Con i nuovi gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro, il metallo è più prezioso che mai.
Per la nuova collezione del brand del design italiano, chiamata Venusia, la product designer ha creato anelli, bracciali, collane e orecchini in acciaio inox.

Il risultato è un’ode alle lavorazioni d’officina del Made in Italy.
Lavorando con Elena Salmistraro, Alessi ha aggiunto una nuova collaborazione a tutta moda.
La company vanta infatti un palmares di liaison con oltre trecento progettisti tra designer e architetti di fama mondiale.
Lavorazioni d’officina e complessità realizzativa: il metallo è il focus dei gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro
Venusia, la nuova collezione di gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro, si compone di un immaginario preciso.
Il focus è sul metallo, esaltato dalla contrapposizione di cromatismi, consistenze e geometrie.
Così questi preziosi diventano dei veri gioielli d’officina made in Italy.

A brillare sono poi le qualità espressive dei metalli nella loro interazione con la luce.
Accanto, spotlight anche sulla profondità dell’indagine di Salmistraro, assieme alla successiva complessità realizzativa dei suoi disegni.
Non a caso, la ricerca che ha portato alla realizzazione dei gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro ha seguito cinque filoni espressivi, ciascuno caratterizzato da un nome evocativo.
Da Acta a Fresia, passando per Edone, Trama e Lorica, la collezione Venusia si divide quindi in sotto-temi che accendono i riflettori su diverse tecniche di lavorazione.
L’attenzione della product designer e artista è ora sul taglio laser e ora sulla calandratura del metallo.

Senza dimenticare che i gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro indagano anche l’imbutitura e la granulazione etrusca.
In un viaggio nel tempo, la granulazione si rifà a una delle più antiche tecniche orafe di cui si trovano i più stupefacenti esempi nei tesori e ornamenti emersi dalle tombe etrusche.
Prova della raffinatezza estetica e culturale dell’espressione artistica dell’Etruria, la difficile tecnica consiste nel saldare minuscole sfere d’oro o d’argento, chiamate granuli, su una lamina metallica.
Ripresa da Salmistraro, la granulazione si unisce alle lavorazioni che hanno ispirato anelli, bracciali, collane e orecchini in acciaio inossidabile, totalmente anallergico.

Le raffinate finiture PVD aggiungono tocchi di oro e nero.
Venusia, il nomen omen della collezione di preziosi racconta il legame tra gli esseri umani e gli ornamenti
Ancestrale e industriale, figurativo e astratto, oro e nero: sono questi i tratti con cui è possibile descrivere i gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro.
«Venusia è una variante del nome Venere, la dea della bellezza», ha spiegato la stessa designer, classe ’83, commentando il nomen omen della collezione.

«Voglio raccontare lo stretto legame tra gli esseri umani e gli elementi ornamentali per il corpo, la cui stessa bellezza diventa elemento di schermatura e protezione».
Secondo Salmistraro, tutto è collegato alle religioni, alle ritualità o al gusto estetico del singolo individuo.

E i gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro si inseriscono in questo racconto «a modo loro ovviamente, mischiando il sacro e il profano, semplicità e complessità».
La ricchezza del gioiello incontra quindi la ruvidità del materiale, ma a unirsi è anche «l’evidente modernità formale con le citazioni primitive».
I gioielli di Alessi disegnati da Elena Salmistraro tra immaginari tribali e contemporaneità
Elena Salmistraro non ha bisogno di presentazioni.

Genio multiforme dall’anima libera, poliedrica e giocosa, Salmistraro ha fondato il suo studio-laboratorio milanese nel 2009 e da quel momento la sua carriera è decollata.
«Appassionato, eclettico, sincero» sono gli aggettivi che descrivono al meglio un lavoro che passa per le collaborazioni con grandi company, tra cui Cappellini, CC-Tapis e Vitra, fino a progetti trasversali.
Ispirata dalla vita stessa, la creatività della designer si alimenta inoltre delle referenze più disparate – e apparentemente distanti.
E i nuovi gioielli di Alessi lo dimostrano.

Perché nella collezione Venusia si mescolano impalpabili trafori e superfici materiche, ma anche immaginari tribali e contemporaneità senza soluzione di continuità.