La Cantina Gorgo e il suo nuovo Brolo

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E’ sempre un piacere quando possiamo portarvi in un luogo di design del nostro paese.

Per questo oggi parliamo di design in rapporto alla Cantina Gorgo sita nel territorio di Custoza.

Si tratta di una realtà con un forte bagaglio storico alle spalle. Per rispondere alla crescita dell’enoturismo degli ultimi anni ha deciso di ampliare la propria area di degustazione vini.

L’area geografica in cui si trova l’azienda agricola è meta davvero ambita da turisti italiani e stranieri. Per questo nel 2021 si è rivolta allo studio veronese di architetti Bricolo Falsarella per realizzare il nuovo progetto.

La Cantina Gorgo possiede 53 ettari di vigneti coltivati con il metodo biologico che si sviluppano tra le dolci colline moreniche del Lago di Garda.

enoturismo
Il nuovo Brolo della Cantina

Il nuovo spazioQuando si sono rivolti allo studio di architetti, i proprietari avevano il bisogno di progettare un nuovo spazio che i clienti potessero usare per le degustazioni.

La volontà però era anche quella di permettere ai visitatori di godere a pieno del bellissimo spazio esterno in cui si trova la cantina. Ovvero un giardino storico all’italiana.

Per questo gli architetti hanno proposto una interpretazione più attuale del Brolo.

Il Brolo nella architettura rurale rappresenta un modello spaziale né totalmente chiuso né totalmente aperto. Infatti è uno spazio ibrido che da secoli si ritrova nelle campagne del Veneto.

Ed è esattamente questo tipo di struttura che è stata ricreata nella cantina e che va ad aggiungersi agli altri spazi intorno alla corte principale.

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La vista da cui si gode dal Brolo

Il nuovo brolo

Tra il 2015 e il 2016 sempre lo stesso studio aveva realizzato gli spazi chiusi. Ovvero l’enoteca, la sala degustazione e la barricaia.

Il 2021 invece fu l’anno del nuovo Brolo.

Questo si trova nella parte posteriore del cortile nel rispetto della tradizione locale.

La sua forma è rettangolare e allungata e forma un grande vuoto al centro.

Ed è proprio questo vuoto che si presenta come il perno del progetto. Poiché è proprio qui che i visitatori si incontreranno a gustare il vino coccolati da un paesaggio rilassante.

Permette perciò di vivere appieno il contesto con la possibilità di vivere un esperienza a tutto tondo nel mondo del vino.

 

La scelta dei materiali per il Brolo della Cantina Gorgo

Pietra, cemento a vista, legno spazzolato e ferro arrugginito sono i materiali dominanti.

La scelta è in linea con molti lavori dello studio di architetti che predilige le essenze materiche.

In particolare per questo progetto, i materiali hanno tutti superfici che al tatto e alla vista appaiono ruvide.

Il motivo non è affatto casuale. Infatti nasce dalla volontà di creare una relazione con la luce del sole. Infatti sarà proprio questa a mettere in risalto l’autenticità della struttura tipica delle costruzioni come queste.

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Una visuale del nuovo Brolo

In più si lega alla necessità di umanizzare il progetto affinché si crei un legame più stretto possibile con il territorio.

Sapere armonizzare l’architettura con la storia e i costumi del luogo ha un forte valore simbolico. Si vuole legare alle radici del mondo rurale in una maniera più matura e consapevole. Affinché il nuovo costruito sia in funzione della natura e non in suo contrasto.

Grazie a questo nuovo incontro tra architettura e spazio esterno, il Brolo della Cantina permette a chi lo visita di godere di un microcosmo speciale. Dove domina la lentezza dei gesti e degli sguardi, lasciando la frenesia della città fuori dalla porta.

A livello più alto, il progetto dal punto di vista architettonico si vuole porre come un nuovo modo di pensare l’architettura italiana. Affinché ciò che appartiene al rurale si possa intrecciare con una espressione più moderna senza snaturarsi.

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Visuale dall’alto della Cantina Gorgo

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