I bellissimi giardini d’Étretat, nella regione della Normandia, riescono ad incantare al primo sguardo.
Merito sicuramente del suo creatore, il paesaggista russo Alexander Grivko, e della loro posizione privilegiata da cui è possibile godere di un’incredibile vista sulle scogliere in alabastro tipiche di queste zone.
Qui natura e arte si fondono alla perfezione dando vita ad una delle scenografie naturali più belle al mondo.
L’arte, in effetti, è sempre stata viva in questi luoghi.

Basti pensare che le note Falesie vennero dipinte da Claude Monet in oltre cinquanta opere.
I giardini d’Étretat sono stati realizzati in tempi record, dal 2015 al 2017, anno della loro inaugurazione al pubblico.
In appena due anni, il landscape Grivko, fondatore dello studio il Nature, è riuscito a recuperare un’area verde abbandonata e renderla un assoluto capolavoro, utilizzando abilmente l’arte topiaria.
La superficie totale è di circa 10.000 mq, suddivisi, a loro volta, in originali stanze a tema capaci di valorizzare la biodiversità e la botanica.
“I giardini d’Étretat non solo attirano l’attenzione sulla bellezza naturale dell’ecosistema, ma mostrano, anche, nuovi metodi architettonici nell’arte del paesaggio”
Alexander Grivko
Ci sono circa 100.000 arbusti potati e oltre 15.000 specie diverse di piante, quasi tutte sempreverdi.
Le fioriture sono poche e garantiscono una macchia di colori in alcune stagioni dell’anno.
Giardino di Avatar
Questo spazio è stato concepito per richiamare alla mente la tipica struttura frastagliata della costa.
Gli alberi di tasso inseriti al suo interno svettano verso l’alto in un leggero gioco di volumi.
Qui, ritroviamo anche un installazione molto particolare, il Cloclwork Forest realizzata dal collettivo britannico Greyworld.
Si tratta di una chiave grande posta sopra il tronco di un albero che diffonde una soave melodia di un carillon.
Giardini d’Étretat e il giardino delle emozioni
Questo spazio è certamente uno dei luoghi più suggestivi di tutto il giardino. L’idea prende spunto dalle forme delle ostriche, allevate in epoche passate nella proprietà.
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Una distesa di bossi potati con cura accolgono al proprio interno dei giganteschi volti in resina e alluminio realizzati dall’artista Samuel Salcedo.
Ognuno è differente dall’altro, mostrando in modo esplicito i differenti stati d’animo umani.
Giardino delle impressioni
Questo spazio richiama le incredibili forme a spirale delle onde del Canale della Manica. Bellissimi esemplari di filiera sono stati disposti ad hoc per creare un effetto ottico stupefacente.
Giardino d’Aval
questo spazio è riservato ad una magnifica collezione di orchidee e si ispira in molte parti alla storia di “Alice nel paese delle meraviglie”.
Giardino Zen
Valorizza il legame tra uomo e natura accogliendo al suo interno l’installazione sonora “Until The Word Is Gone” dell’artista russo Sergey Katran.
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