Ultimo weekend di apertura della mostra “Depero new Depero” al MART di Rovereto.
Se avete in previsione di fare un breve soggiorno durante questo fine settimana, vi consigliamo la visione di questa esposizione.
Si tratta infatti di un’occasione imperdibile per vedere le opere e i documenti più famosi relativi al grande genio del Novecento Fortunato Depero (1892 – 1960).

“Depero new Depero” è una grande retrospettiva.
Grande non solo per la quantità di opere esposte ma anche e soprattutto per la preziosità dei pezzi presenti nelle sale del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
500 pezzi raccontano il genio di Fortunato Depero che, in un qualche modo, anticipa Dalì e Andy Warhol.
Questo perché è capace – come ricorda Vittorio Sgarbi, direttore del MART – di affermare già nel 1927: “l’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”, all’interno del suo manifesto “Il futurismo e l’arte pubblicitaria”.
Una vera e propria dichiarazione premonitrice, frutto dell’esperienza come futurista, che lo porta ad immagine un mondo volto al progresso fatto di luce elettrica e New York.
Attorno agli anni ’80 cresce l’interesse per Depero, le sue figure antropomorfe e il futurismo, per il design e il fumetto. Ad essi si ispirano anche grandi artisti come Ettore Sottsass, di cui abbiamo parlato in un articolo qui sul nostro blog.

Il MART celebra l’attualità delle sperimentazioni e le influenze delle ricerche di Depero.
Dall’arte alla moda fino al design: il percorso espositivo rivolge particolare attenzione agli anni Ottanta e Novanta.
Troviamo opere, disegni, mobili, oggetti, manifesti, fotografie, libri e riviste; una decina di video e film realizzati negli ultimi 20 anni; fumetti e oggetti di design, oltre ai celebri prodotti Campari.
La diversità delle opere testimonia e restituisce al pubblico la figura da artista poliedrico.
L’impegno di Depero si espande su vari fronti e si riflette grazie a vari ambiti di sperimentazione.
Dalla pittura ai complessi plastici motorumoristi, dalla grafica al teatro, dalla poesia alla comunicazione, dalla lirica ai progetti editoriali: Depero è un instancabile creativo che crede nel linguaggio universale e senza gerarchie come quello dell’arte.
Basti pensare che la Casa d’Arte Fortunato Depero, costruita nell’elegante centro storico della Rovereto medioevale nel 1957, è l’unico museo fondato da un futurista.
La casa si basa su di un progetto dissacrante e profetico, si fa largo nei territori dell’innovazione e dell’ironia.
È inoltre testimonianza fisica dell’approccio pionieristico di Depero rispetto al design contemporaneo.
Ogni elemento ed ogni pezzo di arredamento dell’edificio è stato curato dall’artista, dai mosaici, ai mobili, ai pannelli dipinti.

Il rapporto tra MART e Depero è particolarmente longevo.
Alla sua morte infatti, Depero lascia al comune di Rovereto l’unico museo futurista italiano e il suo archivio personale.
Sono circa 3000 gli oggetti facenti parte di questa eredità.
Un’eredità complessa e un lascito importante da gestire, che il MART ha trasformato in un patrimonio in divenire.
Negli anni sono stati fatti ingenti investimenti per l’acquisto di opere e archivi, per restauri e ricostruzioni.
Questi interventi costituiscono un’operazione di ricomposizione filologica che ha permesso di colmare lacune.
Per questo definiamo “Depero new Depero” una mostra imperdibile, per la preziosità del patrimonio che viene divulgato.

Il percorso espositivo di “Depero new Depero” si sviluppa attraverso più sezioni.
Abbiamo la sezione Ricostruzioni, cioè vere e proprie ricostruzioni di scenografie che documentano le straordinarie creazioni per il teatro realizzate dall’artista.
Ci sono quelle de i Balli Plastici e Le chant du rossignol, i bozzetti per l’allestimento del Cabaret del diavolo, un locale notturno romano arredato dall’artista nel 1922, e molto altro.
Abbiamo la sezione Effetto Depero, che indaga l’influenza che questo artista esercita sugli autori a lui contemporanei.
Dopo le due grandi mostre sul Futurismo negli anni Ottanta “Ricostruzione futurista dell’universo” del 1980 e “Futurismo & futurismi” del 1986, tutti sono capaci di contraddistinguere l’opera di Depero.
La sezione America si concentra su film e video che ruotano attorno alla figura di Depero e alla sua opera.
Appositamente per l’esposizione “Depero new Depero” sono stati prodotti alcuni video dedicati al soggiorno newyorchese dall’artista.
Tra i vari, “New York film vissuto” narra la difficile esperienza americana di Depero, utilizzando materiali presenti nell’archivio del Mart e spezzoni di film girati tra il 1929 e 1930.
La sezione Museo è incentrata sulla parte di archivio lasciato dall’artista e sull’archivio acquisito.
Una prima bacheca è dedicata al fumetto, una seconda è dedicata alla fotografia mentre la terza e la quarta bacheca sono dedicate alle pubblicazioni e ai manifesti.
Infine, la sezione Conservazione/Educazione rimarca il ruolo di primo piano del MART.
Eventi espositivi, pubblicazione di cataloghi e monografie e attività didattiche testimoniamo l’impegno del museo a preservare diffondere il genio dell’artista Fortunato Depero.

Il MART ha dedicato all’artista futurista numerosi progetti laboratoriali.
L’idea del MART è quello di “giocare con l’arte”, un nuovo modo di sperimentare creativamente linguaggi e materiali, scomporre e ricomporre le forme, trovare soluzioni sorprendenti.
E per questo non vi è maestro migliore di Depero!
Speriamo possiate andare a visitare questa mostra incredibile e nel frattempo vi diamo appuntamento al prossimo mercoledì, lascandovi qualche nostro articolo correlato: