Allacciatevi le cinture. Partiamo per un viaggio all’insegna dei lampadari, della luce e dell’illuminazione a tuttotondo.

L’illuminazione ha origini ben lontane dai nostri tempi.
L’utilizzo di flussi luminosi, naturali o emessi da sorgenti artificiali, da vita a quella che definiamo illuminazione.

Le varie tipologie di luce

Nello specifico la luce può essere di varie tipologie, proprio come specifica Wikipedia:

  • Luce diretta. Il fascio di luce illumina direttamente il piano senza favorire o evidenziare nessuna ombra.
  • Luce indiretta. In questo caso il fascio illumina solo un riflesso della luce. Diciamo che è una luce utilizzata di fondo, molto più soffusa e morbida rispetto alla precedente ed è comunque priva di ombre.
  • Luce semidiretta. E’ una tipologia di illuminazione mista, frutto della somma di quella diretta e indiretta. Nello specifico una percentuale del fascio luminoso che si crea incide direttamente sugli oggetti illuminati.
  • Luce senza ombre. Grazie a questa proiezione fortissima di luce si evita ogni tipologia di ombre o similari, ottenendo un fascio di luce forte e pulita.
  • Luce scialitica. Per intenderci è la luce che si utilizza in sala operatoria. E’ priva di ombre poichè viene creata con fasci di luce multipli.

Questa piccola digressione per precisarvi che, a seconda della luce che vorrete ottenere nelle vostre stanze di casa è necessario scegliere i lampadari giusti, che la possano riproporre e creare al meglio.

Da qui alle prossime righe ne vedremo di tantissimi.
Vi mostrerò corpi illuminanti esclusivi, e altri semplici ma comunque d’effetto.

Cercheremo di toccare ogni particolare di questo argomento così amato da molti e con il quale, almeno una volta nella vita, dobbiamo farci i conti.

Prima di passare ad analizzare gli aspetti legati al design, concedetemi una piccola digressione inerente la progettazione della luce.

Vediamo in breve tre step da fare prima di acquistare un lampadario o prima di posizionare un punto luce.

La luce, naturale o artificiale che sia, è uno degli aspetti fondamentali nella vita di ogni essere umano.
Dona energia illuminando quelle che sono le nostre giornate e, più nello specifico, le nostre case, mettendo in evidenza i tessuti e i complementi d’arredo scelti per renderle speciali.
Se non viene progettata correttamente si rischia di creare angoli bui e di  non mettere in risalto il mobilio o la casa in generale.

Sia questa naturale o artificiale, è dovere di ogni architetto o interior designer valorizzarla e sfruttarla al massimo.

Procediamo quindi con ordine esaminando prima le due tipologie di lampade in commercio maggiormente utilizzate nelle case moderne, e successivamente tutti requisiti tecnici e di efficienza energetica che devono detenere.
Approfondiremo poi tutto ciò che concerne la temperatura di colore della luce e la resa cromatica che ne consegue.

Comprenderemo il significato di questi termini specifici e capiremo come acquistare la luce giusta consapevolmente.

Tipologie di lampade: dalle lampade ad incandescenza a quelle a led

Le lampade in commercio sono innumerevoli e si distinguono una dall’altra in base alla tecnologia grazie alla quale producono luce.
Le due tipologie maggiormente scelte da architetti e interior designer sono le lampade ad incadescenza e le lampade a led

Lampade ad incandescenza

La luce viene prodotta grazie al riscaldamento di un filamento metallico che aumenta la sua temperatura con il passaggio di corrente elettrica.
Grazie alla radiazione elettromagnetica viene prodotta la luce.
Per evitare che il filamento bruci, le lampade ad incandescenza contengono al loro interno un gas inerte posizionato dentro al bulbo.
Si fulminano relativamente presto poiché tale filamento è costantemente sottoposto a temperature elevatissime.
Oltre alla radiazione elettromagnetica,  producono anche particelle di metallo, portando il filamento ad assottigliarsi ancora maggiormente, sino a condurlo alla rottura.
Fanno parte di questa tipologia di prodotto le lampade a bulbo e le lampade alogene.

Le lampade a bulbo sono le classiche lampadine ad incandescenza, le seconde invece hanno un filamento più corto e all’interno del bulbo contengono un gas alogeno che aiuta a far ricadere sul filamento le varie particelle che si distaccano grazie al surriscaldamento, aumentando così l’efficienza della lampadina.
Specifichiamo che la luce alogena è la più simile a quella del sole e, per queste caratteristiche, è di migliore qualità.
Anche i colori vengono resi esattamente allo stesso modo di come li evidenzia la luce solare.

