GAME è il tema portante della Biennale Foto/Industria 2023.

Si parla quindi dell’industria del gioco e di come, il gioco, abbia influito e influisca sulla nostra vita quotidiana.

Le parole che rappresentano la sintesi ideale di questo 2023 sono: “Fare del lavoro una cultura e della cultura un lavoro“.

Siamo stati a Bologna per vedere le mostre presentate e oggi ve ne riportiamo alcune, con la speranza che possiate visitarle di persona.

Un veduta della mostra "Carlo e Luciana" a Foto/Industria 2023
Un veduta della mostra “Carlo e Luciana” a Foto/Industria 2023

Foto/Industria tratta anche con GAME il binomio lavorocultura.

Partendo dal principio, questa sesta edizione di Foto/Industria celebra ancora una volta due realtà: quella del lavoro e della cultura, appunto.

Seppur caratterizzate da identità e funzioni diverse, le due sono profondamente legate da un’idea fondamentale.

Entrambe sono componenti essenziali della società e della vita di ciascuno, si alimentano a vicenda in uno scambio continuo e prolifico.

Così, le dodici mostre di Foto/Industria 2023 costituiscono nuove occasioni per approfondire, attraverso il linguaggio della fotografia e dell’arte, alcuni specifici elementi del rapporto tra gioco e industria.

GAME indaga le implicazioni e le ricadute in ambiti diversi e lontani, dalla psicologia all’architettura, dall’economia alla storia, dall’ecologia allapolitica, fino a toccare le pulsioni più profonde dell’animo umano.

Le mostreundici personali e una collettiva – includono lavori di artisti internazionali e si sviluppano in un percorso articolato.

Tutte però investigano la produzione di oggetti e dispositivi che rientrano nell’ambito di un comparto di grande ampiezza e solidità, capace dirinnovarsi nel corso del tempo per incontrare i cambiamenti del gusto e delle abitudini, e sempre estremamente ricettivo nei confrontidell’innovazione tecnologica.

Dai giocattoli ai luna park, dai giochi di ruolo fino ai videogame, l’industria del gioco ha assunto proporzioni senza precedenti, incorporandotematiche di straordinaria rilevanza e attualità.

Qui uno dei lavori presentati da Raed Yassin
Qui uno dei lavori presentati da Raed Yassin

Si alternano lanalisi del passato, losservazione del presente e lo slancio nel futuro.

L’itinerario tratteggia una mappa delle molteplici sfaccettature di un’attività praticata da ogni persona, a ogni età e in qualsiasi luogo.

Conduce i visitatori attraverso il labirinto di un autentico paese delle meraviglie, che non soltanto è da guardare, ma inevitabilmente ci riguarda.

Partiamo da un esempio lampante, partiamo dalla mostraCarlo e Lucianadi Erik Kessels a Palazzo Magnani.

La serie fotografica rappresenta il 18esimo capitolo del progetto “In Almost Every Picture”.

Kessels è un fotografo senza macchina fotografica e basa i suoi lavori principalmente su immagini preesistenti, che l’artista olandese fa proprieattraverso un processo di selezione e ricontestualizzazione.

In “Carlo e Luciana” – coppia di coniugi di Vignola, cittadina in provincia di Modena – ritroviamo infatti una componente molto giocosa, insitanell’atto di fotografare.

I due hanno l’abitudine di fotografarsi a vicenda, sempre nello stesso posto, con lo stesso sfondo, prima uno e poi l’altro.

Lo hanno fatto dai primi anni della loro relazione, ma anche quando viaggiano insieme, in tutto il mondo.

Nelle loro mani la fotografia è un gioco e un rituale.

Sono entrambi fotografi e fotografati.

Uniche, in tutti i sensi, le opere di Heinrich Zille esposte a Foto/Industria 2023
Uniche, in tutti i sensi, le opere di Heinrich Zille esposte a Foto/Industria 2023

Cosa non è gioco nelle nostre vite?

Raed Yassin espone all’interno di Palazzo Vizzani invece “Ghost Karaoke”.

La mostra racchiude diverse opere che ragionano sul concetto di gioco, memoria, tradizione, rapporti familiari e perdita.

Tutti questi temi si intrecciano nel percorso dell’intera esposizione.

Si parte con l’opera “Karaoke”.

Il karaoke è prevalentemente un gioco da adulti.

Il piacere di chi lo pratica non risiede esclusivamente nel mettere alla prova le proprie doti canore.

Ricorda infatti i tempi passati, vicini o lontani, che i classici musicali fanno inevitabilmente tornare alla mente.

Il “gioco” di Yassin continua con le opere Tonight (2008-2010), The Absent Album (2010-2015), The Company of Silver Specters (2021 – in corso), InThe Sea Between My Soul (2020).

Tra gli autori italiani troviamo i grandissimo Olivo Barbieri, con uno dei suoi primi lavori
Tra gli autori italiani troviamo i grandissimo Olivo Barbieri, con uno dei suoi primi lavori

Poi c’è la mostra “Berlin Funfair” di Heinrich Zille a Casa Saraceni.

Organizzata in collaborazione con Berlinische Galerie – Landesmuseum für Moderne Kunst, e curata da Katia Reich e Francesco Zanot, la serieripercorre le fiere berlinesi degli anni intorno al 1900.

E a proposito di gioco, le fiere sono divertenti, allegre e folli.

Il fotografo è appunto Heinrich Zille (1858-1929), molto noto come illustratore e grafico.

Scatta le sue fotografie nel cuore delle attrazioni e ci restituisce uno scenario assolutamente contemporaneo.

Zille è rimasto sconosciuto fino al 1966, cioè 37 anni dopo la sua morte.

Nel 1966 viene infatti rinvenuta, nel suo vecchio appartamento di Berlino-Charlottenburg, una collezione di 152 stampe d’epoca su carta all’albuminae celloidina, 409 negativi su vetro e sei diapositive su vetro.

Una rarità esposta a Foto/Industria da non perdere quindi!

Tanto spazio è lasciato anche ai nuovi autori, che ci raccontano il presente
Tanto spazio è lasciato anche ai nuovi autori, che ci raccontano il presente

Foto/Industria 2023 si chiude domenica 26 novembre 2023.

E poi ci sono le mostre:

  • Flippers”, con i primi lavori realizzati dal grande Olivo Barbieri;
  • Las Vegas” di Daniel Faust;
  • Reach Capacity” di Ericka Beckman;
  • Automated Photography”;
  • La Salle de classe” di Hicham Benohoud.

e molto altro ancora!

Foto/Industria con GAME porta di nuovo grande fotografia a Bologna, in Italia.