Forse la coppia che non ti aspetti, forse l’accoppiata che tutti stavamo aspettando. Charles Jeffrey Loverboy debutta nell’homewear e lo fa insieme a Wedgwood.
Da un lato il brand di moda di un giovane scozzese irriverente, dall’altro uno dei marchi storici più importanti delle ceramiche.
Il risultato? Una collezione pop, stravagante, libera, coloratissima e subito da collezionare.
Loverboy e Wedgwood: una serie di prime volte
Prima di svelare tutti i dettagli della collezione, va sottolineato che si tratta a monte di una collaborazione “prima”.
«Nel corso della sua illustre storia, Wedgwood ha aperto le porte a molti artisti famosi. L’arte e la creatività sono sempre state al centro dell’attenzione», ha raccontato Alice Bastin, direttore creativo di Wedgwood.
«La nostra nuova visione è quella di reintegrare Wedgwood come centro creativo per gli artisti, dando il benvenuto a innovatori e leader di pensiero per esprimersi liberamente attraverso Wedgwood. Quindi non poteva che non essere Charles a dare il via a questo nuovo progetto», ha aggiunto Bastin.
Quindi, se per Charles Jeffrey Loverboy è la prima volta che pone la sua firma per una collezione homewear, per Wedgwood è la prima volta che si affaccia sul mondo della moda.

La collezione nasce così da un insieme di prima volte: quando tutto è sconosciuto e tutto si può ancora sperimentare.
Allo stilista è stato affidato il compito di reimmaginare e ricontestualizzare i codici creativi di Wedgwood.
Tutto ciò è stato fatto attraverso l’ausilio di tecniche multimediali per creare una narrazione molto personale, nonché un’espressione visiva della nuova direzione e dell’estetica artistica di Wedgwood.
Charles Jeffrey Loverboy ha dunque applicato la sua estetica audace, espressiva e impenitente alla capsule.
«Riflette la libertà di espressione, l’ottimismo e l’autenticità del suo approccio multidisciplinare, che si combina perfettamente con l’iconica ceramica diaspro di Wedgwood», ha infine commentato Bastin.
Charles Jeffrey Loverboy debutta nell’homewear
La collezione è stata presentata per la prima volta durante la sfilata Primavera-Estate 2024 in occasione della settimana della moda di Milano.
Qui il designer aveva utilizzato pezzi di jasperware per decorare gli abiti.

Lo stesso motivo che fa da leitmotiv a tutta la capsule in edizione limitata. È la particolare tecnica decorativa inventata dallo stesso Josiah Wedgwood negli anni ’70 del Settecento.
Tazze, teiere, piatti, una zuccheriera e una lattiera. Tutto è stato decorato singolarmente con schizzi colorati che coniugano l’identità dei due marchi.
Si tratta di una pittura astratta e sfrenata che utilizza una palette di colori vivaci, per una rivisitazione radicale del materiale ceramico più iconico di Wedgwood.A dominare è la classica tonalità di azzurro di Wedgwood che fa da sfondo agli schizzi irregolari, smaltati e coloratissimi.
Vengono riprese le tradizionali decorazioni floreali del brand di homewear. Qui appaiono in un effetto vedo-non vedo in bianco.
Sono deformate, si riversano nella vernice e negli scarabocchi, rafforzando ulteriormente la visione sovversiva del designer scozzese.
«Collaborare con Wedgwood è stato un viaggio incredibile che ci ha permesso di fondere musica, arte e artigianato in un’esperienza audace e trasformativa», ha commentato Charles Jeffrey.
«Non solo abbiamo avuto l’opportunità di reimmaginare l’iconica tradizione di Wedgwood, ma anche di infondervi la nostra voce creativa distintiva. L’upcycling tipico di Wedgwood è diventato per noi un mezzo per infondere nuova vita a questi pezzi, aggiungendo un tocco unico e un’energia espressiva e vibrante», ha aggiunto lo stilista.
«Apprezziamo molto la fiducia e il sostegno di Wedgwood che ci ha permesso di liberare la nostra creatività senza limitazioni. Questa collaborazione incarna lo spirito dell’innovazione e della collaborazione reciproca, dove i confini vengono infranti e si creano nuove narrazioni», ha concluso.

La campagna pubblicitaria
Charles Jeffrey Loverboy debutta nell’homewear ma lo fa con il suo tipico approccio eclettico. Così, in questo progetto coinvolge anche la musica.
Il designer poliedrico ha infatti collaborato con Robert Fox e Tom Furse per creare un video musicale ispirato ai Mod.
In questa esilarante campagna, Charles Jeffrey, insieme ai due artisti, porta a Wedgwood una rivoluzione visiva musicale ispirata alla subcultura degli anni Ottanta.
Vestiti con eleganti abiti Loverboy e con acconciature nere e taglienti, la band arriva alla fabbrica di Wedgwood nei panni dei propri alter ego.
La missione: sconvolgere e infondere a Wedgwood un jingle post-punk, che simboleggi il cambiamento radicale della maison di ceramiche.
Così, nel video, nei panni del cantante, Charles sale sul palco e sfodera una voce potente che risuona tra gli operai di una fabbrica.
Qui inizia una performance dove il designer inizia a decorare a suon di musica gli oggetti con schizzi di vernice.
Charles trasforma i tradizionali pezzi Wedgwood blu polvere in opere d’arte dinamiche. È una fusione di tradizione ed espressione contemporanea.

L’estetica queerness di Charles Jeffrey Loverboy
Ma chi è Charles Jeffrey Loverboy?
Scozzese, classe 1990. Noto per la sua narrativa creativa sovversiva, culturalmente diversa e queer. Il marchio ha sede a Londra – per l’esattezza nelle catacombe della storica Somerset House – dove il designer Charles Jeffrey è diventato anche “Loverboy”.
Attualmente le sue creazioni sono presenti in oltre 90 negozi in tutto il mondo e ha un team di dieci dipendenti. È quello che nella moda si potrebbe definire “un brand emergente”, ma in realtà ha già fatto molta strada.
Tutto merito dei paesaggi da sogno, di un’estetica folkloristica e del richiamo costante alle scene musicali queer di Londra.
Da qui nascono gli stimoli per le collezioni. La rinnovata connessione con la natura, il corpo e le nozioni di benessere queer sono tutti stimoli creativi chiave la creazione di Loverboy.