I compressori portatili ad aria sono strumenti estremamente utili, da tenere sempre a portata di mano in casa o in macchina, perfetti per piccoli lavoretti fai da te.
Vi sarà capitato, al momento dell’acquisto, di dover sfogliare un catalogo di compressori portatili sia per uso domestico che professionale e trovarvi in forte difficoltà nella scelta, avendone a disposizione di molti tipi e modelli.
Proveremo, perciò, a suggerirvi in questo articolo in che modo poter scegliere il miglior compressore ad aria portatile.
Le tipologie di compressore
Esistono moltissimi modelli di compressori, ma alla fine è possibile riconoscerne tre tipologie principali.
Non esiste un modello migliore o uno peggiore, ma tutto dipende dal tipo di lavoro che dovete svolgere e da quale sarà perciò la funzionalità decisa per il vostro compressore.
Compressore portatile con serbatoio
Sono quelli più simili ai tradizionali compressori e per questo anche i più potenti e complessi da utilizzare.
Hanno un serbatoio, un motore elettrico e due manometri: uno che indica la pressione interna al serbatoio e l’altro, invece, quella di erogazione dell’aria.
Presentano un’uscita di scarico da cui bisogna assicurarsi di far uscire la condensa, affinché non si arrugginisca prima del tempo, perciò necessitano di una certa manutenzione.
Pesano tra i 7 e i 10 kg, anche se rientrano tra i compressori portatili hanno perciò un certo peso e necessitano di una particolare cura e conoscenza: questo significa che sono maggiormente indicati per chi ha già esperienza con il classico compressore a scoppio.
Sono comunque relativamente rumorosi, nonostante la portabilità, e sono indicati per svolgere alcune tipologie specifiche di mansioni, tra cui:
● Verniciatura.
● Avvitamento di bulloni.
● Inserimento di chiodi.
● Pulizia di parti meccaniche, sporco e vernici solubili.
● Gonfiaggio di pneumatici, anche di medie dimensioni.
● Gonfiaggio di gommoni.
● Gonfiaggio di gomme di bicicletta.
Compressori portatili a valigetta
Molto più semplici da utilizzare rispetto che i compressori portatili standard di cui abbiamo parlato poco sopra, spesso contenuti all’interno di una valigetta in plastica antiurto, sono meno potenti degli altri compressori ma molto più comodi da trasportare, essendocene delle versioni anche senza fili e che funzionano a batteria.
Non presentano manometri, facendo il lavoro in maniera meccanica, pesano intorno ai due chili e spesso sono presenti dei lacci così da poterlo portare a tracolla.
Data la sua minore potenza, rispetto agli altri tipi di compressori, fanno anche molto meno rumore e risultano indicati per lavori come:
● Verniciatura.
● Pulizia di parti meccaniche. sporco e vernici solubili.
● Gonfiaggio di pneumatici, gomme di bicicletta e gonfiabili.
Compressori portatili a USB
Compressori di ultimissima generazione, si ricaricano tramite attacco usb e sono piccoli, maneggevoli, pensati per essere portati in auto per le emergenze.
Il funzionamento è completamente elettronico e la misurazione della pressione viene fatta tramite un piccolo display.
Sono pensati per pulire lo sporco e la polvere dalle piccole superfici, o per gonfiare pneumatici e ruote di biciclette.
Essendo stati pensati proprio per le emergenze su strada, spesso dispongono anche di una luce a LED così da permetterci di vedere al buio.