Speravo di diffondere un’altra modalità di svolgimento della Giornata del Contemporaneo 2020.
Ci si è dovuti riorganizzare, ma le premesse sono comunque buone.
La più pregiata selezione di musei di arte contemporanea italiani si sta preparando alla sedicesima edizione in maniera ibrida, online e offline.
Tutto avrà luogo dal 5 all’11 dicembre 2020.
Chi legge rubriche come quella per cui scrivo, arte e design, sicuramente conosce la più importante iniziativa congiunta italiana per quanto riguarda l’arte contemporanea.
Si tratta di un’importante manifestazione organizzata da AMACI-Associazione dei Musei D’Arte Italiani, che racchiude al suo interno realtà come il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Fondazione Torino Musei; il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro; Gamec di Bergamo; Macro di Roma…

La versione ibrida di Giornata del Contemporaneo 2020
Si prospetta quindi una versione dell’evento totalmente diversa, a cominciare dalle date.
Negli anni precedenti, queste iniziative “congiunte” che inauguravano momenti interattivi sull’arte contemporanea all’interno dei musei, erano organizzate più o meno a metà ottobre.
Un’altra sostanziale differenza riguarda l’immagine guida che simboleggia l’edizione in corso.
Quest’anno, molto probabilmente per dare senso di unità e un messaggio di forza della cultura artistica attuale, invece di scegliere una singola opera verrà creato una sorta di mosaico digitale con opere di ben diciannove artisti.
Da Cà Pesaro, galleria nazionale di Arte Moderna a Venezia, vediamo partecipare all’immagine guida un’artista che ha “scaldato” con i suoi colori alcune vetrine importanti in terra scandinava: Paola Angelini.
Si tratta di una figura che apprezzo moltissimo per il suo stile estremamente personale e riconoscibile.
Ma ammiro tanto anche quei nostalgici richiami alla pittura come tecnica “pura” e quei toni teatrali deliziosi e cromaticamente avvincenti, che rimandano alla Transavanguardia, quasi fossero echi concettuali evoluti, figli di Chia e De Maria.
Tutte le realtà museali che aderiranno alla Giornata del Contemporaneo 2020 e tutti i membri di AMACI, qualora i dpcm lo permettano, apriranno al pubblico il 5 dicembre.
I loro spazi, se si potrà, accoglieranno i visitatori con ingressi contingentati e nel massimo rispetto delle restrizioni vigenti.
Inoltre, quali propulsori mediatici di arte e cultura contemporanea, affiancheranno i progetti e promuoveranno a gran voce le attività digitali correlate.
Il supporto e la partecipazione di MAECI
La rassegna è particolarmente interessante anche per il sostegno estero di MAECI (Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale) e soprattutto degli Istituti Italiani di Cultura all’Estero.
Con questi canali, l’arte contemporanea italiana varca i confini nazionali, e grazie a dibattiti, workshop virtuali e non, conferenze varie sul panorama artistico odierno viene valorizzata su scala internazionale.
La Giornata del Contemporaneo 2020 è un’iniziativa di grande rilievo.
È supportata anche dal MiBACT, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei Deputati, Ministero per il Turismo, Ministero degli Affari Esteri.
Mi piace moltissimo avvertire questa sorta di flessibilità creativa a cui si sottopongono gli eventi artistici di qualità italiani.
Reinventarsi e rinnovarsi sono chiavi giuste per non piegarsi alle vicissitudini attuali, anzi.
Grazie alla fantasia e all’arte stessa se ne può uscire con più “smalto” e con volti nuovi e inaspettati.
E naturalmente…bellissimi.