Oggi voliamo nella splendida terra della Sardegna, al Museo MAN di Nuoro, per vedere insieme che cosa propone la nuova mostra SENSORAMA. Lo sguardo, le cose, gli inganni.
Inaugurata lo scorso 8 luglio, l’esposizione racconta la relazione tra Visione e Percezione.
Vediamo insieme quali artisti sono esposti e qualche dettagli sulla location che li ospita.

Obiettivo di “SENSORAMA” è mostrare la complessità dei fenomeni cognitivi e il “piacere” di essere ingannati.
La mostra adotta in modo colto e originale il modello del Museo delle illusioni.
Ma prima ancora, parte dal presupposto che la vera illusione primaria è la nostra realtà.
Perché del mondo, là fuori, vediamo il poco che i nostri occhi sono in grado di vedere.
“How your eyes trick your mind”, come gli occhi ingannano la mente, dicono gli inglesi.
Il risultato di questa deduzione è che una rappresentazione delle cose, a partire dalla trasposizione in arte del nostro pensiero, non è reale per niente.
Tocca al nostro cervello orientarsi fra apparenze ed enigmi.
L’apice viene raggiunto con la creazione di un’opera d’arte, che è di per sé interpretazione dell’artista ma viene ogni volta ri-letta dallo spettatore.
Stiamo parlando di un processo molto familiare a chi si occupa di percezione.
Non a caso, alle spalle, abbiamo secoli di discussione filosofica, da Platone in avanti.
La domanda “vediamo davvero la realtà?” è un antico dilemma.
Oggi però, ciò che fa realmente la differenza, sono i nuovi studi di neuroscienza.
Si sta infatti delineando un percorso che potrebbe cominciare a dare una risposta ad alcune domande secolari.
Gli studiosi puntano infatti ad interpretare i segnali che inviano gli organi di senso, analizzando in primis la capacità del cervello.

Il viaggio esplorativo si fa largo tra opere di artisti del ‘900 e videomaker contemporanei.
La proposta delle curatrici Chiara Gatti e Tiziana Cipelletti mira a riflettere su alcuni temi sollecitati dai drammi dei nostri tempi recenti.
Lo fa ragionando sul concetto di comunicazione interrotta, sullo sguardo velato dal diaframma di uno schermo, sulla lettura delle immagini sottratte alla vista e restituite in una realtà virtuale.
Tornare a guardare, ad allenare gli occhi e a porsi interrogativi sulla verità (o meno) della visione.
Lo scopo di “SENSORAMA” è sviscerare la nostra percezione partendo da antecedenti artistici storici.
Troviamo i grandi padri nobili di una pittura di verità e d’inganno, come René Magritte e Giorgio de Chirico.
Sono le loro opere ad aprire lo spettro alle indagini estetiche più recenti in fatto di percezione e autenticità.
Ecco allora le fotografie allo specchio di Florence Henri o le tavole ottico-cinetiche di Alberto Biasi, gli ambienti avvolgenti e conturbanti di Peter Kogler o Marina Apollonio.
E ancora, le sculture anamorfiche di Marc Didou o le performance intese come veri e propri trompe-l’œil umani di Liu Bolin, l’uomo invisibile.

Qualche dettaglio sul Museo d’arte della Provincia di Nuoro.
“SENSORAMA” è ospitata appunto dal MAN – Museo d’arte della Provincia di Nuoro, un edificio degli anni Venti riaperto al pubblico nel 1999.
Alcune raccolte pubbliche della Provincia, del Comune, dell’Ente provinciale per il turismo e della Camera di commercio danno vita al primo nucleo della collezione.
Da pinacoteca si passa presto a progetto museale: ricerca e conservazione vengono affiancate così da un’intensa attività espositiva e laboratoriale.
Piano piano, la collezione si arricchisce di nuove acquisizioni e l’attività si estende al contesto territoriale.
Nel 2004 il MAN entra a fare parte di Amaci – Associazione nazionale dei musei d’arte contemporanea.
L’attività è ora concertata sulle mostre temporanee.
La ricerca e la comunicazione di fenomeni più innovativi della produzione artistica ha portato fino a progetto come “SENSORAMA”.
“SENSORAMA” è infatti unione di tanti aspetti: è cinema, arte d’artificio per eccellenza, “fabbrica delle illusioni” fin dal suo esordio e terreno di sperimentazioni visive delle avanguardie; è riflessione sui meravigliosi paradossi dell’era digitale, la “non realtà” che esce dai suoi confini e allaga la nostra percezione; è contenitore di installazioni site specific, interventi degli artisti studiati ad hoc per il MAN.

La mostra “SENSORAMA” è aperta fino a domenica 30 ottobre.
Imperdibile è l’occasione che “SENSORAMA” offre nel voler ripulire lo sguardo per arrivare ad un grado zero della percezione.
Indagare per conoscere: solo così possiamo stupirci di fronte ai paradossi della vista e rivalutare il limite fluido che intercorre fra reale e virtuale.
“SENSORAMA” vuole che ci avviciniamo alle immagini in maniera più consapevole, che dubitiamo ancor prima di guardare.
Il titolo della mostra è ispirato, non a caso, al nome di una macchina ideata nel 1957 dal regista statunitense Morton Heilig, che vuole testare esperienze sinestetiche nel suo cinema d’esperienza, al fine di amplificare impressioni, oltre che sonore con audio stereofonico, persino tattili, dinamiche e olfattive.

Un viaggio da intraprendere e da scoprire, nel mentre vi diamo appuntamento al prossimo mercoledì con un altro articolo di Arte e Design.