Lampade a LED

Quando si è  in procinto di scegliere la lampadina led da posizionare all’interno del faretto o della lampada è necessario tener conto dei seguenti parametri, fondamentali per ottenere una giusta illuminazione tra le mura domestiche.

mi riferisco all’intensità luminosa, alla classe di efficienza energetica, alla scelta di lampadine direzionali o non direzionali, all’indice di resa cromatica, alla longevità della lampada e alla temperatura di colore.

2.2 Temperatura di colore della luce: quale scegliere

Perché è importante la temperatura di colore della luce?

in realtà è più che importante, è fondamentale per la progettazione di una illuminazione che possa essere  definita confortevole, sia in ambiente domestico che in un luogo pubblico come un ristorante o una spa ad esempio.
I nostri occhi, a differenza di una macchina fotografica, sono in grado di bilanciare il bianco, riproducendo quindi i colori reali di tutto ciò che vediamo.
I nostri occhi riescono ad  azzerare gli effetti delle temperature di colore, adattando un’immagine ai colori più reali possibili.
Se scattate una foto in un ambiente chiuso e non bilanciate il bianco, la foto verrà gialla.
Questo avviene perchè la macchina non corregge il bianco, mentre il vostro occhio si.
Le lampade in commercio sono caratterizzate da diverse temperature di colore, riproducendo luce più o meno calda.
Quelle incandescenza, nello specifico, hanno temperatura di colore attorno ai 2.700°K, mentre la temperatura delle lampade a Led varia da 2.700K ai 6.400K.

Fate ben attenzione a non optare per una luce troppo fredda.Finirete per ricreare un ambiente freddo e triste.

La temperatura di colore deve essere scelta da voi o dal vostro architetto in funzione della qualità di luce che desiderate.
Una luce troppo fredda in un ambiente con livelli di illuminamenti bassi si tradurranno in un ambiente tetro e poco accogliente.
Al contrario luci troppo calde in un ambiente molto illuminato produrrà un effetto di disagio.
Tutto va accuratamente calibrato.

Valutare sempre l’indice di resa cromatica della luce

L’indice di resa cromatica è un test che viene applicato a tutte le lampade in commercio e si traduci in un voto da 0 a 100 in base alla fedeltà (rispetto alla luce del sole) con cui vengono resi dei colore campione.
Pensate di dover illuminare un negozio di abbigliamento o una cucina.
Per far si che i colori dei vestiti o dei cibi non vengano percepiti in modo distorto, le lampade dovranno avere un indice di resa cromatica molto elevato.
Capite quindi l’importanza di questa analisi in fase di scelta e progettazione dell’illuminazione domestica e non.

Terminata questa parte più tecnica dedichiamoci ora ad analizzare le varie tipologie di lampadari che trovate in commercio

Lampadari: Cinque tipologie tra le quali scegliere

  • Lampadari a led di design
  • Faretti a led
  • Applique
  • Lampade da terra
  • Oggetti illuminanti da posizionare su ripiani e tavoli

 

Lampadari a led di design

Alcuni oggetti illuminanti vengono scelti da architetti e interior designer non solo per illuminare una stanza, ma per impreziosirla e, in qualche modo, arredarla.

Gli esempi che vi riporto a venire mostrano quattro diverse soluzioni che vedono linee curve e ben definite, protagoniste indiscusse di questi soggiorni.

Sicuramente, in alcune dimensioni alquanto grandi, vanno contestualizzate in location con soffitti molto alti.

Mi riferisco a saloni con doppia altezza e con ampio spazio d’azione.

Guardate come il color oro rende tutto ancora più elegante.

A parer mio è una tonalità perfetta per questa tipologia di luci.

Questa nuance lucida, contribuirà a riflettere ulteriormente la luce emanata dai led.

Il risultato è un tripudio di luci e di geometrie.

lampadari di design con forma circolare
Due esempi di oggetti illuminanti di design

I lampadari a led sono dei veri e propri gioielli!

Solitamente questi oggetti illuminanti così imponenti “cadono” perfettamente al centro di un tavolo o di un tavolino basso da caffè.

lampadari di design con led
Altri due esempi di lampadari a forma circolare di design

Faretti a led, i lampadari non pendenti

I faretti a led permettono di illuminare una stanza senza invadere con geometrie o decorazioni aggiuntive lo stile di una stanza.

Garantiscono una massima resa con un investimento economico di molto inferiore al budget richiesto per l’acquisto di un lampadario di design. Certo l’impatto è diverso, ma dipende sempre dal vostro obiettivo.

Ma, quali sono gli accorgimenti da tenere a mente quando vi trovate in procinto di acquistare dei faretti a led?

Per prima cosa è necessario fare una distinzione tra i vari modelli in commercio:

Faretti a soffitto

Questi faretti possono essere realizzati in metallo o in gesso. Questi ultimi vengono preferiti ai primi poichè possono essere facilmente tinteggiati una volta installati. In commercio li trovate di forma tonda, quadrata con lampadine più o meno grandi e di diversa illuminazione.

Faretti a parete con luci orientabili

Questi faretti a led vengono scelti per creare un’illuminazione soft. Quando, ad esempio, va creata una zona di luce ben delimitata, si scelgono questi faretti a led orientabili. Vengono utilizzati da architetti ed interior design per creare giochi di ombre e arredi con la luce. Anche negli uffici vengono utilizzati per creare l’illuminazione dominante. Non impattano sul design e non vanno ad interferire con gli arredi già presenti in loco.

Faretti segnapasso a led

Vengono scelti da architetti e interior designer per creare un camminamento ben preciso, sia su pavimento che sui gradini.

Se posizionati a lato di ogni gradino, regalano alla scalinata un effetto stupefacente alla vista. Creano un effetto elegante e sofisticato ad abitazioni e negozi.

Passiamo ad analizzare alcuni materiali utilizzati per creare lampadari dal design originale ed esclusivo.

I materiali scelti per realizzare lampadari di design esclusivi possono essere:

Ceramica: come vengono realizzati prodotti sorprendenti

lampadari di design in ceramica
Set di Lampadari kIki realizzati in ceramica colorata

La ceramica, anche con i suoi limiti, è sempre la ceramica.
E’ un materiale caldo e avvolgente che regala personalità alla stanza di casa nella quale viene inserita.
Sappiamo bene quali sono i suoi limiti. Si rompe facilmente se soggetta anche a piccoli urti e soprattutto è pesante.
E questo è un aspetto a sfavore della produzione e progettazione dei lampadari in questo materiale.
Una cosa resta certa: sono bellissimi!

Fibra di vetro e vetroresina: lampadari d’effetto e dalle linee esclusive

lampadario in vetroresina nero
Lampadario realizzato in vetroresina nera

La fibra di vetro, lavorata con resine sintetiche, da vita ad oggetti con caratteristiche incredibili.
Questo materiale risulta davvero resistente e alquanto leggero.
La lavorazione di questo materiale richiede lo studio di particolari conoscenze in ambito chimico e industriale.
La fibra di vetro è un materiale innovativo e particolarmente interessante per la produzione di lampadari dalle forme insolite e dalle dimensioni anche grandi.

Vetro soffiato: l’abilità dei maestri artigiani

lampadario in vetro soffiato trasparente
Un esempio di lampadario in vetro soffiato

I lampadari realizzati in vetro soffiato necessitano della professionalità di maestri abili lavoratori di questo materiale.
Solo dopo anni di attento e scrupoloso lavoro si acquisisce una professionalità dal valore inestimabile.
Per produrre corpi illuminanti in vetro colorato è necessario creare la giusta tinta unendo varie polveri colorate e elementi che danno vita alla colorazione necessaria.
Una volta stabilito il colore si passa alla lavorazione del vetro sino ad ottenere la forma desiderata.
Il passaggio successivo è il raffreddamento del tutto in degli appositi spazi. Verranno poi rifiniti e messi in commercio.

Questi sono i materiali più esclusivi e di complicata lavorazione. Chiaramente ne esistono anche altri che non toccheremo in questo articolo redazionale.

Ad ogni stanza di casa il suo lampadario di design

Solitamente, quando si pensa ai lampadari, si è soliti scegliere per ogni stanza il proprio oggetto illuminante. Chiaro è che va assolutamente mantenuto un filo conduttore tra le varie stanze di casa.

Vediamo quindi come procedere, tenendo conto delle stanze e degli stili prescelti per arredare casa:

  1. Come scegliere il lampadario per la camera da letto
  2. Lampadari per camerette, tra luce e design

Procediamo quindi con ordine.

Come scegliere il lampadario per la camera da letto rispettando il proprio stile

Il lampadario per la camera da letto è a tutti gli effetti uno degli oggetti home decor più importanti e determinanti per questa stanza di casa.
Se decidete di arredarla in stile shabby chic vi consiglio un pendente in cristallo o trasparente o sui toni dell’azzurro o del rosa.

Se, d’altro canto, amate lo stile provenzale, non può mancare il ferro battuto e le decorazioni tipiche di questo stile così diffuso in Provenza.
Completamente agli opposti troviamo lo stile minimal e moderno, meno ricco di pendenti e decorazioni, ma comunque carico di personalità.

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Linee più sobrie, lampade con filamenti a vista e colori moderni la fanno da padrone.
Infine, se siete amanti dello stile industriale e di tutte le sue infinite decorazioni materiche, vi consiglio lampadari realizzati in acciaio o in ferro battuto.
Il tutto dipende dall’ambiente e dalle decorazioni tessili e d’arredo scelte per decorare la camera da letto.