Louis Vuitton Objets Nomades 2019: la prestigiosa collezione presentata alla Design Week raccontata sulle pagine del blog di arredamento e interior design Fillyourhomewithlove
È nata nel 2012 e quest’anno è stata una delle protagoniste indiscusse della Milano Design Week. È la collezione Louis Vuitton Objets Nomades.
Fin dal suo esordio ha visto la partecipazione di illustri designer, chiamati a creare oggetti e arredi originali, funzionali e innovativi, realizzati con le cifre stilistiche che da sempre contraddistinguono la Maison francese.
Sono 45 gli oggetti che fanno parte della collezione Objets Nomades firmata Louis Vuitton.
Rendono omaggio alle creazioni del passato della Maison, come l’iconico Bed Trunk prodotto nel 1874 per l’esploratore francese Pierre Savorgnan de Brazza. Sono caratterizzati anche da un design contemporaneo ed internazionale grazie alla visione di designer provenienti da tutto il mondo.
Atelier Oï, Maarten Baas, Barber and Osgerby, Campana Brothers, André Fu, Damien Langlois-Meurinne, Nendo, Gwenaël Nicolas, Raw Edges, Patricia Urquiola, Marcel Wanders, India Mahdavi, Tokujin Yoshioka e Atelier Biagetti eZanellato / Bortotto, hanno dato vita ad arredi unici per l’occasione.
Ognuno rappresenta l’incontro fra il designer e il mondo degli artigiani di Louis Vuitton, in un mix unico di artigianalità e interpretazione immaginativa dell’idea di viaggio.
L’installazione Louis Vuitton si è svolta quest’anno all’interno di Palazzo Serbelloni in Corso Venezia.
Al primo piano si trovavano le due stanze dedicate alle creazioni dei fratelli Campana.
Queste hanno dato vita a forme naturali e giocose, come divani che ricordano delle ostriche, decorati da grandi uova e da piume su ogni lato.
Nella stanza accanto sono stati esposti i primi pezzi di India Mahdavi, tra cui il Talisman Table, che rappresenta la sensibilità e il multiculturalismo dell’artista, e che si ispira all’ospitalità tipica del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Il duo italiano Zanellato / Bortotto ha fatto il suo debutto con Mandala Screen.
E’ uno schermo composto da tre parti modulari, impreziosito da inserti in pelle Louis Vuitton. Ispirato all’artigianalità nomade, lo schermo è caratterizzato da colori tenui che richiamano la laguna veneziana al tramonto.
Il tavolo da pranzo Serpentine di Atelier Oï è in realtà un complesso gioco di pesi e tensioni tra le gambe del tavolo in noce.
Anche in questo caso sono stati utilizzati inserti in pelle blu di Louis Vuitton.
Nella grande sala da pranzo si trovava Anemona, creato dallo studio Biagetti.
Si tratta di un prezioso tavolo da pranzo con superficie in vetro e una base ondulata rivestita all’esterno in pelle naturale Louis Vuitton e all’interno in smalto blu, per un forte contrasto cromatico.
Nell’ultima stanza era presente un’installazione di specchi che sembravano ripetizioni infinite delle sedie disegnate dal duo Raw Edges.
Le sedie, come i classici bauli e valigie di Louis Vuitton, possono essere personalizzate e dipinte a mano.
In fine, per questa occasione Marcel Wanders ha arricchito la collezione con quattro nuove creazioni: il Diamond Sofa e Armchair in frassino e pelle; Venice, una lampada ispirata alle tradizionali lanterne veneziane e Diamond Vase, un vaso realizzato in vetro di Murano, soffiato a mano, sospeso e protetto da strisce in pelle.
Anche questa volta la Maison non si è smentita dando vita ad una collezione tra moda e design senza eguali.
Foto Ufficiali: Louis Vuitton