Celebriamo quest’anno il centenario della nascita di Roy Lichtenstein, nato a New York nel 1923.
Palazzo Tarasconi di Parma celebra quindi uno dei maggiori interpreti dell’arte del XX secolo e un maestro della Pop ART, con la mostra “ROY LICHTENSTEIN. Variazioni Pop“.

“ROY LICHTENSTEIN. Variazioni Pop” raccoglie oltre 50 opere.
I numerosi temi affrontati dal grande artista americano sono declinati attraverso altrettante tecniche durante l’arco della sua produzione.
Possiamo trovare da edizioni, serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica.
Non mancano neanche fotografie e video.
Tutto ciò che esposto a Parma proviene da prestigiose collezioni europee e americane.
La mostra conta la collaborazione di diverse importanti realtà, a partire dal Comune di Parma e la GCR – General Service and Security.
L’idea è di MADEINART, mentre la Direzione Artistica di WeAreBeside.
Molteplice e multiforme è anche la produzione dello stesso Lichtenstein, che però si è sempre dedicato ad un progetto per volta.
Ha lavorato ai suoi soggetti senza mai sovrapporre nello stesso momento serie diverse, dedicando a ciascuna un periodo circoscritto di lavoro.
La mostra guida lo spettatore quindi secondo un ordine per lo più cronologico, un andamento che coincide quindi con uno sviluppo tematico.

L’esposizione ripercorre l’intera carriera artistica di Lichtenstein a partire dagli ’60.
Ritroviamo i suoi temi e generi prediletti: dai fumetti alla pubblicità, dalla natura morta al paesaggio.
Non mancano incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri.
Si ammirano interni bidimensionali fino alle serie dei nudi femminili.
Ancora torniamo al concetto ‘multiforme’ di arte, multiforme come la realtà americana del periodo.
Arte e società, non ci stancheremo mai di ripeterlo, vanno di pari passo, si influenzano da sempre.
Nel caso di Roy Lichtenstein il percorso inizia presto, già nel 1948.
È durante questo anno che l’artista esordisce nella litografia e nella xilografia.
Segue, a distanza di un biennio, quello nelle stampe all’acquaforte e acquatinta.
Sono gli anni, quelli della prima metà degli anni ’60, in cui tutto il mondo dell’arte si piega all’inevitabile incontro con l’epoca della riproducibilità tecnica.
I più grandi manuali dedicano pagine e pagine a quest’era, che influenza e influenzerà per sempre l’arte e la società.
Tra i tanti, anche Lichtenstein viene travolto e ispirato da questo periodo “eroico” della pop art.

L’arte di Roy Lichtenstein “è un’arte dello sguardo”.
Si basa sugli effetti della percezione visiva.
Si inserisce perfettamente in un mondo che viene progressivamente pervaso dal potere dell’immagine.
Ha ancora una forte e perdurante influenza sui creativi della visione.
Il lavoro e la sperimentazione di questo artista nel campo della riproducibilità tecnica affiancano sistematicamente quello della pittura.
I temi pittorici indagati attraverso questa tecnica sono attuati con una metodologia rigorosa e organizzata.
Chi non riuscirebbe a riconoscere lo stile di Roy Lichtenstein? È inconfondibile.
Fa parte di un mosaico molto ampio creatosi in America attorno al concetto di Pop Art.
Ed è proprio la Pop Art ad essere in grado di trasportare, sul piano del colore, l’evoluzione culturale e commerciale della società americana del tempo.
La mostra “ROY LICHTENSTEIN. Variazioni Pop” apre l’anno per Palazzo Tarasconi, che da settembre 2023 continuerà con il tributo a questa corrente artistica attraverso la mostra su Keith Haring.

La mostra si conclude domenica 18 giugno 2023.
Come sempre accade, la mostra è accompagnata da un catalogo che in questo caso contiene – oltre che i testi del curatore Gianni Mercurio – alcuni scritti dello stesso Roy Lichtenstein.
Inutile dire che sono anche questi materiali ad essere fondamentali nella comprensione del pensiero che sta dietro alle opere.
Infine, sono stati inseriti anche dei commenti della storica dell’arte americana, saggista e curatrice Avis Berman.

Le opere di Lichtenstein sono ‘incastonate’ all’interno di Palazzo Tarasconi.
La costruzione risale al XVI secolo, per volere dei fratelli Scipione e Alessandro Tarasconi, ed è a tutto gli effetti edificio di grande valore storico.
È di grande impatto visivo, ponendosi nel cuore del centro storico della città di Parma.
È stato mantenuto inalterato l’assetto originario.
Il bello di questi edifici storici è che sono luoghi dal fascino antico ma perfettamente funzionali!
Palazzo Tarasconi è dotato di spazi di grande interesse e può ospitare mostre d’arte, convegni, eventi e manifestazioni.
Ora è riconosciuto come luogo d’arte e cultura.
Non solo, le esposizioni come quella su Roy Lichtenstein sono esposte proprio nelle suggestive cantine al piano interrato!
Lo spazio è stato recentemente recuperato e non possiamo che consigliarvi di visitare – in ordine – la mostra, il palazzo e la città.