Il concetto di design assume le sue connotazioni più preziose con la linea Atelier Swarovski Home.
Oggetti d’arredo in cristallo sono la punta di diamante della maison austriaca, che per la sua collezione home decor si allea con designer, creativi e archistar.
Come Aldo Bakker, che ha dato vita a una serie di vasi in cristallo sfaccettato dal design funzionale e astratto.
Oltre a contenere una piccola quantità d’acqua, la base sostiene i tre elementi che danno vita al corpo, creando un affascinante gioco di luci.
Porta la firma dell’artista olandese anche la lente in puro cristallo, che è al tempo stesso un fermacarte e una lente d’ingrandimento, lavorata per creare un affascinante gioco di luci.
Fredrikson Stallard – il duo svedese composto dagli artisti Patrik Fredrikson e Ian Stallard – si è ispirato invece alla forma grezza del cristallo per plasmare gli oggetti della collezione Glaciarium, caratterizzati da superfici naturali di sorprendente luminosità.
Ogni pezzo, dai portacandele ai centrotavola, dalle ciotole di ai vasi, incarna l’idea di lusso nella sua essenzialità.
La combinazione minimalista di resina e cristallo è alla base di Lux Orbit, una serie di lanterne in vetro opalescente che richiama la forma delle stelle.
In questa linea, il product designer Tord Boontje dissemina di cristallo Swarovski colorato il vetro levigato, evocando il lusso classico con un intreccio futuristico e fantascientifico.
È un tributo alle abilità e all’eccellenza in ambito architettonico di Zaha Hadid lo scenografico centrotavola in cristallo Crista, che rappresenta l’effetto della cristallizzazione naturale. L’innovativa tecnologia Wave Cut di Swarovski è stata qui impiegata per creare i tagli di cristallo curvi.
L’arte imita la realtà nel set da scacchi di Daniel Libeskind, un’ode ai paesaggi urbani di Milano e New York in cui si stagliano alcuni degli edifici più iconici dell’architetto statunitense di origine polacca.
Con un mix di materiali quali calcestruzzo, marmo, alluminio, argento, ottone ecologico, rodio placcato e cristallo, questa scacchiera è stata studiata per favorire l’interazione e la conversazione.
Incarnano un intrigante dialogo visivo tra geometria e forma gli oggetti per la casa dell’architetto Andre Kikoski, che ha realizzato una collezione di scatole in diverse dimensioni con coperchi in cristallo sfaccettato e base in resina testurizzata rivestita in bronzo, in rame o in peltro, oltre a una linea di portacandele scultorei caratterizzati da colori tenui ed elementi in cristallo sfaccettato di tonalità oro, grigio satinato o cristallo con inserto in acciaio inossidabile.
Il designer israeliano Ron Arad aggiunge luminosità alla casa con una rappresentazione in cristallo del sistema numerico, mentre lo Studio Brynjar & Veronika propone un tris di fermacarte in puro cristallo in diverse tonalità che rimanda al progetto presentato allo Swarovski Designer of the Future del 2016.
Questi raffinati poligoni, nelle nuance blu, multicolore o dai richiami all’aurora boreale, disperdono la luce in un gioco di riflessi prismatici che rivelano l’intero spettro di colori.
Lo studio ha inoltre dato vita a una tendina da finestre creata con lamelle prismatiche in puro cristallo per riflettere e rifrangere luce e colori, arricchendo la casa con uno splendore sorprendente.
Ha disegnato una serie di portacandele e vasi multifunzionali dalle tonalità calde la designer californiana Barbara Barry, dando origine a composizioni armoniche di colore e luce.
Ispirate alle profondità naturali di uno specchio d’acqua, le variazioni della densità del cristallo conferiscono una fusione di tonalità opache e trasparenti al set di vassoi dello studio di design giapponese Nendo.
Le superfici di cristallo blu o smeraldo, uniformi ma al contempo ondulate, sono irrorate dalla vitalità dell’energia cinetica della natura.
Si rivolge invece agli amanti del minimalismo l’architetto britannico John Pawson, che fa confluire semplicità e attenzione alla materialità in una gamma di portacandele, vasi e ciotole caratterizzati da superfici irregolari ed eleganti.
Un design così puro può essere impreziosito in tanti modi, rendendo ogni oggetto multisfaccettato in una varietà di diverse declinazioni.
Centinaia di forme geometriche in cristallo scintillano in meravigliose tonalità opale che si combinano perfettamente sul vaso Brillo di Patricia Urquiola.
Questa serie di contenitori iridescenti è un’interpretazione innovativa di cristalli applicati a un tessuto Kvadrat flessibile che crea un elemento dalla forma pieghevole e accattivante.
Ispirati dall’innovativa tecnologia per il taglio di Swarovski e dai colori della natura, i designer di Study O Portable hanno creato una gamma di superfici regolabili che creano incantevoli rifrazioni nelle tonalità acquamarina, peridoto e rosalina.
Dall’unione di design innovativo ed esperienza nella lavorazione dei famosi produttori di vetro viennesi J. & L. Lobmeyr nasce poi un set trasparente di tumbler in cui la forma curva del vetro abbraccia il motivo geometrico tagliato a mano che cattura e rifrange la luce intensificandone le sottili tonalità.
Il designer norvegese Kim Thomé applica i suoi design geometrici e dinamici in un’ampia gamma di portacandele ispirati ai candelieri tradizionali.
Nel modello Plinth Rosalina, il suo stile giocoso emerge nella progettazione di un metallo smussato e un’aureola di cristallo sfaccettata che rifrange la luce della candela creando un gioco di riflessi prismatici ed effetti colorati.
Il fashion-duo Peter Pilotto e Christopher de Vos, stilisti del brand Peter Pilotto, ha guardato alle opere di Alexander Calder e César Manrique per realizzare il candelabro Arbol, un’evoluzione delle loro creazioni di gioielli per Atelier Swarovski.
Infine, la collezione Prism di Tomás Alonso unisce il solido marmo al cristallo brillante creando accattivanti effetti ottici.