Il galateo, ovvero l’insieme delle buone maniere, soprattutto a tavola, è un’invenzione tutt’altro che nuova.
Fu scritto in Italia a metà del XVI secolo da Giovanni della Casa, in onore di Galeazzo Florimonte, da cui il libro prende il nome.
Per secoli, l’alta società ha seguito scrupolosamente questo testo, che ancora oggi detta le regole del comportamento e della mise en place.
E se questo concetto di ordine e disposizione degli oggetti si applica alla tavola, perchè non declinarlo all’intera casa?

Le buone maniere in casa: il galateo dello spazio
Due giovani autori hanno concepito un libro che può essere considerato il successore del galateo classico, applicando i principi delle buone maniere anche all’arredamento della casa.
Samuele Briatore, esperto di bon ton e presidente dell’Accademia Italiana di Buone Maniere e Francesca Martinelli, fondatrice di HOOMS e specialista di interior design, hanno appena pubblicato Il Galateo dello Spazio, edito da Artemide.
Il libro è stato presentato in un contesto ideale, il Museo Bagatti Valsecchi a Milano, una casa-museo abitata dall’omonima famiglia fino agli anni ’70 del Novecento, ristrutturata alla fine del XIX secolo dai fratelli Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi.
I due fratelli si sono dedicati all’arredamento e alla decorazione della casa, mettendo insieme una nutrita collezione di dipinti e manufatti d’arte applicata.

La nuova concezione di casa nel Galateo dello Spazio
“È importante se non fondamentale, ripensare alle nostre case e agli spazi trovando nuove soluzioni legate alla stagione della vita che stiamo vivendo.
La mia filosofia di interior design riscopre una casa gentile, un vivere appieno lo spazio che ci circonda con intenzione, ricordando il bello dell’accoglienza e delle buone maniere che ci hanno sapientemente tramandato i nostri nonni.
È attraverso lo studio che possiamo riprogettare gli spazi per il nuovo mondo, spazi che rendano i nostri ambienti più vivibili, accoglienti e funzionali in virtù dei grandi cambiamenti in essere”
Con queste parole, Francesca Martinelli espone il proprio concetto di abitare, che si trasferisce nel Galateo dello Spazio.
I due autori hanno sottolineato anche come dopo i vari lock down sia cambiato il modo di utilizzare lo spazio abitativo.
Si è riscoperta la dimensione domestica come il luogo in cui trascorrere gran parte della giornata.
I profondi cambiamenti a cui abbiamo assistito negli ultimi anni hanno portato a ripensare il modo in cui viviamo la casa.
Gli spazi della casa secondo il Galateo
La “casa delle buone maniere” non segue i dettami delle mode e delle tendenze.
Al contrario, la progettazione e la decorazione della casa devono partire dal gusto personale di chi la abita.
Una sorta di percorso ideale che si snoda stanza dopo stanza, a partire dall’ingresso e dal corridoio, passando per il salotto, la zona notte e infine la cucina.
Ed è proprio dal corridoio che parte il Galateo dello Spazio:
“Oggi il corridoio rappresenta anche il luogo dove poter abbandonare l’abito rappresentativo per l’esterno e indossare l’abito comodo e intimo.
Il luogo dove possiamo scambiare alcune parole riservate e confidenziali con i nostri ospiti.
I luoghi di passaggio, di servizio, sono luoghi dedicati alla confidenza nei quali potersi permettere qualche discorso lontano da occhi e orecchie indiscrete”
I luoghi devono essere una sintesi di estetica e funzionalità.
Infine, il libro parla anche di temi attuali a cui siamo diventati più sensibili negli ultimi tempi.
Su tutti la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, che si rispecchiano nella scelta dei materiali e degli oggetti con cui arredare e decorare la casa.

Il libro Il Galateo dello Spazio si propone quindi non solo come una utile guida per seguire le regole del bon ton anche in casa, ma anche come uno spunto di riflessione legato ai nostri tempi.
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