Turri presenta Giuseppe Viganò collezione Drum
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Oggi per la sezione Arredamento soggiorno torniamo a parlare ancora una volta di Giuseppe Viganò in casa Turri.
Ci eravamo lasciati qualche articolo fa – a dire la verità era il 2022 – con la presentazione della collezione Soul sempre di questo grande designer.
Questa era dedicata a zona living e anche camera da letto. Per questo nuovo progetto invece si è concentrato sul rendere speciale la nostra sala!
In particolare la collezione è composta da tre elementi, un divano, un coffee table declinato in due diverse versioni e un tavolino rotondo.
Procediamo e scopriamo insieme come sia nata e poi sviluppata la nuova collezione Drum.
Giuseppe Viganò collezione Drum: l’ispirazione
Esattamente come la scorsa collezione, protagonista dei nuovi arrivati è sempre la musica.
E se per il 2022, Viganò si è fatto ispirare dal ritmo del Blues, il 2023 si apre con suoni più elettrici, quelli tipici del Drum.
Ed è proprio questo nome a rimandare alla famosissima Drum Machine, utilizzata proprio nelle sale registrazione di musica elettronica con più funzioni.
Queste infatti possono assumere il ruolo di metronomo tradizionale misurando il tempo, oppure riprodurre la musica e il ritmo degli strumenti a percussione.
Nel mondo della musica – in particolare quella elettronica – il fascino ha il fulcro in ritmi costruiti da strumenti specifici. E proprio così, anche nella collezione di Giuseppe Vigano esiste un punto di partenza, ovvero il divano.

Il Divano di Giuseppe Viganò per la collezione Drum
Come esistono moduli nella musica, così ne esistono per questo nuovo elemento del design generato dall’arte Viganò.
Un viaggio che porta ad un divano contemporaneo in ogni suo dettaglio.
Composto da una parte centrale dove domina un’ampia seduta, protetta e sorretta da pannelli laterali.
Questi sono elegantemente rivestiti da pelle intrecciata o, a scelta, liscia.
La struttura che sorregge il divano drum è fatta in legno di noce. Questo a sua volta presenta dettagli in metallo che ben contrastano con la morbidezza delle sedute.
Molto bella infatti questa dicotomia di elementi che fanno apparire il divano come un elemento duttile, ma allo stesso tempo solido.
Il rimando alla musica viene esplicato nelle diverse possibilità di personalizzazione del divano.
Infatti, a seconda delle esigenze – sia di gusto che di spazio – può essere richiesto in varie forme.
Il divano drum può essere fisso per ospitare 2 o 3 posti oppure, in alternativa, si può comporre.
Ancora una volta troviamo l’alta capacità manifatturiera tipica di Turri in grado di porre un’incredibile attenzione ai dettagli. Come ad esempio la possibilità di personalizzare il rivestimento dei pannelli laterali dei braccioli.
I complementi di arredo
Come abbiamo visto nell’introduzione a questo articolo, Turri e Viganò non hanno pensato e realizzato solo il divano Drum.
Infatti per rendere completa l’offerta e permettere di ricreare un ambiente omogeneo e sincronico ha realizzato due ulteriori complementi di arredo.
Ovvero il coffee table e un tavolino rotondo.
Il coffee table di Giuseppe Viganò collezione Drum
Il coffee table si può trovare in due differenti versioni, rettangolare o quadrato.
La scelta di proporlo in due varianti consente una migliore eventuale possibilità di integrazione all’interno di una zona living.
Infatti poter giocare sulla forma degli elementi di arredo permette di intervenire sulla sensazione di movimento dell’ambiente. Chiaramente la scelta è poi stilistica, per adattarsi alle esigenze di arredo.

Il tavolino laterale rotondo
Sempre per non lasciare nulla al caso all’interno della composizione, Viganò e Turri completano l’offerta con un altro elemento.
Ovvero il tavolino laterale proposto in forma rotonda.
Gli elementi che lo caratterizzano sono strettamente legati al divano Drum. Infatti troviamo dettagli in metallo e un top in legno o in marmo che fungono da richiamo algrande protagonista della collezione.

Ancora una volta Turri ha voluto portare sul mercato una collezione estremamente contemporanea. Questo processo porta avanti infatti quanto iniziato qualche anno fa. Ovvero una direzione orientata più alla ricerca di dettagli raffinati che all’uso di elementi decorativi.
Linearità, “pulizia”, minimalismo, unicità, sono le parole chiave che negli ultimi tempi Turri ha scelto per identificare le proprie collezioni.
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