Molti di voi sicuramente sanno bene cosa significa l’acronimo WAF (World Architecture Festival).
Si tratta della manifestazione più importante e più ambita per progetti di immobili innovativi e ricchi di genio ingegneristico ed estetico.
Partecipano figure professionali da tutto il mondo e ogni anno i più famosi architetti (e relativi studi) tengono il fiato sospeso per sapere quale sarà l’edificio migliore riconosciuto a livello globale.
Quest’anno il premio va a LocHal, a Tilburg nei Paesi Bassi.
LocHal vince l’edizione 2019
L’edizione 2019 si è svolta in dicembre ad Amsterdam e ha visto vincitrice LocHal, una biblioteca di Tilburg, Olanda.
Ho deciso di dedicare spazio nella categoria arte e design perché trattasi di un vero capolavoro, da molti punti di vista.
Un vecchio hangar ferroviario del 1932 è diventato un luogo di condivisione e di socializzazione che ha saputo mantenere elementi ben chiari riguardo alle sue origini e a farne punto di forza.
Il tutto accanto a sprazzi di colore squillanti e inaspettati che vibrano tra copertine di libri, spazi di co-working e naturalmente mostre d’arte.
In un centro senso sembra proprio la realizzazione concreta di una metafora: un edificio dedicato alle locomotive che diventa esso stesso elemento di traino per quello che riguarda studio, sapere e arte.
Un vero e proprio tempio della cultura, interpretata in senso moderno da Civic Architects, Braaksma & Roos Architectenbureau e l’Inside Outside / Petra Blaisse.
Lo studio Mecanoo architecten invece si è occupato degli interni.
È proprio la sua missione sociale che è valsa all’edificio il primo premio dell’ambito WAF.
La giuria giustifica, infatti, così la loro scelta:
“Questo progetto ha trasformato un edificio significativo per la storia della comunità di cui, però, era stata pianificata la demolizione.
Il risultato è una struttura in cui una grande varietà di persone può incontrarsi per una serie molteplice di scopi.l’edificio è diventato un vero e proprio condensatore sociale.
Inoltre Celebra e sfrutta tradizioni locali di manifattura tessile e ha una strategia ambientale volta a riscaldare e raffreddare le persone, non l’edificio.
Offre spazi su livelli diversi per essere utilizzati da un grande pubblico oppure per eventi più raccolti”.
La biblioteca di Tilburg è di una bellezza incredibile da molti punti di vista
Le pareti sono alte più di diciotto metri.
Qui le locomotive venivano riparate e, come vedete dalle immagini, gli oggetti che ricordano lo scopo originario dello stabile fanno sfoggio di sé accanto a elementi di design e di colore.


Gli spazi, man mano che si circoscrivono in ambienti più piccoli, diventano più accesi e la fantasia dei designer più evidente.


Insomma, un gigante industriale, che sa di storia locale, diventa hub per socializzare accanto a libri, mostre d’arte e spettacoli. E vince pure il premio più ambito da tutti gli architetti del mondo.
Chi riesce ancora ad affermare che la cultura è noiosa? 😉