Nasce Kartell Eyewear, la prima linea di occhiali da sole e da vista della storica azienda di design.
Così il mondo della progettualità guarda al futuro con occhi nuovi.
La collezione di debutto si compone di 100 modelli, divisi tra la Main Collection e la Design Collection, quest’ultima studiata da quattro firme del Made In Italy.
Per l’occasione, Piero Lissoni, Fabio Novembre, Rodolfo Dordoni e Ferruccio Laviani hanno interpretato 32 modelli speciali di Kartell Eyewear.
Trasparenza e metallo: Kartell Eyewear porta il design nell’occhialeria
Un paio di occhiali non è solo uno strumento per correggere la miopia o proteggere dai raggi solari. Lenti e montature partecipano attivamente a una mise, collaborano per costruire il giusto look, a volte persino per creare un’identità.
D’altronde è nel settore dell’occhialeria che la moda ha stretto alcune delle collaborazioni più cool e delle licenze più proficue.
E ora arriva il turno del design con Kartell Eyewear, che trasforma gli accessori in architetture indossabili.
Come per ogni collezione Kartell, anche negli occhiali il marchio gioca con accostamenti e forme che ricordano le linee dei pezzi di arredo più iconici.
Protagonista del lancio è la trasparenza à la Kartell, che si tinge dei colori delle palette del brand.
Ruolo centrale anche per il metallo, utilizzato da solo o assieme a materiali plastici nella montatura degli occhiali.
Senza considerare le finiture lucide oppure soft touch che ampliano la possibilità di scelta.
Occhiali sostenibili secondo il manifesto “Kartell loves the planet”
Oltre all’impegno per la tutela dell’ambiente, la ricerca nel campo della sostenibilità da parte dell’azienda prosegue anche nel mondo dell’occhiale con KartellBio.
Si tratta di un acetato sostenibile che nasce dal cotone e dalle fibre pregiate del legno, applicato per la prima volta a questo progetto e utilizzato per le montature.
Seguendo un obiettivo chiaro, rappresentato dal manifesto industriale “Kartell loves the planet” .
Come parte del patto sottoscritto, Kartell punta su partnership e investimenti in innovazione tecnologica, soluzioni creative e nuovi materiali performanti ed eco-friendly.
Il futuro di Kartell Eyewear tra nuovi orizzonti e il rispetto dello spirito identitario
Con 100 modelli di occhiali, la prima collezione di Kartell Eyewear dà avvio a un progetto ambizioso.
L’obiettivo è quello di lavorare «nei segmenti di prodotto tangenziali al mondo arredo», come ha commentato Lorenza Luti, direttore marketing e retail di Kartell.
«Kartell Eyewear ci permette di esplorare nuovi orizzonti, ma sempre nel rispetto del nostro spirito identitario», ha aggiunto la manager.
Dalla trasparenza al green di KartellBio, fino al tradizionale materiale dell’occhialeria, il metallo, tutto è unito da un fil rouge.
Ed è «enfatizzato dal coinvolgimento di alcuni designer che collaborano con Kartell e che hanno portato la loro visione anche in questo progetto», ha chiosato Lorenza Luti.
«Come percorso in una direzione ancora inesplorata che completa l’identità del marchio, Kartell Eyewear si arricchirà nel tempo con nuovi elementi».
Rodolfo Dordoni, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni e Fabio Novembre firmano gli occhiali della Design Collection
Anche per la linea di occhiali, Kartell affida a una rosa di designer il compito di reinterpretarne i codici.
Nasce così la Design Collection, quattro progetti per un totale di 32 referenze.
Si parte da Segmenti, la collezione firmata da Ferruccio Laviani, che ha dichiarato: «Utilizzo gli occhiali da quando sono ragazzo e ho pensato a quali avrei voluto indossare».
Una linea colorata ed essenziale che segna il contorno occhi è invece il tratto distintivo dei modelli Eyeliner di Piero Lissoni.
«Quando disegno un oggetto spesso preferisco togliere qualsiasi sovrastruttura», ha detto Lissoni, «anche in questo caso ho lavorato lasciando gli occhiali alla loro semplicità».
Due sono le collezioni ideate da Fabio Novembre.
«Shield è uno scudo che scherma lo sguardo, inducendo chi ci osserva a specchiarsi nella cornice opaca di un occhiale i cui dettagli ricordano il tocco sapiente di Anna Castelli Ferrieri», ha chiarito.
In questo modo, Fabio Novembre rende omaggio a una delle voci dell’architettura italiana e co-fondatrice di Kartell nel 1949.
Mentre Line K sottolinea il segno grafico delle sopracciglia, «disegnando un ponte lucido che sorregge le lenti a sbalzo davanti agli occhi».
Infine, Loo-K di Rodolfo Dordoni rimanda a forme tondeggianti e sinuose.
«Dell’epoca nella quale sono cresciuto, una delle immagini che mi sono rimaste impresse è lo sguardo di un personaggio dei fumetti», ha commentato Dordoni.
Ricordando come «ritagliato in un passamontagna nero, lo sguardo dichiarava tutta la sua personalità», il creativo ha quindi permesso a quel personaggio di ricomparire nel nostro tempo, «diversamente ma sempre ugualmente espressivo».