Si respirava un’aria più rilassata e ricca di entusiasmo in quest’ultima edizione di Milano Moda Donna.
A due anni esatti dallo scoppio della pandemia e il conseguente passaggio agli show digitali, la fashion week meneghina è tornata in scena in piena regola.

Il calendario autunno-inverno 2022/23 è stato ricco di eventi, tra presentazioni, maxi show, debutti e iniziative a sostegno dei talenti emergenti.
Vediamo insieme le sfilate più cool di queste cinque giornate della moda di Milano!
Il debutto in passerella di Diesel apre la prima giornata di Milano Moda Donna
A scaldare i motori della fashion week è stato Diesel, che ha presentato per la prima volta in passerella la collezione del nuovo direttore creativo Glenn Martens.
Focus naturalmente sul denim e su tutte le sue possibili declinazioni, dalla sua essenza più pura a quella con i lembi strappati, con crop top, mini skirt super mini dalla vita bassissima e giochi di asimmetrie.
La giornata è proseguita con il défilé di Fendi by Kim Jones, che ha omaggiato la storia della maison romana ispirandosi alle sue donne.

Ecco quindi mix sensuali di chiffon e di tailoring, tessuti maschili e nuance pastello mischiarsi ad abiti sottoveste e stampe geometriche.
Sempre romantica ma concreta, Alberta Ferretti ha osservato il guardaroba femminile sotto una nuova luce, rileggendolo nei volumi avvolgenti e attraverso stratificazioni e trasparenze.

La stagione è illuminata di un metallico scintillare che parte dal mattino e perdura per tutto il giorno, dando a ogni capo bagliori siderali e una concreta preziosità.
Hanno concluso la giornata le proposte di Alessandro Dell’Acqua per N°21 e di Fausto Puglisi, alla seconda prova per Roberto Cavalli.
Seconda giornata: Prada domina la scena
Si parte con lo show di Max Mara per approdare da Prada, dove Miuccia Prada e Raf Simons omaggiano la vita e il vivere, l’occasione del quotidiano, l’importanza di ogni istante.

Ecco quindi che capi pragmatici acquistano nuovo rilievo, con la sartoria che incontra lo stile degli abiti da sera e le combinazioni di elementi quotidiani e preziosi disturbano il linguaggio estetico di ogni pezzo.
I cappotti si aprono sul collo o sulla schiena e l’architettura dei capi modifica il loro rapporto con il corpo generando nuove forme.

A seguire, la giornata ha visto alternarsi le proposte di MM6 Maison Martin Margiela, Emporio Armani, di Nicola Brognano per Blumarine, Moschino e GCDS.
Da Etro a Versace, passando per Gucci: gli highlights della terza giornata
In una giornata carica di grandi nomi, ad aprire le danze sono Tod’s, Missoni e Sportmax.
È poi il turno di Etro, con il direttore creativo Veronica Etro che rompe gli schemi dando vita a nuovi codici immediati.

Codici che si traducono in un medley di texture, un mix di disegni e segni uniti con energia su cappotti e giacche avvolgenti, blazer privi di revers e abiti di maglia.
Nell’hub di via Mecenate torna a sfilare Gucci, con Alessandro Michele che ha svelato il nuovo clash con Adidas.
Una pura celebrazione del clubbing, degli anni ’80 e dello sportswear.

E dopo Elisabetta Franchi, Palm Angels e Philipp Plein è il turno della donna Versace e della sua potente e sensuale aura di mistero.
Una ribelle regale ed energica che gioca con tweed che si sfilacciano, si disfano e si trasformano in catene di cristallo e metallo.

Le vite sono strette, i guanti in lattice e gli stivali al ginocchio danno un tocco audace ai look, mentre i gioielli di perle dal richiamo aristocratico sono rivisitati con punte acuminate in stile punk.
Quarta giornata di debutti: Blazy da Bottega Veneta e Huseby e Işık per Trussardi
Dopo l’apertura con Ports 1961, Ermanno Scervino e Jil Sander, la quarta giornata di Milano Moda Donna è stata animata da Dolce&Gabbana.

Fondando idealmente le frontiere del metaverso, il duo ha giocato con giacche dalle silhouette cartoon, styling che strizzano l’occhio alla Space age e sensuali trasparenze.

Tra gli show di Marni e Philosophy di Lorenzo Serafini è andato in scena anche il debutto del duo Benjamin A. Huseby e Serhat Işık da Trussardi.

A seguire, l’attesissima prima prova di Matthieu Blazy da Bottega Veneta dopo l’uscita di scena improvvisa di Daniel Lee. Che non ha deluso.
Cappotti doppiopetto dalle spalle a uovo ed eco-pellicce dai volumi over coprono abiti minimali dalle spalline imbottite e sottovesti di paillettes, mentre le gonne a ruota sono ornate da frange di pelle.

Quinta giornata: Giorgio Armani chiude Milano Moda Donna
A chiudere la rassegna milanese, dopo MSGM e DSquared2, è Giorgio Armani, che ha scelto di sfilare senza musica nel rispetto delle vittime della guerra in Ucraina.
A risuonare è il passo dei modelli, il tintinnio delle paillettes, il movimento dei tessuti preziosi.

Protagonista di stagione è il pantalone, declinato nelle nuance scure del verde e del blu, fino a perdersi nell’oscurità del nero.