Per arrivare all’ingresso della Forest House è necessario scendere 45 scalini completamente immersi nella natura selvaggia.

Siamo nel piccolo sobborgo di Titirangi ad Auckland, in Nuova Zelanda, e il grandioso progetto dell’architetto Chris Tate, quasi sicuramente, realizza il sogno di molti: vivere immersi nella foresta e sentirne i suoi profumi.

La casa ha una struttura semplice, è un cubo di vetro sostenuto da 16 pali che prende ispirazione dalla Glass House di Philip Johnson del 1949.

arredi minnimal nella forest house
Arredi minimal per questa incredibile forest house

Funge un po’ come una palafitta ed è concepita, come moltissimi progetti di Tate, per trasmettere un’esperienza nuova ai suoi visitatori.

La sensazione, appena entrati, è di essere sospesi nel verde e avvolti dalla fitta vegetazione circostante, unica spettacolare protagonista.

segui fillyourhomewithlove su instagram

Se ci si affaccia da una delle finestre, infatti, si potranno vedere alcune specie di Puriri, alberi nativi di quelle terre dalle dimensioni incredibili.

vetrate e arredi minimal nella forest house
Vetrate e arredi minimal animano questa incredibile casa nella foresta.

L’abitazione culmina proprio a ridosso di una di queste specie, che è stata conservata e preservata.

I suoi rami arrivano talvolta proprio vicino al vetro delle finestre.

La posizione della Forest House non è casuale.

Tale, in effetti, ha eseguito un attento studio architettonico dal momento che le normative di edilizia locali la catalogavano come “ambiente protetto”.

Sorge su di un lotto in pendenza ed era necessario, quindi, rispettare al massimo la vegetazione creando una struttura poco invadente.

forest house, una casa nella foresta

Il progetto è stato approvato soltanto per il suo basso impatto ambientale, non avrebbe comportato, cioè, nessun “disturbo” per la foresta e la fauna che vi abitava.

La Forest House è un sogno diventato realtà per lo stesso Chris Tate che lo utilizza come rifugio personale per il weekend in cui ritrovare la serenità e pace, allontanandosi per un po’ dal trambusto del mondo contemporaneo.

Per questo l’architetto non ha inserito al suo interno alcun elettrodomestico “superfluo”. Niente tv, forno microonde e lavastoviglie.

forest house, una casa nella foresta

Come è stata progettata la Forest House

L’ambiente interno, di circa 100 mq, è composto da una camera, un bagno, soggiorno, cucina e uno studio arredati con cura con pezzi di design.

Ne sono un esempio la famosa poltrona Up firmata da B&B Italia e la sedia Green Leaf di Livore Altherr Molina per Arper.

segui fillyourhomewithlove su instagram

Gli elementi seguono un approccio minimalista e semplice, anche per la palette di colori scelta: toni neutri, principalmente bianco e nero con qualche accento di colore che, però, non disturba.

natura all'interno della casa
Per chi vive la forest house, la natura diventa parte integrante degli arredi

La pavimentazione è in legno grezzo di eucalipto, verniciato di bianco extra-lucido.

Il piccolo studio è posizionato proprio frontalmente ad una delle vetrate e giocato su tonalità verdi, proprio come se si fosse appoggiati ad uno dei rami e proiettati dentro la foresta.

Per lo più l’abitazione è costruita da superfici vetrate con un tetto piano.

forest house, una casa nella foresta

La luce è un importante protagonista perché penetra in modo differente tra gli alberi a seconda dell’orario.

“La notte è il momento che preferisco, c’è un incredibile bagliore verde”

spiega il progettista. Mentre la struttura esterna è nera per potersi mimetizzare nel verde, gli interni sono sorprendentemente bianchi dando una piacevole sensazione di calore domestico.

“Dalle finestre vediamo moltissimi uccelli e ascoltiamo il canto dell’uccello di Tui. Gli osserviamo nel loro habitat. E’ uno spettacolo sorprendente”

racconta l’architetto Tate che si concentra proprio su ciò che si trova fuori, progettando una struttura capace di coesistere in profonda armonia con la natura.

Foto: Chris Tale

Se ami visitare case di design nel mondo non perderti: