In questi ultimi mesi ho cercato di proporre articoli che vi potessero far viaggiare con il pensiero, e allietare con bellezza e arte il vostro tempo.
Ora è sicuramente più facile muoversi, tuttavia, visto che vi è piaciuto tanto l’articolo dedicato alla casa di Monet, credo che proporre luoghi in cui arte e design si fondono così profondamente sia sempre una buona idea.
Ecco perché oggi vi parlo di casa Batlló a Barcellona di Gaudì.
Casa Batlló e la bellezza degli elementi fitomorfici e animaleschi
Tra tutti i tipi di stile modernista che, a cavallo tra XIX e XX secolo, fioriscono in tutta Europa, quello spagnolo è, a mio avviso, il più sorprendente.
Possiamo chiamarlo Art Nuveau, Liberty, Jugendstil…ma il trionfo di elementi fitomorfici e floreali hanno la meglio nelle decorazioni e nell’arte, forse a compensare il fenomeno “rivoluzione industriale” che stava vivendo la società dell’epoca.
Il modernismo spagnolo assume un carattere tutto personale, si manifesta perlopiù nel disegno architettonico ed è un trionfo esuberante di note decorative che possono definirsi un grande richiamo alla vita.
Casa Batlló presenta nelle sue pareti esterne, infatti, elementi di ceramica, ferro e vetro e simbologie sorprendenti come il tetto che assomiglia alla spina dorsale di un drago.



La leggenda di Saint Jordi e casa Batlló
Il protettore della Catalogna è Saint Jordi, e il giorno del suo patrono, il 23 aprile, si festeggia in tutta città con la particolare usanza di vendere libri e rose rossissime.
Il drago ritratto nelle linee di casa Batlló è protagonista della leggenda. Si narra, infatti, che a Montblanc esisteva un drago cattivo che usava il suo fuoco per spaventare le persone.
Esse, per placare la sua ira, concedevano in sacrificio una persona al giorno per cibare il drago.
Quando la sorte toccò la principessa, un cavaliere la salvò uccidendo il drago con la sua spada.
Dal sangue del drago fiorì un roseto, rosso come non si era mai visto.
Sul tetto, oltre che la spina dorsale e le squame della pelle del drago, troviamo elementi a forma di croce che richiamano la spada del santo.
Al piano più alto, invece, un balcone a forma di fiore è un chiaro rimando alla principessa; una rampa di scale che conduce alle camere private della famiglia Batlló sembra esserne la coda; i terrazzi principali ricordano le ossa delle vittime.

Insomma Gaudì si è divertito a rendere eterna questa leggenda così radicata nella tradizione della Catalogna.
Gli interni di casa Batlló
Gli interni della casa non sono meno sorprendenti della meravigliosa facciata esterna. Dal piano terra all’attico: si tratta di vivere un vero viaggio sottomarino!
La luce delle vetrate, le linee sinuose fluide e avvolgenti…si tratta proprio di un percorso in un mondo fantastico ricco di suggestioni in ogni particolare.



Un viaggio in un’atmosfera onirica, fantastica, che dimostra il grande virtuosismo progettuale del genio Gaudì, dove non c’è limite alla realizzazione della propria fantasia.
Una tappa obbligatoria a Barcellona, da vedere come se si vivesse in un mondo speciale e unico, un vero sogno.
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