Uno spirito ribelle e un patrimonio couture si uniscono nella prima collezione di alta gioielleria di Balmain.

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Lo stilista Olivier Rousteing con alcuni modelli della prima collezione di alta gioielleria di Balmain

Guidata oggi allo stile dal Wonder boy della moda, l’acclamato designer Olivier Rousteing, la storica maison pensa a una fine jewelry come mix di lusso parigino, silhouette affilate e maestria artigianale.

Oro riciclato, minerali conflict-free e gemme tracciabili per preziosi senza genere sigillano il debutto dell’alta gioielleria di Balmain

Disegnati nella Ville lumière e realizzati nei migliori laboratori francesi, i gioielli sono in oro 18 carati, riciclato ed etico.

I minerali sono conflict-free e le gemme tracciabili, per un totale di 20 preziosi gender-neutral.

Ma ogni pezzo del lancio dell’alta gioielleria di Balmain dà anche voce ad alcuni tratti distintivi del brand.

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Il debutto nell’alta gioielleria di Balmain si ispira ai pattern iconici della maison (nella foto, un modello Labyrinth)

Così motivi classici provenienti dal passato della fashion house si intrecciano alle icone audaci del XXI secolo, portate per la prima volta sulle passerelle da Olivier Rousteing.

«Per me era importante che l’alta gioielleria di Balmain riflettesse veramente l’essenza di questa casa», ha detto lo stesso Rousteing.

«Da quando Pierre Balmain mostrò la sua prima collezione, oltre 75 anni fa, le presentazioni Balmain si sono distinte per la loro visione fresca e audace».

E assieme al prêt-à-porter, l’ingresso della griffe nella fine jewelry ribadisce quanto il nuovo direttore creativo sia ora costruendo sull’eredità del fondatore.

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Il direttore creativo di Balmain, Olivier Rousteing, con alcuni design della prima collezione di alta gioielleria della maison (ph: Lorenzo Paino Fernadez)

«Vogliamo che i nostri primi gioielli si rifacciano a elementi tratti dai nostri archivi, tra cui il leggendario pattern Labyrinth di Monsieur Balmain, il caratteristico stemma della maison e gli abbellimenti di tipo couture della mia collezione Fabergé, che ho fatto sfilare dieci anni fa», ha concluso Rousteing.

I modelli Emblem: ecco i pezzi fine jewelry come talismani per la Balmain army

Amore, gioia, determinazione e fiducia: Olivier Rousteing immagina per l’alta gioielleria di Balmain un’ode alla Balmain army.

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Un braccialetto della collezione Emblem, parte del primo lancio fine jewelry di Balmain

A essere celebrato è quell’esercito pacifico di stile, quella squadra non conformista di super modelle e cool kids che si stringono intorno allo stilista.

Emblem riflette infatti lo spirito ribelle e contagioso di chi sfida gli ordini stabiliti.

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Un anello della collezione Emblem dell’alta gioielleria di Balmain

Questi modelli sono un mix di oro giallo, diamanti, onice e tsavoriti che si riferiscono «al linguaggio araldico del Balmain blazon».

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Un prezioso Emblem

D’altronde il Balmain blazon, letteralmente “il blasone di Balmain”, è uno dei simboli preferiti di Rousteing e non poteva non arrivare nell’alta gioielleria.

Se da un lato lo stemma è alla base di molti look della casa di moda, dall’altro è sempre impresso nei sei bottoni dorati dei blazer.

Con una corona e dei leoni, il design del blasone sceglie nobili simboli medievali per riferirsi all’eredità francese della maison, nonché alla potenza della Balmain army.

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I gioielli Emblem mixano oro giallo, diamanti, onice e tsavoriti

«E proprio come ogni stemma, il disegno forma un simbolo rapidamente riconosciuto di fedeltà e appartenenza», hanno aggiunto da Balmain.

Ma i gioielli di Emblem sono un omaggio anche ai preziosi ricami di una delle passerelle più influenti di Olivier Rousteing, la collezione Fabergé del 2012.

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Un design della collezione Emblem, tra riferimenti al Balmain blazon e alla collezione Fabergé by Olivier Rousteing

Ispirata alle uova di Pasqua di Karl Fabergé, il catwalk mostrò la volontà di Rousteing di basarsi tanto sull’heritage della maison quanto sul savoir-faire parigino.

E ora questi abbellimenti chiudono il cerchio un cerchio, diventando la reference di alcuni disegni dell’alta gioielleria di Balmain.

Il gioco ipnotico di geometrie del pattern Labyrinth aggiunge un tocco di lusso moderno all’alta gioielleria di Balmain

Introdotto nel 1970 e ispirato agli intricati labirinti dei giardini rinascimentali francesi, il motivo Labyrinth fonde le iniziali del founder di Balmain «in un gioco ipnotico di geometrie ripetitive».

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Alcuni anelli della collezione Labyrinth di alta gioielleria di Balmain

Così, realizzati in oro giallo e impreziositi da diamanti, i dieci modelli della collezione Labyrinth mixano alta moda e spirito urbano.

Come raccontato dalla maison, «proprio come i migliori labirinti mescolano costruzioni fantasiose con la promessa di un’avventura liberatoria, questo puzzle della maison è un invito a esplorare un meraviglioso parco giochi».

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Un pendente Labyrinth di Balmain

Si tratta di un universo che anche con il lancio dell’alta gioielleria di Balmain «riflette l’illimitata bellezza e l’intrigante complessità del mondo di oggi».

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