Rileggendo gli articoli sul magazine di interior design Fillyourhomewithlove , con una bella parentesi dedicata all’arte, è evidente che non abbiamo mai parlato di “home gallery”.
Un concept espositivo che amo tantissimo, ma che soprattutto abbatte barriere e resistenze sull’arte contemporanea.
Coloro che non si ritrovano connessi con la storia dell’arte o che non rilevano concetti che fanno riflettere, possono trovare l’arte contemporanea incomprensibile e totalmente lontana dai propri linguaggi.
Le home galleries, invece, infondono all’arte contemporanea una dimensione intima e molto vicina al proprio modo di vivere e di pensare: la portano in casa propria.
A proposito di arte, se ti sei perso il tour virtuale della casa di Monet a Giverny che abbiamo fatto in diretta su Facebook, puoi riguardarlo anche sulle IgTv che trovi qui sotto.
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Home Gallery: esporre a casa propria e condividere i propri spazi
Le home galleries sono delle vere e proprie abitazioni, e hanno all’interno dei propri ambienti una zona dedicata a esposizioni e alla valorizzazione dell’arte contemporanea.
Si tratta di un format nato all’estero, ma che ha fatto breccia in molte situazioni italiane che ne hanno intravisto la potenzialità.
La linea di confine tra esposizione e abitazione privata è molto labile, e, in alcuni casi (come quello di MLB Maria Livia Brunelli a Ferrara, foto in evidenza), separa le due entità un solo piccolo corridoio decorato con orchidee.
Insomma, un confine molto sottile che caratterizza questo tipo di spazio espositivo.

Cosa fanno le home galleries
Le home galleries più famose hanno formule di lavoro che mirano spesso alla valorizzazione di giovani artisti e ospitano estemporanee perlopiù brevi.
Eventi culturali, presentazioni, incontri con gli artisti sono all’ordine del giorno.
Mantengono un filo diretto con quel tipo di arte che si può vivere, vedere da vicino. Questo tipo di fruibilità permette di avvicinare diligentemente le persone all’arte e a non esserne diffidenti.
Accendono l’interesse attraverso lo scambio diretto con l’artista e tutto appare più vero, più reale, più vicino alla nostra sensibilità.
Un esempio pratico: MLB Home Gallery di Maria Livia Brunelli a Ferrara
Mi piace molto come la home gallery di Maria Livia Brunelli ha impostato il suo schema di lavoro.
Le esposizioni prima di tutto hanno di frequente un focus specifico, in questo caso la fotografia.
Esplorando aree artistiche definite, lo spazio espositivo assume un rilievo maggiore per quell’argomento, diventando facilmente un punto di riferimento per il settore.
Inoltre, la padrona di casa, Maria Livia Brunelli, associa le sue esposizioni ai macro argomenti proposti da Palazzo dei Diamanti, storica sede per mostre prevalentemente d’arte moderna, che si trova lì vicino.
Arte medievale, rinascimentale, cinquecentesca e barocca si fondono in tematiche e rimandi correlati ma anche diversissimi tra loro, per un’indagine plurisfaccettata e suggestiva da ogni punto di vista.
Tra gli artisti che hanno esposto a MLB, e che sono stati valorizzati dalla home gallery, segnalo un ex-fotografo di moda che tengo d’occhio da un po’.
Mustafà Sabbagh è un famoso fotografo di moda, ma più volte si è interrogato sulla vera identità dei suoi soggetti.
Le sue indagini e rappresentazioni sono quindi andate oltre e si è dedicato alla fotografia d’arte.
Le sue ricerche sul nero quelle che mi entusiasmano di più.

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