Da tanto tempo cerco di trovare per i lettori di FillYourHomeWithLove stimoli culturali interessanti per nutrire il nostro bisogno di bellezza. Si tratta di un periodo non facile per chi ama visitare musei e mostre d’arte.

Oggi sono molto felice di raccontarvi qualcosa su “Fiabe antiche” su We present art.

Si tratta di una personale dell’artista cinese Xunmu Wu. Organizzazione e curatela di MA-EC gallery.

fiabe antiche we present art
Xunmu Wu, Landa desolata, B047 260x180cm, 2013.

Xunmu Wu: le “Fiabe antiche” su We present art raccontano la Cina con tecnica occidentale

L’impatto materico profondo e in un certo senso violento dona quel non so che di epico alle sette opere esposte su We present Art. Un sostrato di voci e di memorie echeggia nelle “Fiabe antiche”, “Natura selvaggia e silenziosa”, “Cielo stellato di pastori”, “Eco del cielo”, “Landa desolata”, “Panorama”, “Buco nero profondo”.



Materia e gesto ricordano l’energia dell’arte informale anni sessanta. Evidenti le dense sgocciolature alla Pollock, tuttavia io ci vedo tanto il logorio concettuale e tangibile di Kiefer che amo tanto.

L’artista cinese, nato a Shangai nel 1947, sembra raccontare leggende della sua terra, senza tempo, con tecniche e esperienza in Occidente.

Non sono solo io a pensarlo: Zhang Heng, Presidente Onorario della Chinese Culture and Art Association in Canada, ha fatto la stessa osservazione.

Questa associazione di realtà lontane tra loro è evidente anche nell’accostamento di proposito artistico e materiale usato: alcuni suoi dipinti sono creati con pannelli di ardesia.

Li ha scelti color blu a contrasto con i colori caldi e vivi sovrapposti.

L’ardesia è una pietra, e quella che usa Xunmu, in particolare, viene dal nord della Cina.

Questa narrazione epica e leggendaria è data, oltre che dalla tecnica e dalla scelta dei soggetti, dalla particolare esperienza eremitica dell’artista ai confini del mondo.

Ha vissuto ben diciassette anni nel deserto del Gobi e sui monti Tianshan.

La natura, talvolta pericolosa e apocalittica, talvolta madre premurosa, è la protagonista indiscussa delle sue opere. Vorrei definire la contemplazione di queste opere un’esperienza immersiva, totalizzante e coinvolgente.

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We present art: l’esperienza artistica digitale sempre più profonda

Se mi avessero chiesto, anche solo tre anni fa, come fare per realizzare una esposizione di arte on-line, forse avrei risposto semplicemente che è un intento impossibile.

Eppure, vista la condizione in cui stiamo vivendo, l’evoluzione del racconto digitale artistico è diventato coinvolgente e performante.

“Fiabe antiche” su We present art ne è l’esempio.

I grandi dipinti ad olio, alcuni come il polittico “Buco nero profondo” o “Eco del cielo” , quadrittico, sono “esposti” sulla piattaforma con tecnica mirata.

La risoluzione delle immagini è ottima, e alcune hanno la possibilità, tramite cursore e zoom, di essere esplorate nei minimi particolari.

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MA-EC Gallery rende visibile “Fiabe antiche” fino al 5 agosto. La mostra è a cura di Weizhen Jiang ed ha il Patrocinio di Shanghai Linger Culture & Communication Ltd.

Certo, chi ama l’arte non vede l’ora di avvicinare il naso alle macchie di colore e di ammirare le opere per ore dal vivo da ogni angolazione.

Tuttavia, almeno per adesso, dobbiamo accontentarci e apprezzare queste piattaforme che ci permettono di conoscere artisti lontani un mondo intero, ma virtualmente così vicini.

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