Giunto alla sua quarta edizione, torna il Lake Como Design Festival fino a questa domenica 25 settembre 2022.

Torna quindi questo appuntamento che si sviluppa nel centro storico della città di Como e intorno al suo lago.

Luoghi storici, inediti o dimenticati del territorio comasco e della città ospitano per una settimana mostre, talk ed eventi.

Draga&Aurel, Cala coffee table - Agustina Bottoni, Melodicware
Draga&Aurel, Cala coffee table – Agustina Bottoni, Melodicware

Il tema di quest’anno Neo-nomadismo.

Come da tradizione, il concept del Lake Como Design Festival punta ad instaurare un dialogo originale tra storia, architettura, design e arte.

Non è un caso quindi che con il tema di quest’anno, Neo-nomadismo per l’appunto, s’intenda un concetto che spazia in modo fluido tra la vita reale e quella digitale.

Sono questi i due temi che fanno interrogare e discutere la comunità dell’arte – e non solo – negli ultimi decenni.

Seppur se ne parli da tanto, non si è ancora arrivati ad un vero perché né ad una vera sentenza.

Qual è il limite che separa reale e digitale? Come muoversi tra questi due territori? Quanto influenzano la nostra vita? Quanto influenzano le nostre scelte?

Ogni forma espressiva utilizzata dall’uomo trova così modo di proporre sempre nuove alternative di risposta.

Il Lake Como Design Festival si muove tra i territori dell’arte e ovviamente, nello specifico, in quelli del design.

Lo fa quest’anno con una ricognizione sui nuovi nomadismi culturali e lavorativi, su quelli da sempre presenti nella storia dell’umanità e legati oggi al divario economico e ai cambiamenti climatici.

Un’indagine su come il costante movimento di persone stia caratterizzando questo momento storico, influenzando anche la creatività.

Il punto di partenza rimane però Como e il suo territorio, dove il festival tenta di portare sempre più pubblico.

Bruno Munari, scultura da viaggio
Bruno Munari, scultura da viaggio

Il Lake Como Design Festival è un “percorso di conoscenza”.

Lo definisce così Lorenzo Butti, suo ideatore e direttore artistico.

“Siamo sempre più convinti che il percorso di conoscenza intrapreso contribuisca attivamente a far scoprire a un vasto pubblico l’immenso patrimonio artistico e architettonico presente sul territorio del Lago di Como”, continua.

Percorso di conoscenza perché risulta sempre più indispensabile, in un’epoca di globalizzazione, conoscere e ricordare.

Si deve partire da ciò che la storia ci ha tramandato, per arrivare alla fondamentale consapevolezza dell’importanza della conservazione di ciò che abbiamo, la creazione di ciò che ancora non c’è e la promozione.

Francesca Alfano Miglietti cura la mostra "ERRANTI" al Lake Como Design festival
Francesca Alfano Miglietti cura la mostra “ERRANTI” al Lake Como Design festival

Sono tante le sedi, convenzionali o meno, che ospitano il Lake Como Design Festival.

All’interno del Palazzo del Broletto parte il percorso di “ERRANTI, l’arte oltre il limite del visibile”, progetto artistico e territoriale curato da Francesca Alfano Miglietti.

Lo stesso percorso però si snoda anche nelle altre sedi del festival e in altri luoghi della città: lo spettatore è invitato a pedinare alla ricerca dell’opera e del luogo.

La mostra è difatti pensata come un cammino, un allenamento al racconto, un modo per spostare il proprio punto di vista.

A comporre questo viaggio ci sono fotografie, video, installazioni, oggetti, progetti che danno lo spunto per riflessioni sull’idea dell’“andare” – tra territori fisici e simbolici.

Il Museo delle scienze Casartelli ospita invece, nella sua Sala del Nobel, una selezione dedicata al design contemporaneo indipendente.

Le opere creano così un dialogo con le antiche armadiature a vetri che ospitano capolavori di oggettistica scientifica originali.

Questa “Design Contemporary Selection” espone progetti selezionati dal Festival insieme a Catawiki; tutte le opere presentate saranno messe in vendita attraverso un’asta online.

Al Lake Como Design Festival s'intrecciano vari periodi dell'arte
Al Lake Como Design Festival s’intrecciano vari periodi dell’arte

Presente e passato della città di Como s’intrecciano.

Nella storica residenza Casa Bianca, affacciata sul primo bacino del Lago d Como, apre – proprio in occasione del Lake Como Design Festival – le proprie porte al grande pubblico per la prima volta.

La villa ospita una selezione di progettisti in collaborazione con la galleria internazionale di design contemporaneo e arte moderna Galerie Philia, che conta sedi privilegiate in tutto il mondo, da New York a Ginevra, da Singapore a Città del Messico, e promuove da sempre la costruzione di una rete di radici armoniosamente interconnesse.

A Villa Gallia troviamo la mostra “In Search of Lost Time”, esposizione presentata dal Movimento Club e che raccoglie una serie di opere di designer contemporanei che lavorano sull’omonima opera di Marcel Proust, imponente romanzo di 4.000 pagine che ha richiesto oltre 13 anni di lavoro.

Ancora una volta, le dimensioni temporali s’intrecciano: il romanzo esplora l’idea che il nostro presente e il nostro futuro sono il risultato del nostro ieri e che, per quanto non ci piaccia ammetterlo, quasi tutto ciò che facciamo è influenzato dalle decisioni e azioni già compiute.

Al Portico del Broletto si tengono i Refreshment Design Talk, dibattiti e confronti per orientarsi nel presente e provare a individuare possibili nuovi scenari di sviluppo della disciplina.

Si tenta di rispondere alla provocazione più importante: è possibile intraprendere un confronto sul concetto di neo-nomadismo iniziando la riflessione da chi resta, cioè da chi sceglie di non spostarsi da un luogo?

Giulio Cappellini con Nendo
Giulio Cappellini con Nendo

Al Lake Como Design Festival non mancano visite guidate e il circuito OFF.

Tutto questo e molto altro: scoprite il programma completo sul sito dedicato.

Appuntamento da non perdere!