Se state programmando la meta per questo ultimo weekend di luglio, vi consigliamo di fare tappa a Genova in occasione di GENOVA SESSANTA.
Arti visive, architettura e società degli anni sessanta genovesi vi aspettano a Palazzo Reale.
Dall’architettura all’arte, dal design alla fotografia: il Teatro del Falcone ospita questa grandiosa mostra-affresco che racconta le trasformazioni della città, della creatività e del costume negli anni del boom economico.

GENOVA SESSANTA narra di profondi cambiamenti.
Questo perché durante gli anni sessanta del Novecento, a Genova come nel resto d’Italia e del mondo, la società ha vissuto un periodo di incredibile mutamento.
Stiamo parlando di un decennio di dirompenti nuove idee e rinnovati stimoli culturali.
Innovazioni economiche e nuovi linguaggi hanno segnato un’accelerazione nelle produzioni di qualsiasi campo, primo fra tanti quello delle arti visive.
Gli appassionati d’arte lo sanno bene: delle poetiche e delle opere prodotte negli anni Sessanta si potrebbe discorrere a lungo…
Sono tanti i geni artistici, a partire da quelli italiani, che hanno tracciato una linea di marcamento nell’andamento della storia dell’arte.
Anche Genova viene ‘scossa’ dal magmatico fermento del decennio del Grande Boom.
Tutto quello che la popolazione vuole è dimenticarsi, lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra.
Questo si tramuta inevitabilmente in esplosivi cambi di direzione, di direttive e di idee.
Tutto quello che esiste viene stravolto, rivisto, ridisegnato.

Industrializzazione e rinnovamento dei servizi sono le priorità.
Si pensa a come alimentare la macchina del proprio paese ma ci si vuole anche ricoprire di un nuovo volto ed un nuovo ruolo da europei.
Gli animi sono alimentati da nuove arterie di comunicazione ma sono anche le masse a fare i conti il Boom.
Anche a Genova, nascono nuovi quartieri progettati per ospitare una forza lavoro proveniente dal Sud.
Ed ecco che la città si trasforma, deve rifolmularsi per nuove persona e nuove industrie.
La sinergia che nasce da questo incontro tra ‘vecchio’ e ‘nuovo’ plasma una nuova Genova.
Le visioni si tramutano in realtà grazie all’incontro di grandi professionisti appena approdati sul territorio e risorse culturali già insediate in esso.
Come sempre – e come non ci stancheremo mai di dire – il primo campo ad essere influenzato è quello dell’arte.
L’arte infatti rispecchia i sentimenti, le speranze, le paure degli individui e le trasforma a modo proprio.
Tutti i settori legati alla creatività, dall’arte al design, dalla musica alla cultura, si mescolano con economia e progresso tecnologico.
Come tutte le città, anche Genova si trova divisa da entrambe le facce della moneta: ogni grande cambiamento porta con sé luci ed ombre, vincitori e sconfitti.
L’Italia tutta sta cercando di costruirsi una sua nuova strada e vedremo come questo sarà spesso non facile, anzi.

Ci troviamo a sessant’anni da GENOVA SESSANTA.
È questo il lasso di tempo che ci divide da questa – che sembra ormai lontana – epoca.
I curatori Alessandra Guerrini e Luca Leoncini, accompagnati da Benedetto Besio, Luisa Chimenz, Leo Lecci e Elisabetta Papone raccontano in GENOVA SESSANTA questo capitolo della nostra storia intrecciando storie e produzioni artistiche di diversa natura.
Il visitatore è accompagnato in un percorso cronologico e tematico, organizzato per sezioni intese quali frammenti di specifiche esperienze esemplificative di un determinato processo di sviluppo.
Grandi sono i nomi e grande è la fama degli artisti esposti.
Troviamo gli scatti di alcuni dei grandi fotografi genovesi attivi in quegli anni, in particolare di Lisetta Carmi e Giorgio Bergami.
Possiamo ammirare disegni di architettura, arredi di design, grafica pubblicitaria, oggetti industriali, dipinti e sculture di autori di assoluto primo piano.
Tra i nomi troviamo Lucio Fontana e Andy Warhol, Mimmo Rotella e Vico Magistretti, Gio Ponti e Franco Albini, Angelo Mangiarotti e Eugenio Carmi.
Il risultato finale è un dialogo di scoperta e riscoperta di una Genova pronta a far sentire la propria voce, pur rimanendo aperta a nuove prospettive.
Dalle fotografie in bianco e nero agli oggetti inondati dal colore, GENOVA SESSANTA raccoglie tutte le emozioni di un decennio più unico che raro.

La mostra vi aspetta fino a questa domenica 31 luglio 2022.
Promossa da Palazzo Reale e dal Ministero della Cultura, la mostra GENOVA SESSANTA racconta di una storia vicina che sembra orami lontana, e che ancora segna e influenza silenziosamente le nostre vite.
Vi invitiamo quindi ad immergervi in questo straordinario allestimento a Teatro del Falcone – esso stesso luogo emblematico di quel decennio – che lascia spazio e fa interrogare sulle contraddizioni di un’epoca.
Genova è ancora oggi incisa da questo viaggio entusiasmante che sono stati gli anni Sessanta, pura fucina di energie e visioni esistenziali.
Mentre vi lasciate trasportare dalla potenza rigeneratrice che spingeva verso dei futuri ritenuti comunque migliori, nel mentre vi diamo appuntamento al prossimo mercoledì qui sul blog.