo possono essere rimossi ed usati come pouf.

Inoltre sono tante le varianti di colore disponibili, ma solo 30 pezzi per colore. Il divano Bomboca esiste anche nella versione a due posti.

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I famosi divani Bomboca dei Fratelli Campana – Foto Tommaso Sartori

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